4 - Canarini Made in China

1.3K 235 287
                                    

REVISIONATO

MELISSA'S POV

Alla fine a me e a Irwin ci hanno già spediti dritti in mensa perchè dobbiamo pulire sia ora, e pure dopo...
«A me il preside non dà nessuna punizione. Mi adora.» Lo scimmiotto, mentre continuo a spazzare a terra, siamo rimasti in pochi superstiti, gli altri studenti partecipano ai club mentre noi due spazziamo a terra. Ottimo direi.

«Cos'hai detto prima?» Mi domanda, fingendo di non capire. Lui non sta spazzando, sta prendendo a calci un pallone. Ma è serio?

«Niente, ti stavo sfottendo.» Ringhio, buttandogli la scopa addosso che lui afferra per miracolo. «Pensa a spazzare a terra, bamboccione.» Ribatto e lui mi fissa annoiato.

«Stavi parlando di polli e di sensazioni...» Replica, fermandosi in mezzo alla sala della mensa per guardarmi.

Deglutisco. Questa cosa mi sta mettendo a disagio.
Ma adesso non so nemmeno pensare?
«Non ho mai detto una cosa del genere ad alta voce,» gli rispondo prontamente.

Ashton fa cadere la scopa e mi raggiunge, avvicinandosi di più a me.
«Impossibile,» sospira. «Io ti ho sentito!» Urla, sbalordito.

«Senti, io già ho dei problemi piuttosto gravi a cui pensare, tipo capire perché Harry Styles non mette mai delle storie sul suo profilo instagram mentre accarezza dei canarini, non ti ci mettere anche tu con le tue stronzate, gentilmente.» Gli rispondo esaurita, mentre guardo l'orologio. Perfetto, sono le 4:05p.m.

«Per quale motivo Harry Styles dovrebbe mettere delle storie in cui accarezza dei fottuti canarini?» mi domanda perplesso, mentre continua a spazzare a terra.

Faccio spallucce.
«Perchè a lui piacciono anche gli uccelli.» Gli rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo, difatti lo è.

Irwin si sbatte la mano in fronte
Forse anche quella è sudata?

«Mi dimentico ogni volta di star parlando con un'idiota a cui Dio purtroppo non è stato così caritatevole da donarle un cervello.» Sputa la parole con cattiveria, peccato che per offendermi ci vuole molto di più, non queste quattro stronzate.

«Gne, gne, gne, continua pure a spazzare terra, bamboccione.»
Lo provoco, beccandomi un dito medio da parte sua.

Ma a chi vuole rompere le scatole questo qua? Si sente intelligente solo perchè ha l'ascella sudata?

Ashton si gira di scatto verso di me e mi fissa infastidito.
«Mi spieghi qual è il nesso fra l'essere intelligente e l'avere un'ascella sudata?»

Strabuzzo gli occhi.
Non è possibile.
«A-anche questo l'avevo pensato.» Affermo frettolosamente. «Qui c'è qualcosa che non dovrebbe esserci!» Urlo, allontanandomi da lui.

«Sì, la tua presenza. Tornatene da dove sei venuta.» Ribatte sarcastico, alzando gli occhi al cielo.

Stavolta sono io che mi avvicino di più a lui e non posso fare a meno di gesticolare quando cammino.
Sono italiana, comunque.
«Forse tu non capisci,» mormoro e lui mi fissa confuso. «Tu mi hai letto nel pens-»

Ma non faccio in tempo a parlare, che le luci si spengono ed un rumore assordante mi fa trasalire.
È giunta l'ora della mia fine.
Lo so. Me lo sento.
Oh mio Dio.

«Senti Ashton, se questo è un brutto scherzo vedi di smetterla, perché qui già basti tu come scherzo della natur-» ma Irwin mi tappa la bocca con le sue mani e mi intima di rimanere in silenzio.

Provo a spostarmi da lui, ma ha una presa bella salda e alla fine mi arrendo.
È lui la causa di tutto questo.
Ne son più che sicura.
Ora mi fa fuori.

Stiamo talmente vicini che riesco a scorgere la sua faccia in mezzo al buio, mi sta anche fissando.
«Non sono stato io,» sussurra con voce flebile. «Ti tengo con me perché non so cosa sia appena successo e non voglio una persona morta sulla mia coscienza.»

«Attenzione ragazzi: c'è stato un blackout. Nulla di grave, niente che una spazzolata ai capelli delle Barbie possa risolvere. Siete pregati di abbandonare l'edificio, immediatamente. Gigi e ora cosa devo dire? Sono andato bene? Ho finito? Dammi quel foglio, porca mign-» ma la trasmissione viene interrotta e non si sente più la voce robotica di quel preside fuori di testa. Stava parlando attraverso un altoparlante fastidioso.

Le luci si riaccendono e mi trovo la faccia di Ashton davanti la mia.
Gli do una spintonata, facendolo barcollare e scontrare contro il bancone della mensa scolastica.
«Tu!» Urlo, indicandolo, mentre lui si tocca dolorante i gioielli di famiglia. «Sappi che ho capito che con quella cosa strana che fai... hai fatto spegnere le luci. Sei stato tu!»

«Io non so tu di cosa diavolo stia parlando e per quanto mi riguarda, potresti essere stata tu la causa. Visto che col tuo arrivo sono già successe parecchie cose strane.» Afferma con convinzione, guardandomi con una smorfia. Si dirige verso l'uscita della mensa e non mi saluta nemmeno.

Mi mordo l'interno della guancia per trattenermi dall'offenderlo.
Però lo seguo, giusto perché altrimenti non so come uscire da questo posto.
Appena esco fuori dalla mensa, prendo un corridoio a destra ed infine vado sempre dritto.
Non appena mi trovo fuori, noto Luke e Michael che parlottano animatamente, si stanno allontanando di corsa dall'istituto.
Ma questa non è l'unica cosa che noto.

Dietro al muretto c'è un ragazzo incappucciato che è concentrato a fare delle bolle d'acqua.
E fin qui niente di strano...
Il problema è che le sta creando lui.

*****

Spazio autrice

Ci avete fatto caso che il povero Ashton viene sempre interrotto quando parla?😂😂

Ma quanto è bello Calum?😍

Per ora sono usciti allo scoperto tutti e 5 i protagonisti, diciamo che ora incomincia la vera storia ❤

Fatemi sapere cosa ne pensate e se dovrei continuare la storia ❤

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora