14 - Vuoi essere una cheerleader?

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REVISIONATO
(Ps. Lasciate perdere se, talvolta, trovate "perché" con l'accentazione sbagliata. Ho un problema con la tastiera... rip)

MELISSA'S POV

Adesso sono le 7:15 ed io ho appena finito di prepararmi e di riflettere...

Come uno specchio?

Perchè ho visto quelle cose? Cosa vogliono da me? Cos'era quella collana? Perchè Luke non si lava i capelli?

Domande a cui non riesco ancora a darmi una risposta.

Decido di mettere il cibo a Punto.
Guardo il mio gatto, vedo che è obeso...
Decido di non mettere più il cibo a Punto.
Prendo lo zaino, esco di casa e mi incammino verso la scuola.

Forse lì potrò trovare delle risposte.
La persona della mia visione era presente alla festa.
E quindi dev'essere per forza qualcuno che va nella mia stessa scuola.

Durante il mio tragitto, una Porsche rossa fiammante si ferma vicino a me.
Mi ricordo quest'auto e probabilmente è la macchina di Luke Hemmings...
La persona dentro l'auto abbassa il finestrino e noto con molto disgusto dei capelli unti da quel fottuto gel.
Ecco, non avevo dubbi che fosse lui il proprietario.
Non è di certo una macchina che passa inosservata.

Anche il proprietario non passa inosservato.

«Anche se l'ultima volta non è finita bene...» Annuncia, per poi tossire. «Vuoi un passaggio?» Mi chiede, provando a farmi un sorriso, ma risulta più una smorfia. Probabilmente sta pensando alla pace del mondo e vuole fare un atto di beneficenza.
Non so perché, ma mi venendo l'ansia.

Forse perchè un bono come lui ti sta offrendo un secondo passaggio?

In questo momento non posso fidarmi di nessuno.
Non dopo quello che ho visto.
Però un passaggio non penso che faccia male.
Soprattutto per le mie gambe.
E fu così che ritrovarono il mio corpo dentro lo sgabuzzino della scuola.
Okay, forse troppo drammatica.
Ricambio il sorriso ovviamente fintissimo ed entro in macchina.
Mi accomodo sul sedile e lui parte, accende la radio e riconosco subito la canzone che ha messo.

Smells like a teen spirit dei Nirvana.

«Sai, Luke, ho notato una cosa...» Borbotto, sistemandomi meglio sul sedile sotto il sul sguardo.

«Che forse dovresti rendere utile il tuo autista e farti accompagnare a scuola? Oppure che ci vado giù pesante col rock di prima mattina? O forse dovr-»

Estraggo uno shampoo dallo zaino e glielo infilo in bocca, per zittirlo.
«Stai parlando troppo per i miei gusti.» Replico, piccata. Anche se per la questione dell'autista ha ragione.

Luke mi rivolge un'occhiataccia e si toglie dalla bocca il deodorante.
Assottiglio lo sguardo, fissandolo con un'aria molto... investigativa.
«Be' comunque ci ho fatto caso ai tuoi atteggiamenti strani...» mormoro.

Sherlock Holmes spostati.

Luke arriccia il naso e tiene strette le mani sul volante, le nocche delle sue mani diventano bianche.
«E con questo cosa vorresti intendere?» Mi domanda, infastidito. Sta anche aumentando la velocità.

Bingo?

Sorrido compiaciuta e scrollo le spalle.
«Perché ti stai innervosendo? E soprattutto, per quale fottuto motivo stai correndo?» Domando scettica, con un sopracciglio inarcato verso la sua direzione.

Ho forse colpito nel segno?

Il biondino mi rifila l'ennesima occhiataccia, ma non mi risponde.
Alzo gli occhi al cielo e, sbuffando, appoggio il mio gomito sullo sportello.

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora