10 - Nomi strani e dove trovarli

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REVISIONATO

MELISSA'S POV

È appena terminata la lezione di Ed. Fisica, siamo tutti usciti dalla palestra e ci stiamo dirigendo verso un'altra aula, per la lezione successiva.
Quella di letteratura inglese.
In tutto ciò, ho passato almeno una mezz'ora a lamentarmi per quella fottuta stella, però adesso ha smesso di infastidirmi.
Mi siedo sempre all'ultimo banco, stavolta da sola. È una religione, ormai. La religione dei nullafacenti.

La professoressa entra in classe, è una donna alta, indossa un tailleur beige ed ha dei tacchi del medesimo colore, capelli scuri e occhi chiarissimi.
Ma che sono tutti fighi, qua?
«Buongiorno a tutti ragazzi, io sarò la vostra professoressa di letteratura inglese per quest'anno, mi chiamo Scarlett Williams.» Si presenta, accomodandosi sulla sedia posta dietro alla cattedra.

Nessuno la sta ascoltando.
Difatti, tutti i ragazzi qui presenti sono intenti a divorarsela con gli occhi.

Ah i maschi, sempre i soliti.

Tu sbavavi alla vista del professor Somerhalder...

Questi sono dettagli irrilevanti.

La professoressa sospira, sta guardando il foglio dove sono scritti tutti i nostri nomi in ordine alfabetico.
«Allora, in questa classe siete 20 di voi...» inizia a parlare e già mi sta venendo una crisi. «Ed io ho già in mente un progetto da farvi fare.» commenta la prof.

Ecco, lo sapevo.
Questa è appena arrivata e già ha le idee in mente...
Bah, non capirò mai queste persone che appena arrivano già sono decise.

Io sono indecisa pure quando devo scegliere se mangiare un panino col prosciutto crudo o col prosciutto cotto.

La professoressa estrae da sotto la cattedra, una specie di contenitore rotondo avente un'apertura laterale.
Prende dei fogli, li taglia, li piega e li trasforma in bigliettini, poi prende una penna.
E oh mio Dio...
Ho già capito cosa vuole fare.
Ed io non ci sto dentro! Non sono per niente d'accordo.
Lei vuole creare dei gruppi per un progetto.

«In pratica formeremo cinque gruppi composti da quattro persone...» spiega brevemente, incominciando a scrivere sui foglietti. «Adesso datemi il tempo di scrivere tutti i vostri nomi nei bigliettini, piegarli ed infine metterli nel contenitore.» Ci informa e tutti sbuffano, almeno i miei compagni di classe hanno le mie stesse idee. Strano, ma vero.

Alzo la mano e Mrs. Williams mi dà il consenso per parlare.
«Professoressa, mi scusi... ma perchè proprio 5 gruppi da 4?» Le chiedo, beccandomi un suo sguardo allibito.

«Perché il prodotto di 5×4 è 20, ovvero il numero degli studenti di questa classe.» mi risponde la prof con tono severo, per poi riprestars concentrazione ai fogli che ha davanti.

«Lo so, prof, che 5×4 fa 20 ma...» cerco di parlare, ma vengo interrotta da Ashton Irwin.

«Zitta, che probabilmente non sai fare nemmeno 2+2.» Commenta, facendo ridacchiare alcuni nostri compagni di classe.

Stringo i pugni e grugnisco, fulminandolo con lo sguardo.
«Senti alluce sudato, io so quanto fa 2+2. Fa pesce, okay?»

«Pesce?» Ripete, confuso.

«2+2 fa la forma di un pesce.» gli rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo e lui rotea gli occhi.
«Comunque intendevo che lei poteva fare pure 4 gruppi da 5.» Ribatto, attirando di nuovo l'attenzione della prof.

«4 gruppi composti da 5 persone no, potreste distruggere una casa.» Ribatte la prof, rivolgendomi uno sguardo che non riesco a decifrare.

Mi zittisco e passano, o meglio, volanp alcuni minuti.
Ho appena battuto il record di esser rimasta zitta per più di 2 nanosecondi.
La professoressa ha appena finito di fare quello che doveva.
«Ora prenderò 4 bigliettini a caso, e formerò il primo gruppo.» Annuncia, facendomi alzare gli occhi al cielo.

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora