31 - Rosita

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Walls Could Talk - Halsey

CALUM'S POV

Io e i ragazzi ci alziamo da terra, quel drago ci ha scaraventati sulle pareti di quest'hotel e si è messo a rincorrere Melissa.
Fisso i due corridoi spaventato, non ho la minima idea di quale Melissa può aver scelto fra i due.

Ashton si alza e da dietro al bancone estrae due katane in ferro.
Lui incomincia a correre verso il corridoio destro e si gira lanciandoci un'occhiata.
«Dobbiamo dividerci, non sappiamo quale corridoio ha intrapreso Melissa quindi io proseguirò verso questo corridoio, voi tre andate nell'altro» urla. «Muovetevi, cazzo!» Ordina, per poi incominciare a correre.

Luke e Michael si scambiano delle occhiate complici per poi prestare la loro attenzione su di me.
«Noi due andremo nell'altro corridoio, tu vai con Ashton, non può farcela da solo» afferma Luke per poi allontanarsi da me e dirigersi verso quello di sinistra, seguito a ruota da Michael.

Con tutta la mia velocità, varco il corridoio di destra, cercando Ashton e, per fortuna, lo trovo subito, affiancandolo così nella corsa.
Lui mi rivolge un'occhiataccia ma continua a correre.
«Mi spieghi perchè non hai fatto ciò che ti ho detto io? Dovevi andare con quei due, li dovevi tenere d'occhio!» Urla infastidito col fiato corto, per poi fermarsi.

Lo fisso con un ghigno.
«Sicuro che mi hai ordinato di andare con loro per questo? Secondo me in realtà tu non mi vuoi trai piedi» affermo scrollando le spalle e volgendo lo sguardo su ciò che ho di fronte.

Cazzo.
Ci sono altri due corridoi.
Questo posto sembra un labirinto.

Ashton grugnisce ma non risponde alla mia affermazione.
«Siamo partiti scegliendo il corridoio di destra e continueremo per questa direzione, continuiamo ad andare verso destra!» urla ricominciando a correre più velocemente rispetto a prima, come se volesse depistarmi senza dirmelo in modo troppo esplicito.

Scuoto la testa e continuo a seguirlo.
«Metti da parte i tuoi rancori, Irwin. Stiamo parlando di Melissa, c'è la sua vita in mezzo, hai bisogno di me, non puoi farcela da solo» sbraito, infastidito dai suoi atteggiamenti.

Ashton si immobilizza di colpo per poi puntarmi la katana, rivolgendomi un ghigno sfacciato.
«Da quando ti importa di Melissa?» Mi domanda col sopracciglio inarcato, per poi sbuffare e scuotere la testa.
«Sappi che non succederà di nuovo» sussurra a denti stretti.

Scoppio in una risata provocatoria.
«Di che parli?»

Ashton si infastidisce ancor di più e mi punta contro anche l'altra katana.
«Non permetterò che succeda di nuovo, Melissa non è Bryana, levati dai coglioni questa volta»

Alzo gli occhi al cielo.
«Se ti importa veramente così tanto di lei, continua a correre e invece di rimanere lì impalato!» Urlo infastidito mentre sposto con violenza le katane dal mio corpo.

Ma lui rimane fermo, impassibile, con lo sguardo accecato dalla rabbia.
«io non ho bisogno di te» sbotta con rabbia. «Lei non ha bisogno di te» scandisce bene ogni parola.

«Hai ragione. Non ha bisogno di me, eppure mi vuole» affermo facendogli un occhiolino.

«Ora non fai più il finto tonto a quanto vedo, te ne sei finalmente reso conto» mi rinfaccia con una smorfia.

Incrocio le braccia, scuotendo la testa, divertito da lui.
«L'ho capito da quando i suoi occhi hanno incrociato i miei per la prima volta che lei avrebbe sempre scelto me e non sai quanto mi diverto quando vedo te che cerchi in tutti i modi di farti notare un minimo da lei» scoppio in una risata derisoria. «Arrenditi, lei non ti vorrà mai» commento provocatorio rivolgendogli un altro ghigno colmo di soddisfazione, nel vedere che sono riuscito a provocarlo, difatti noto con la coda dell'occhio le sue vene del collo pulsare.

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora