18 - Paleolitici

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REVISIONATO

MELISSA'S POV

Guardo la mia squadra posizionata in campo.
Ed io ora dovrei scegliere i ruoli per loro?
Faccio spallucce.
«Sceglieteveli da soli i ruoli che io non ho voglia.» Mormoro annoiata, accasciandomi per terra in mezzo al campo, sul pavimento ricoperto da un tappetino blu.

Sento qualcuno dietro di me che mi fa un applauso -ovviamente provocatorio-.
È Ashton.
«Che leader incredibile,» mi sbeffeggia.

Assottiglio lo sguardo.
«Sta' zitto tu.» Sibilo, rifilandogli l'ennesima occhiataccia.

Mi fissa divertito a braccia conserte.
«Vuoi battere?» Mi domanda, avvicinandosi a me.

Sgrano gli occhi e boccheggio.
Ma guarda te a questo!
«Tua mamma va a battere,» gli rispondo a tono.

Ashton corruga la fronte, fissandomi confuso.
«Ma mia madre non sta giocando...»

Ah.
Intendeva la partita.

«Ah, eh.» Tossisco imbarazzata, rialzandomi frettolosamente da terra sotto il suo sguardo perplesso ed io gli sorrido innocentemente. «Niente, lascia perdere,» gesticolo freneticamente.
«Comunque batte Michael!» Urlo e il diretto interessato, preso in causa, si gira verso di me. «Ma io stavo facendo il muro!» mi grida di rimando Clifford.

Sbuffo scocciata e alzo gli occhi al cielo.
«Senti Michael, lo fai dopo l'imbianchino.» Gli rispondo con noncuranza, mentre lo spingo verso la posizione del battitore.

«Ma non intendevo in quel sen-» Prova a rispondermi Mikey, ma io lo zittisco con un'occhiataccia. «Fa Luke da muro,» lo liquido e lui si limita a roteare gli occhi.

Intanto con la coda dell'occhio, noto che Ashton sta assegnando dei ruoli alla mia squadra.
Mi porto le mano sui fianchi e mi avvicino lentamente a lui da dietro, per coglierlo di sorpresa.
«Mi spieghi cosa stai facendo?» Sbotto, facendolo sobbalzare.

Sono io la leader qua.

Sta per replicare, ma un fischio lo interrompe sul mascere.
«Avete finito?! Possiamo iniziare?! Muovetevi che mi devo vedere la puntata di Beautiful!» Esclama il professore.

Ci zittiamo tutti e prendiamo posizione.
«Perfetto! Ora farò un tocco per vedere quale squadra inizierà per prima!» urla il prof. «Ambarabà cicci coccò tre civette sul comò... Basta mi sono già rotto il cazzo, Parker inizia la tua squadra!» Conclude, lanciandomi con forza il pallone, il quale si spiaccica sulla mia faccia, per poi finire dritto a terra.

Mi porto una mano sul mio naso dolorante.
«Porca mignotta,» impreco sottovoce e vari gemiti di dolore sfuggono dalle mie labbra.

Tutti, in questo campo, mi scrutano con curiosità e divertimento.
«Parker, ti ho fatto male?» Mi domanda con curiosità il professore, urlando con quel maledetto megafono.

«Assolutamente no!» Urlo di rimando, facendo finta di nulla.

«Peccato.» Borbotta il prof, scatenando una risata generale da parte dei miei compagni.

Sbarro gli occhi incredula, sto per ribattere, ma Mr. Cooper fischia.
«Adesso inizia la partita!» Annuncia e, con un gesto, mi fa capire che sono io che devo andar a riprendere la palla.

Sto quasi per lamentarmi nuovamente, ma alla fine vado a raccoglierla, per poi passarla a Michael.
Lui la prende e si concentra su di essa.
Appena la lancia in aria, noto del fumo che fuoriesce dal pallone.
Sbarro gli occhi, intuendo cosa sta per succedere.
«Mike!» Urlo.

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora