Capitolo 9

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<<La tua cosa?>> domando.

<<Hai capito bene, ho la ragazza.>> risponde, quasi arrabbiato.

<<E questo insignificante particolare ti è venuto in mente solo adesso? Grazie ad una stupida telefonata?!>> chiedo esasperato.
<<Che poi spiegami, sei bisessuale? Etero, un finto gay?! Cosa diamine sei?!>> lo sorprendo con questa domanda, infatti alza lo sguardo, incontrando il mio.

<<Senti è complicato.>> conclude.

<<Complicato?>> quasi scoppio a ridere.
<<Non sai se ti piace il cazzo o la patata?>> alzo le braccia al cielo.

Il suo strafottente sorriso quadrato prende spazio sul suo viso.
<<La patata?>> dice, soffocando una risata.

<<Non vuoi che la chiami così? Vagina è meglio? Non sai se ti piace la vagina?! No, perché sai sono parti del corpo completamente diversi, insomma non do->> vengo interrotto dal ragazzo di fronte a me.

<<Mio Dio, calmati cazzo. Ho detto che è complicato! So com'è fatta una vagina e io ho il cazzo, quindi so com'è, smettila di assillarmi.>> sbraita.

<<Sei tu quello che ha la ragazza! Se non avessi ricevuto questa fottuta chiamata chissà cosa cazzo avremmo fatto su questo tavolo!>> urlo.

Susseguono vari secondi di silenzio che vengono compensati dalla sua figura che, con lentezza, si sta avvicinando alla mia.

Posa una mano accanto al mio viso, sul muro al quale sono appoggiato, facendomi sentire un familiare calore alle guance.

Il suo viso è ad un palmo dal mio e il mio cuore sta per scoppiare, a causa delle sua troppa velocità.

<<L'avresti fatto con me?>> il suo fiato si imbatte sulla mia pelle, provocandomi milioni di brividi.

Non so che rispondere: dire di sì mi renderebbe ridicolo, ma ribattere con un no mi renderebbe un bugiardo.

Lo osservo attentamente, perdendomi tra i tanti particolari che rendono quel viso perfetto.

<<È complicato perché non ho mai provato attrazione per un maschio.>> esita un momento.
<<Tu sei la prima volta..>> confessa sottovoce.

Rimango senza fiato, abbandonando quella poca lucidità che mi era rimasta.

Ad un tratto si allontana e un senso freddo prende il suo posto, facendomi quasi tremare.

<<Scusa..io..lascia stare.>> raggiunge la porta, aprendola, ma ferma i suoi passi, percependo la mia voce.

Lo richiamo e lui si volta, guardandomi imbarazzato.

<<L'avrei fatto con te.>>

Arrossisce, uscendo dalla stanza sorridendo.

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È passata qualche ora da quando Taehyung se ne è andato ed io sono ancora senza fiato.

"Mio Dio quel ragazzo." penso.
Non è passato neanche un giorno da quando mi trovo in questa casa piena di persone strane e, già, ho rischiato di fare sesso con un mezzo gay.

Sbuffo, alzandomi da quella sedia che, ormai, conserva il ricordo dell'inizio di un'avventura e decido di recarmi in cucina per bere un bicchiere d'acqua.

Sto per oltrepassare l'uscio della porta, ma mi fermo sentendo le voci distinte di due persone.

<<Yoongi non ha senso che continuiamo così!>> esclama esasperato, lo sconosciuto.

𝙸𝚕  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora