Writer's POV
Quella non era una semplice e normale mattina, come tutte le altre.
Le luci del sole avevano già sfiorato il viso di Taehyung, facendolo mugugnare di tanto in tanto, per il fastidio.
Questo aveva appena aperto gli occhi, già passando con la mano, la parte destra del letto, aspettandosi di toccare il corpo del minore, che però non gli era affianco.
Si mise coricato supino, portando le mani al volto, strofinandosi un occhio, provando a svegliarsi.
Aveva sbadigliato più volte, decidendo che era arrivato il momento di alzarsi.
E così aveva fatto, mettendosi le ciabatte e scendendo velocemente dal letto, dirigendosi verso lo specchio che c'era in camera, solo per potersi osservare un attimo.
I capelli scompigliati e la faccia gonfia, per via del cuscino, fecero storcere il labbro al castano, che portò una mano ai capelli, cercando di sistemarli un minimo.Una volta fatto, aprí la porta, scendendo le scale.
Troppo silenzio.
Questo è quello che continuava a pensare Taehyung.Il silenzio al dormitorio era una cosa che difficilmente c'era, soprattutto considerato che la mattina era già inoltrata.
Così, ancora confuso, si era diretto verso la cucina, preparandosi una tazza di acqua calda.
Un biglietto che sostava sul tavolo, attirò l'attenzione del castano che, avvicinantosi con cautela, aveva presa rigieandoselo fra le mani.
'Siamo tutti a provare, raggiungici quando puoi.'
Taehyung annuì a sé stesso, consapevole che chiunque avesse scritto quel messaggio - visto che non vi era alcuna firma - non stesse mentendo, poiché il tuor sarebbe cominciato a breve, con un mese d'anticipo addirittura, causato dall'entrata del minore nel gruppo.
Si sedette a terra, facendo zapping per tutta la durata della sua colazione - che aveva preparato poco prima di sedersi - sbuffando quando capí che non avrebbe trovato niente di interessante.
Una volta lavato, si recò nella sua stanza, concedendosi cinque minuti per sé, prima di ricominciare a lavorare.
Aprí il suo quaderno, leggendo le ultime strofe che aveva scritto per una canzone da lui composta.
Esitò un attimo, ripensando a tutti gli avvenimenti accaduti negli ultimi mesi, sbalordendosi per quanto la sua vita fosse cambiata.
Sorrise al pensiero di Jungkook e di tutte le emozioni provate grazie a lui, il cuore gli sussultò quando il ricordo del loro primo 'ti amo' gli tornò in mente.
Si sdraiò di nuovo sul letto, questa volta mettendosi di fianco, avvicinandosi al cuscino del maggiore, respirando profondamente per sentire il suo odore.
Jungkook sapeva di fiori, secondo Taehyung.
Ogni qualvolta i loro corpi si sfiorassero, ogni qualvolta loro facessero l'amore, al castano tornava in mente la primavera, accompagnato dai vari aromi dei fiori.Il ragazzo sorrise, prendendo in mano la penna e incidendo alcune parole su quel banale foglio di carta.
Passò una mano sul cuscino e le varie emozioni che sentiva quando passava la notte vicino al corpo del minore o quando le sue labbra combaciavano con quelle del corvino tornarono in lui, facendogli portare le mani al volto, divenuto rosso per l'imbarazzo.
Per Taehyung quelle cose erano nuove, mai provate prima per via di vari inconvenienti avvenuti durante la sua vita oppure poiché non aveva ancora incontrato la persona giusta.
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𝙸𝚕 𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺
FanfictionSpesso le cose belle accadono per caso, come l'incontro avvenuto tra Taehyung, idol appartenente ad un gruppo chiamato "BTS", e Jungkook, un ragazzo comune che sopravvive dando lezione d'inglese a pagamento. Il fato si complica quando Jungkook ricev...