Capitolo 30

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Jungkook's POV

Uno spiraglio di luce: forse è stato proprio questo a svegliarmi alle cinque del mattino, un briciolo e insignificante spiraglio di luce.

Sono ancora stretto alle braccia di Taehyung, che non ha intenzione di scrollarsi da me per neanche un istante, la mia schiena nuda appoggiata al suo petto, che sprigiona quel calore che fa tornata a galla quella strana sensazione all'altezza dello stomaco, farfalle le chiamano le persone? Aish, tutte baggianate: sono fulmini, tuoni; è tempesta, sono mare e terra insieme, sono fuoco e acqua, è catastrofe, è paradiso.

Mi volto verso Taehyung, che mugolia leggermente per il movimento, mettendo in piedi un adorabile broncio che toglie poco dopo, ritornando nel suo sonno profondo.

Sorrido osservandolo, quel poco che mi consente quel raggio di luce, lo stesso che mi ha svegliato qualche minuto fa, alzando poi una mano che arriva alla sua guancia, sfiorandola, con il terrore di poterlo svegliare.

Bellezza.

Taehyung è una creatura meravigliosa, è la bellezza fatta persona, sia dentro che fuori.

Come possono due persone essere tanto legate, anche se si conoscono da poco? Come fanno ad essere così tanto in sintonia, se ancora non conoscono tutto l'uno dell'altro.

Colpo di fulmine?

Aish, fino a qualche anno fa avrei risposto come prima: baggianate, ma adesso?
Adesso che osservo lo stesso ragazzo che si è unito a me qualche ora fa, lo stesso ragazzo che mi sta stringendo a sé come se gli appartenessi, lo stesso ragazzo che tratta le persone in maniera sgarbata, ma che appena vede Jimin piangere corre da lui, fregandosene di cosa stava facendo, lo stesso che gioca ogni giorno ai videogiochi con Jin, lo stesso che ama vedere quelle serie strampalacrime con Hoseok, lo stesso che adora ricevere complimenti da Namjoon, poiché ammira tantissimo quest'ultimo, lo stesso che risponde agli insulti di Yoongi con un 'Ti voglio bene anch'io'.

Bellezza, solo questo.

Un flash abbaglia la mia memoria, ricordandomi del lavoro che devo portare all'università, fra due giorni, e lì la mia mente si perde, l'immaginazione prende vita e i miei occhi non guardano altro se non quello che potrei disegnare.
Colori, sfumature, segni di matite, passaggi di pennelli, tutto rende vivo quello che sto immaginando: lenzuola, il buio, un letto, una stanza, un corpo nudo, illuminato soltanto da uno spiraglio di luce alle cinque del mattino.

Mi alzo, spostando con cautela il braccio di Taehyung; questo mugugna nuovamente, rimettendo quel dolcissimo broncio che adesso rimane lì, perfetto per essere riprodotto.

Metto i boxer, insieme ai pantaloni, fregandomene della maglietta; esco dalla stanza e il silenzio mi assale.
Raggiungo la mia camera e con passo svelto porto il cavalletto, la tela e la mia tavolozza di colori dove sta il castano, ancora inerme di essere diventato il mio soggetto.

Mi metto comodo, davanti al suo letto e comincio a viaggiare con la mente, muovendo la mano e mescolando colori, rendendo letteralmente Taehyung arte.

~~~~~

Hoseok's POV

Mi sveglio stanco come non mai, non sono riuscito a dormire bene questa notte.
Posto lo sguardo di lato, notando che sono le 11.30 del mattino, ed è veramente tardi.
Il mio sguardo si abbassa raggiungendo il numero che dovrebbe segnare la data di oggi, solo ora mi accorgo che c'è l'incontro con Bang e quasi mi gira la testa per come mi sono alzato di botto.

Scendo dal letto, torcigliandomi tra le lenzuola, cadendo come un imbranato per terra.

<<Cazzo.>> impreco.
Comincio a lottare contro le lenzuola e dopo tre minuti buoni riesco a toglierle ed ad alzarmi in piedi.

𝙸𝚕  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora