Capitolo 29

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SALVE A TUTTI, sì cono finalmente tornata e adesso che la scuola è ufficialmente finita posso dedicarmi interamente a queste e alle altre storie, aggiornando costantemente, quindi aspettatevi belle cose.
Buona lettura!

Jungkook's POV

<<Mi piaci Taehyung.>> confesso, unendomi a lui.

Il suo membro entra dentro di me, facendomi raggiungere le stelle.
<<Oh, cazzo.>> impreco, per la particolare sensazione che sto provando, un misto tra dolore e piacere.

Le mani del castano raggiungono i miei fianchi e posso sentire le sue unghia avvinghiare la mia carne, gesto che aumenta il mio piacere.

Alzo la testa verso l'alto, con le mani ancora poggiate sul suo petto, gli occhi chiusi, aspettando di abituarmi a questa nuova presenza.

<<Dio, Jungkook quando sei stretto.>> sussurra a denti stretti.

Mi chino verso di lui, facendo sfiorare le nostre labbra che bramo da morire, ma so che per lui non è lo stesso.

<<Quando vorrei baciarti..>> dico, lasciando la frase in sospeso.

Porta una mano sulla mia guancia, accarezzandola, leggermente.

<<Sei bellissimo.>> rivela.

Addolcisco lo sguardo, sentendo le sue parole, cominciando a lasciare alcuni baci sulla sua guancia, spostandomi alla mandibola, scendendo lungo il collo.

Comincio a muovermi lentamente, abbandonandomi ad un gemito.

Sento Taehyung ansimare leggermente, lasciandosi andare al piacere che gli sto facendo provare.

Mi rimetto seduto su di lui, utilizzando come appoggio il suo petto. 

Il mio bacino non segue più i miei comandi, ma si muove come se avesse una testa propria, troppo accecato dal piacere che gli sta facendo provare il membro del castano.

Lo scricchiolio del letto persiste ad ogni movenza che io e il ragazzo, a me sottostante, compiamo, ma poco ce ne importa se qualcuno si accorge di questi strani rumori provenienti dalla sua camera.

<<O-Oddio, Ta-ah!>> gemo, quando il suo membro raggiunge il mio punto debole.

Le sue mani bollenti, stringono fortemente i miei fianchi, rendendo il tutto molto più eccitante; poi Taehyung cambia idea.
Si alza, anche lui in posizione seduta, continuando a guidare i miei movimenti - grazie alle mani poggiate sui miei fianchi - facendo avvicinare di conseguenza i nostri visi.
I nostri sguardi si incontrano, ancora una volta, eppure non come prima; potrei dire che non ci sia più lussuria in quegli occhi taglienti, che tanto mi piacciono, ma mentirei perchè la lussuria è ancora lì, non abbandona l'animo del castano, però, adesso, è accompagnata da una nuova luce, forse più bella, forse più luminosa, non saprei dire con certezza.
La stiamo provando entrambi, quella luce intendo.
Scruta ogni millimetro del mio viso, con la bocca leggermente schiusa, da cui ancora escono sottili ansimi, solo perchè lui è ancora dentro di me. Eppure questi sguardi sono troppo profondi per un semplice rapporto occasionale, sono troppo passionali per un semplice tocco di carni. 

Le mie mosse si interrompono: le sue mani che mi sostengono, ancorate alla mia schiena; le mie braccia avvolte al suo collo; i nostri respiri affannati per quanto successo poco prima; i nostri occhi, quanto sono bastardi i nostri occhi. 
I battiti del mio cuore stanno raggiungendo la velocità della luce e non è colpa del sesso, perchè no, questo non è sesso.

<<Perchè mi guardi così?>> chiede, ancora affannato.
<<Perchè sei l'unico che mi guarda così? E perchè sento di doverti guardare alla stessa maniera? Perchè mi sento così?>> domanda, ancora.

𝙸𝚕  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora