Capitolo 13

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Jimin's P.O.V

Abbiamo finalmente finito di mangiare e io, essendo troppo stanco per rimanere ancora in piedi a causa delle prove avvenute questo pomeriggio, decido di alzarmi per primo, posare la mia ciotola con le bacchette nel lavandino e salutare gli altri membri, avvertendoli di stare andando a letto e augurando loro, di conseguenza, la buonanotte.

Sbadigliando ancora una volta, salgo le scale poco a poco e con una lentezza disarmante. Mi dirigo verso la mia stanza, ovvero la terza a destra, quella di fronte a Namjoon-hyung. 

Apro la porta con fatica, arrivando di fronte al letto e buttandomici sopra in un batter d'occhio. Sbuffo, comprendendo quanto io stia diventando vecchio con l'aumentare dei giorni e quanto la mia resistenza fisica sia peggiorata negli ultimi tempi.

Mi giro a pancia in su, cominciando ad osservare il soffitto blu, riempito di stelle che io e Taehyung abbiamo disegnato poco dopo essere arrivati al dormitorio.

Sorrido al ricordo di qualche anno fa, nel quale io e il mio migliore amico, insieme agli altri membri, non eravamo molto conosciuti: io, ballerino da poco diventato professionista, con troppi sogni per la testa; Tae, già ai tempi innamorato dell'arte, con la passione per il canto; Namjoon-hyung, ragazzo incompreso che aveva così tanto da dire e regalare alla gente, un vero talento; Hoseok-hyung, anche lui un ballerino, che al contrario mio, preferiva esibirsi in strada, sfoggiando le sue migliori mosse; Jin-hyung, ragazzo che sarebbe dovuto essere tutto tranne che idol, nessun esperienza nel mondo dello spettacolo, se non nel campo recitativo, ma che si impegna ogni giorno per migliorare; e, infine, Yoongi, un giovane che ha dovuto sopportare troppa sofferenza in troppi pochi anni di vita, un ragazzo che è riuscito ad affrontare tutto, anche se continua a fingere di essere scorbutico e di non sopportare le persone, cosa assolutamente falsa.

Arrossisco ricordando la prima volta che vidi Yoongi-hyung, al primo incontro con Bang PD. Mi piacque fin da subito, d'altronde lo hyung sa essere davvero affascinante quando vuole.

Porto le mani al viso, coprendolo e cominciando a scuoterlo, cercando di eliminare quei pensieri dalla testa.

Mi alzo, spostandomi verso il bagno, trascinando i piedi uno per volta, pronto per lavarmi i denti. 

Cinque minuti dopo sono pronto per andare a dormire, quindi apro la porta, ma mi blocco subito notando che, adesso, la luce della stanza è spenta.

Corrugo la fronte non capendo e cercando l'interruttore.

<<Ma quando ho spento le lu->> fermo il mio flusso di parole, quando vengo spinto da qualcuno che mi fa sbattere, anche se con delicatezza, al muro.

Gemo per il poco dolore provato.

Scorgo, grazie ai fasci di luce della luna, che la figura che ho davanti è quella di Yoongi e il cuore comincia a battere ad una velocità non normale.

<<Yoongi-hyung che stai facendo?>> domando, sottovoce.

<<Jiminie, non avrai intenzione di dormire da solo questa notte, vero?>> mi risponde con un'altra domanda, avvicinando il suo viso al mio.

So che non può vedermi, ma in questo momento sono un vero peperone.

La vicinanza dei nostri volti mi fa perdere un battito.

<<B-Beh..io in r-realt-tà..>> lascio la frase in sospeso, non sapendo come continuare.

Appoggia la fronte sulla mia spalla, voltando il viso di lato, strusciando il naso sul mio collo, provocandomi troppi brividi per essere controllati.

<<Yoongi-hyung..>> sospiro.

Questa situazione mi sta distruggendo.

<<Jimin..ti ho detto che ti avrei riscaldato sta sera, non ho cambiato idea.>> sussurra al mio orecchio, sfiorandolo con le sue labbra morbide.

𝙸𝚕  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora