~Raga scusate, ma sono stata per un po' di giorni in un paesino in montagna e non c'era internet. Diciamo una specie di pausa di riflessione, scusate l'attesa~
Jimin's POV
La seconda ruonione che deciderà il verdetto finale di Yoongi avverrà a breve.
Ormai è pomeriggio inoltrato, molti di noi sono seduti in salone, aspettando l'arrivo di Hyun-Sik e degli altri membri.
Yoongi è al mio fianco, la testa calata, la gamba che non riesce a stare ferma e la mano sinistra che, stretta fra le mie, trema.
Questo è stato uno dei periodi più brutti della sua vita, neanche quello che gli è successo anni prima può essere paragonato a quello che sta passando ora.
Si era ripreso, Yoongi era tornato ad essere felice e questo avvenimento, gli ha stroncato la felicità.
Mi sento in colpa, tremendamente in colpa. Se quella sera non fossi uscito con quel ragazzo, se mi fossi dichiarato prima a lui o se semplicemente non mi fossi innamorato del nero, a me di fianco, sarebbe stato meglio; ma ormai, anche queste parole non hanno senso. Sono innamorato di qualsiasi cosa lo caratterizza, dall'essere un finto scorbutico, al suo strizzarmi le guance, per poi baciarmi, prima di addormentarci abbracciati.
Yoongi è meraviglioso, è un'anima pura e fragile, solare e oscura, straziante e desiderabile; è un'anima che contiene tutto e fortunatamente ho la possibilità di poterne assaggiare ogni minima parte.
Una lacrima sfugge dal suo occhio e subito si presta ad eliminarla, spostando lo sguardo verso l'alto - guardando il soffitto - per poi riabbassare il capo.
Lo guardo con tristezza, so quanto sta soffrendo. La notte non riusciamo più a dormire: comincia a piangere, non riuscendo più a smettere, incolpandosi di tutto quello che ha fatto - cose tra l'altro inesatte - e a volte, arrivando fino ad urlare. La notte che mi ha spaventato di più è avvenuta tre giorni fa, Yoongi ha avuto un attacco di panico talmente forte da quasi svenire, a causa della mancanza del respiro.
Sono spaventato.
Gli Army sono preoccupati per noi poiché non ci stiamo facendo sentire nemmeno più su Twitter, ma adesso, poco me ne importa.
Sono spaventato. Spaventato che una volta finita la sua carriera, Yoongi possa commettere qualche azione dalla quale non potrà più tornare indietro.
Mi sposto vicino al suo orecchio, sussurrando, <<Non preoccuparti amore mio, risolveremo tutto.>>
Si volta verso di me, sorridendomi leggermente; gli occhi ancora lucidi e spenti, i capelli spettinati, le occhiaie persistenti, le labbra screpolate, il viso più pallido del solito. Si vede che non sta bene e questo mi distrugge, ma anche adesso, combinato così, Yoongi è bellissimo e il mio cuore non riesce a smettere di sussultare, ogni volta che i miei occhi incontrano i suoi.
Si avvicina al mio viso, lasciando un bacio sulla mia guancia, appoggiando poi la fronte sulla mia spalla, cominciando a respirare pesantemente.
Mi fa paura non averlo affianco, anche solo il pensiero che lui possa stare tanto tempo lontano da me, mi lacera.
Una mia mano raggiunge i suoi capelli, cominciando ad accarezzarli e lo sento rilassarsi al mio tocco, provocandomi un piccolo sorriso.
Jin ci raggiunge, sedendosi affianco a Namjoon, per poi guardarci e sorridermi con pietà.
Lo so, il nostro amore sta distruggendo tutto e mi dispiace.
I sensi di colpa invadono la mia mente da giorni e tutti quei pensieri mi stanno, pian piano, uccidendo; ma continuo ad essere forte, so che se Yoongi mi vedesse piangere, il suo dolore sarebbe triplicato.
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𝙸𝚕 𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺
FanfictionSpesso le cose belle accadono per caso, come l'incontro avvenuto tra Taehyung, idol appartenente ad un gruppo chiamato "BTS", e Jungkook, un ragazzo comune che sopravvive dando lezione d'inglese a pagamento. Il fato si complica quando Jungkook ricev...