Capitolo 8

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<<Forse c'è una cosa che potresti fare.>> dice, ghignando.

Ingoio quasi soffocandomi, provando un profondo disagio, che si manifesta attraverso l'arrossamento delle mie guance.

<<Sa-are-ebbe?>> chiedo, balbettando.

Si china nuovamente verso di me, sporgendosi vicino al mio viso.

<<Sei ancora sicuro di voler fare solo inglese?>> sussurra.

Il suo ginocchio incontra il mio e comincio a provare una leggera pressione sulla coscia, segno che la sua mano si è appena poggiata su di essa.

<<Io..ehm..sì...s-sono-o..sta-at-to...chiama-ato..per..que-esto..>> bisbiglio.

Il suo volto è a tre centimetri dal mio, che diventa ogni secondo sempre più porpora.

<<E se provassimo a fare altro?>> sento la sua mano salire, arrivando fino al linguine, azione che mi fa chiudere gli occhi.

<<Taehyung..io..sono..qui->> vengo interrotto dalla sua bocca, poggiata sul mio lobo. 

<<Ripeti il mio nome.>> sussurra.

<<Davvero..dovremmo smett->> vengo interrotto nuovamente, questa volta la sua mano sul cavallo dei miei pantaloni. 

<<Dillo.>> sibila.

<<Oh mio dio Tae.>> gemo, al contatto.

<<Ripetilo ancora una volta.>> grugnisce, leccando, infine, la mia mandibola.

<<T-Taehyung..>> aumento il tono della voce, sentendo la sua mano libera, arrivare all'altezza delle mie cosce, passando delicatamente in mezzo.

<<Hai una bellissima voce, professore.>> mi lascia bagnati baci su tutta la guancia, raggiungendo le mie labbra, davanti alle quali si ferma.

Mi fissa negli occhi, i nostri respiri sono affannati, ma anche bramosi di ricevere altro calore.

I suoi occhi sono così taglienti, profondi e lucenti; in conclusione affascinanti. Una strana, ma brillante, scintilla li attraversa e al suo cospetto, mi sento nudo.

Taehyung ha oltrepassato i vestiti, la mia pelle, i miei muscoli, il mio cuore e ha raggiunto la mia anima.

Una mia mano poggia sulla sua gota, accarezzandola delicatamente, con la paura di poterla spezzare, rovinare.

Il suo respira aumenta, i nostri occhi ancora incatenati uni agli altri.

L'altra mano raggiunge il suo petto, scoprendo il battito accelerato del suo cuore.

"Cosa sta succedendo?" continuo a pensare.

"Non conosco nemmeno un pizzico questo ragazzo, ma sembra così speciale."

Il suo volto continua ad avvicinarsi, la mia mano ancora ferma sulla sua pelle, l'altra sulla maglietta bianca che ha indosso.

Scuote il capo, cercando di ricomporsi; sfortunatamente fallisce quando i nostri occhi si ricollegano.

<<Chi diamine sei tu?>> chiede sottovoce.

Questa volta sono io a fare la prima mossa, sporgendomi verso il suo corpo, facendolo, di conseguenza, sedere.

Mi metto a cavalcioni su di lui, percorrendo con le labbra tutta la linea del suo collo, assaporandone ogni punto.

Passo alla mandibola, leccandola giungendo al lobo, al quale mi attacco, rimandone incantato.

𝙸𝚕  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora