Capitolo 25

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~mi scuso tantissimo
per il ritardo vi chiedo perdono~

Jungkook's POV

Mi ritrovo in camera, con una tela davanti e il pennello fermo mezz'aria.

È passata una settimana dalla discussione avuta con Taehyung - causata dal bacio - e ancora non ha intenzione di rivolgermi la parola.

La stessa sera sono uscito con Yugyeom e abbiamo bevuto tutto il tempo, inutile dire che sono tornato a casa completamente ubriaco.

Rammento poco e niente di quella notte, ho solo un vago ricordo di me - che provo a salire le scale - e che vado a sbattere contro qualcosa o qualcuno, forse era proprio il biondo.

Sbuffo, sperando di non aver fatto alcuna figura di merda.

Decido di prendermi una pausa, non avendo trovato alcuna soluzione che possa sostituire il ritratto che avrei dovuto fare di Taehyung.
La consegna è fra una settimana, sono decisamente in ritardo ed io non ho nemmeno un modello.

Sospiro, posando la tavolozza e il pennello sulla scrivania, osservando un'ultima volta la tela bianca, per poi uscire dalla stanza e scendere in cucina.

Non l'avessi mai fatto.

Proprio in quella stanza si trova l'ultima persona che vorrei incontrare.

Tossisco, sperando che la sua attenzione passi dal telefono che ha di fronte, a me; cosa che accade.

<<Ciao.>> tento di iniziare una conversazione.

Accenna un gesto col volto, in segno di saluto.

<<Ehm..noi..oggi abbiamo la lezione.
Ricordi?>> domando.

<<Sì.>>

Perdo un battito sentendo il suono della sua voce, tanto profonda quanto speciale ed unica; la stessa che non ascoltavo da giorni.

<<Tae..>> comincio.
<<Vorrei parlarti di quello che è successo...io..noi ab->> vengo interrotto.

<<Ti prego, non dire niente, potresti solo peggiorare la situazione.>> afferma.

<<Ma non possiamo continu->> ritento.

<<Jungkook, davvero.
Ti prego, non parliamone.>> mi interrompe, alzandosi e dirigendosi verso le scale.

Riesco a fermarlo in tempo, afferrandogli il polso, facendolo voltare.

<<Taehyung, parliamo ti prego.
Non ce la faccio più con questa situazione: io..tu..noi..
Io sento qualcosa.>> sussurro.

<<Ci vediamo più tardi. A lezione.
Ciao, Jungkook.>>

Sposta il polso, guardandomi un'ultima volta negli occhi e allontanandosi.

Sospiro, nuovamente, vedendo la sua figura salita le scale.

Decido di bere un bicchiere d'acqua, sperando di alleggerire questa brutta sensazione che provo al petto, per poi tornare in camera.

Una volta dentro riprendo il pennello, cominciando a dipingere.
La mia mano va da sola, senza avere il mio controllo; forse questa è una delle cose più belle che mi capita quando disegno: mi estraneo dal mondo, la mia mente va in un universo parallelo, fino a quando non finisco; mi faccio trasportare dai movimenti, riproducendo su tela quello che mi passa per la testa e quello che è più nascosto nel mio cuore.

𝙸𝚕  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora