Capitolo 38

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Yoongi's POV

Sono nello studio di registrazione ormai da ore. Tengo in mano questo foglio di carta sul quale ho scritto una delle mie più belle canzoni.

Sono molto fiero di 'First Love', poiché non sempre si è capace di dire quelle parole che si ha in testa o nel cuore.

Le note sono corrette, armoniose fra di loro; i versi sono taglienti, raccontando la mia storia.

Dovrei essere felice, eppure, mi sento a pezzi.

Ho la sensazione di star andando male, di star sbagliando, sebbene questa si trovi nel più profondo del mio animo.

So a cosa mi riferisco, so dove ho sbagliato, ma spesso ammettere i propri sentimenti ti distrugge, ti condanna.
Ho già avuto abbastanza merda, perché dovrei aggiungerne altra?

Solo che non è cambiato niente: soffro allo stesso modo, se non peggio; mi isolo, perché non sto con chi vorrei stare, perché so di provare qualcosa di sbagliato.

È difficile accettarsi, è difficile accettare di non essere voluti dagli altri, di essere giudicati, guardati, indicati..disgustati.

Forse è per questo che fino a qualche tempo fa, ritenevo di odiare tutti, quasi ogni essere umano esistente sulla terra, oltre i miei amici e la mia famiglia.

E adesso? Riesco pure a provare altre emozioni, oltre l'odio?

Sì, a volte sono felice, a volte sono triste, spesso sorrido, di meno rido, ma lo faccio in ogni caso, anche se dentro c'è qualcosa di molto più oscuro e profondo, che poche persone conoscono.

I ragazzi stanno incominciando a capirmi dopo anni di conoscenza e amicizia: non è stata colpa loro - se non sono riusciti a capirmi meglio prima - ma mia, perché semplicemente non sapevo di riuscire a provare una così forte emozione all'altezza dello stomaco, del petto, della gola.

Solo con un'altra cosa accade, con la musica.

Forse è per questo se mi sono sempre rifugiato in questa; perché, grazie a quello che mi faceva provare, potevo ancora considerarmi un essere umano a tutti gli effetti, dotato di ogni singolo sentimento.

Forse è per questo se ho scritto questa canzone.

Sospiro pesantemente, osservando quella piccola lampadina - posta vicino al piano, al quale sono seduto - che anche se riesce ad illuminare poco e niente della stanza, mi da un senso di tranquillità assoluta.

Sposto lo sguardo sull'oggetto di fronte a me, questo piano nero lucido mi ha sempre affascinato, sin dalla prima volta che ho messo piede qua dentro.

Lo sfioro con una mano, provando ad accarezzarlo, come se lui potesse realmente venire danneggiato da un mio tocco.

Abbasso lo sguardo, osservando le mie gambe esili, coperte dai soliti jeans strappati, uno tra i tanti che ho; scendendo per poi vedere il mio piede, che freme dalla voglia di schiacciare quel pedale.

Com'è possibile che io, Min Yoongi, un semplice ragazzo di Daegu, riesca a creare delle melodie?
Perché?

Ho sempre detto che tutto fa schifo, che la vita è sinonimo di sofferenza, per colpa della gente, che le relazioni che si possono avere con le persone sono superficiali.

Merito di avere questa capacità? Eppure, se non l'avessi, forse adesso non sarei qui, nel mondo.

La musica mi ha salvato, ha aiutato a relazionarmi con gli altri, allora perché continuo a sbagliare?

Perché continuo a commettere errori?

Perché continuo a mandarlo via? A farlo piangere? A farlo stare male?

𝙸𝚕  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚘𝚛𝚎 𝚍'𝚒𝚗𝚐𝚕𝚎𝚜𝚎 ♪ 𝚃𝙰𝙴𝙺𝙾𝙾𝙺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora