"Con chi messaggi in continuazione?" Chiesi a mia sorella che era anche stasera seduta al bancone del Food&Ball. Erano quasi due settimane che tutte le sere passava di qui e che mi tormentava.
"Giorgio.. vuole parlarmi" disse senza alzare lo sguardo dal display.
"Mh" annuii, in realtà non mi interessava saperlo ero solo stanca di averla sempre davanti agli occhi mentre lavoravo. Pulii ancora una volta il bancone e portai dei cocktail a due uomini grassocci sulla cinquantina, mi guardarono da capo a piedi e mi lasciarono una generosa mancia dopo due mie moine. Sorrisi loro e andai via dal loro tavolo.
"Ci hai sempre saputo fare con gli uomini tu, fin da piccola" disse mia sorella appena mi avvicinai al bancone.
"Ognuno ha le proprie virtù" risposi cercando di vantarmene. Mia sorella sorrise e poi girò lo sguardo verso l'ingresso con un sorriso enorme. Seguii i suoi occhi e mi ritrovai Arek e Piotr che venivano verso di noi. Guardai Arek che mi sembrò stordito, forse a causa del jet lag, lui ricambiò lo sguardo e mi fece un cenno di saluto. Poi avvenne una cosa strana: mia sorella si alzò e andò a salutarlo. Fu un saluto affettuoso come tra due che non sono solo semplici conoscenti. Restai un attimo perplessa poi raggiunsi Piotr e praticamente gli saltai addosso. Lui mi strinse e mi lasciò un bacio leggero sulle labbra, poi ci avvicinammo al bancone.
"Come è andato il viaggio?" Chiese loro Beatrice. Ancora una volta mi stranii, perché faceva queste domande? Tutta la situazione era strana, quasi surreale. Qualsiasi cosa dicesse Arek lei rideva sguaiatamente cercando in tutti i modi di sfiorarlo o di toccarlo in qualche maniera. Quando parlava Piotr invece non sembrava minimamente interessata, neanche lo guardava. La sua attenzione era tutta rivolta ad Arek e d era palese. Arek sembrava quasi infastidito da questo suo comportamento, le sorrideva cordialmente e rispondeva alle sue domande senza però fare nient'altro.
Incrociai il suo sguardo quando mia sorella gli prese la mano in un impeto di goliardia dopo che lui fece una battuta. Tirò via la sua mano e mi fissò come a chiedermi aiuto.
Conoscevo mia sorella e sapevo che quello era il suo modo di corteggiare e di mostrare interesse per una persona dell'altro sesso e mi stavo incazzando.
"Non ti cercava tuo marito?" Dissi scandendo bene l'ultima parola. Lei sbiancò voltandosi verso di me.
"No" scosse la testa vistosamente e poi guardò Arek che aveva anche gli occhi di Piotr piantati addosso.
"Io torno a lavoro" annunciai e senza dire altro andai nelle cucine.Per tutta la serata non feci che pensare agli sguardi che mia sorella si scambiava con Arek, ai loro scambi d'intesa, alle loro risate. Iniziai a pensare che magari si sentivano, si frequentavano, uscivano insieme. Non feci altro che pensarci, pensai a come mi sarei sentita se le mie paure si fossero rivelate vere. Mi venne la nausea, mi sentii l'acido in gola. Corsi in bagno per sciacquarmi il viso, avevo bisogno di riprendermi. Chiusi gli occhi e mi immaginai la scena di loro due felici insieme, mano nella mano con il sorriso stampato in faccia. Mi misi due dita in gola, vomitai via quella sensazione di angoscia. Uscii dal bagno, gettai il mio grembiule da lavoro sul bancone. Arek stava ancora chiacchierando con lei, Piotr era andato via.
"Torno a casa, ho la nausea" gli spiegai senza dire che la causa erano proprio loro due e il loro comportamento. Lui annuì fissandomi, provò ad alzarsi come per chiedermi cosa avevo ma poi si risedette senza dire niente.
Uscii ma non tornai a casa, dovevo spegnere il cervello.
Andai da Piotr e feci l'unica cosa che mi riesce bene nella mia vita. Durante quell'incontro non provai niente, semplicemente mi spensi e per qualche minuto, smisi di pensare a mia sorella ed Arek insieme.
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Heartless | Arkadiusz Milik
FanfictionIl miglior modo per non farti spezzare il cuore è fingere di non averne uno. •|Fanfiction su Arek Milik|• Pubblicata il 7/01/19