#46

326 30 28
                                    

Iniziai a guardare ogni sua partita, ogni sua intervista. Studiai online il polacco, cercai di capire qualcosa in più di schemi calcistici, regole e quant'altro. Volevo capire tutto del suo mondo, volevo che mi ascoltasse mentre parlavo della partita, dei suoi gol, dei suoi assist. Ne parlavo spesso con Sam, mi aiutava spiegandomi alcuni concetti che non capivo subito e spesso mi mandava al diavolo dicendomi che dovevo farmele spiegare da Arek quelle cose se tanto ci tenevo. Poi rideva e diceva che stava scherzando, tornando quella di sempre. O almeno così voleva dimostrarmi. Ma io l'avevo capito che c'era qualcosa che non andava, glielo domandai un paio di volte ma mi liquidò sempre con un laconico 'Niente'. Non insistetti per non essere scostumata ma che qualcosa non andasse era palese. La vedevo spesso con Marek quindi con lui non dovevano esserci problemi. A lavoro continuava ad andare, il suo ruolo di truccatrice in uno degli store di Sephora in centro non era in discussione. In famiglia non penso avesse problemi, quindi non capivo cosa avesse. Magari ero io che le stavo dando troppo fastidio? Forse era stanca anche lei di me? Solo il pensiero mi fece venire i brividi. Lei era davvero l'unica che mi era rimasta.
Passai sempre più tempo al locale, ogni tanto vedevo Arek che mi guardava di soppiatto, altre volte mi accorgevo che non notava nemmeno la mia presenza.
Venne Natale, Santo Stefano, Capodanno. Arek era partito con un suo amico per la Thailandia dove avrebbero trascorso una settimana in vacanza. Prima di andarsene l'aveva raccontato a Sam, magari sperando che lei lo dicesse a me e così fu.
In quella settimana non andai al locale, non ne vedevo il motivo. Anche Sam era partita, era andata in Slovacchia con Marek e mi aveva avvisata tramite whatsapp un'ora prima di partire. Lei che quando organizzava un viaggio, anche di mezz'ora, mi teneva le ore a telefono a raccontarmi i particolari, ora mi aveva scritto un semplice 'Vado in Slovacchia con Marek, torno il dieci' per avvisarmi. Ero sempre più stranita dal suo comportamento, non capivo proprio il motivo. Poi tornò, mi abbracciò, disse che le ero mancata e che dovevamo stare un po' di più insieme. Lo disse quasi con le lacrime agli occhi, quasi commossa. Le chiesi di nuovo se qualcosa non andasse bene e lei mi rispose che andava tutto più che bene, anzi benissimo. Ancora una volta accettai la sua risposta palesemente falsa e non chiesi nient'altro. Ci raggiunsero anche Marek con Fabián e Dries, seguiti da Lorenzo e Josè. Vennero con le loro compagne, tutte bellissime. Erano anche molto alla mano e molto simpatiche e nonostante non fossi più una di loro non me lo fecero mai pesare anzi, mi trattarono sempre con gentilezza. Nessuna di loro mi chiese mai della storia con Arek, nessuna mai mi chiese se l'avevo lasciato io, se lo amassi ancora, se l'avessi mai amato. Meglio così, pensai, non avrei saputo che rispondere. Si alzarono per andare a prendere un po' d'aria fresca e Sam le seguì fuori. Io stavo parlando con Lorenzo su come si fa la pastiera tradizionale napoletana e non andai con le ragazze. Dopo qualche minuto, quando la mia discussione con Lorenzo terminò, mi alzai e andai anche io fuori passando proprio accanto al bancone dove Arek parlava con un ragazzo. Mi sorrise e io ricambiai guardandolo negli occhi andando quasi a sbattere nella porta che dava sul retro. Mi ripresi ed uscii. Vidi le ragazze, erano poco lontano che chiacchieravano. Guardai meglio e non vidi Sam, mi voltai e la intravidi che parlava da sola con Marta, la moglie di Josè. Ero curiosa di sapere se a lei diceva il motivo dei suoi strani comportamenti così mi avvicinai senza farmi vedere. La prima frase che sentii, fu anche l'ultima perché scappai via sconvolta non appena capii di che stava parlando.

'Arek ha accettato il trasferimento in Cina, a febbraio andrà via'.

Heartless | Arkadiusz MilikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora