Tornai a casa da lavoro come tutti i giorni. Una cosa però era diversa dal solito: mia madre non era in casa. Non diedi molto peso a questa cosa anche se capitava raramente. Andai a farmi la doccia e poi mi rilassai sul mio letto.
Ero finalmente in pace senza le urla isteriche di mia madre e senza la sua presenza asfissiante. So che non dipendeva da lei, che era la sua dipendenza a farla uscire di testa ma il suo comportamento era comunque fastidioso. Stavo molto meglio senza di lei, avrei tanto voluto andare a vivere da sola ma non potevo. Non potevo lasciarla da sola, non potevo abbandonarla anche io. Però l'avrei tanto voluto fare. È da cattivi egoisti anche solo pensarlo ma non riuscivo a non farlo. Avrei avuto una vita migliore senza i suoi problemi, senza i suoi mille drammi. Era soprattutto colpa sua se oggi ero così fredda e acida, se non credevo più in niente e in nessuno, se avevo paura di avvicinarmi agli altri. La odiavo, odiavo ciò che era diventata e odiavo ciò che ero diventata io a furia di proteggerla. Nonostante questo però, era mia madre e non la potevo lasciare da sola non nello stato in cui era.
Bussarono al campanello, sbuffai e posai il libro che stavo leggendo, doveva essere lei.
"Sì?" Chiesi.
"Sono io apri" era lei.
Aprii la porta e lei entrò, era nervosa più del solito. Non mi guardò neanche, andò dritto in camera sua e si chiuse dentro.
'Meglio cosi' pensai, non dovevo sorbirmi le sue solite scenate. Tornai a mettermi sul letto e ricominciai a leggere. Era tutto tranquillo, fin troppo. Qualcosa stava combinando e lo sapevo. Dopo una mezz'ora che non la sentivo mi alzai e andai fuori la sua camera.
"Mamma, tutto apposto?" Bussai e avvicinai l'orecchio alla porta. Niente. Bussai ancora. "Mamma!?" La chiamai ma nulla, forse si era addormentata. Poggiai la mano sulla maniglia e la abbassai, spinsi la porta ma qualcuno la tirò dall'interno aprendola prima di me. Era un uomo che non avevo mai visto prima.
"Chi cazzo sei tu?" Gli domandai e buttai uno sguardo alle sue spalle. Mia mamma era nel suo letto, con una sigaretta tra le labbra e un occhio nero. Non sembrava lei, non sembrava neanche viva.
"Sono quello che salva il culo a tua mamma ogni mese" rispose l'uomo e tornai a riporre la mia attenzione a lui "ma se non la smette.." improvvisamente alzò una mano e me la piantò in faccia, facendomela sbattere sulla porta "non avrò più voglia di salvarla e ci andrai di mezzo tu, puttanella" disse e mi guardò con aria viscida leccandosi le labbra. "Sono stanco di tua madre, ho voglia di cose nuove" continuò.
"Vattene da casa nostra, ora" gli intimai. Diventò serio un attimo, poi scoppiò a ridere.
"Me ne vado perché voglio andarmene, non perché me lo dici tu" rispose e mi scaraventò a terra. Nella caduta urtai con lo zigomo sul marmo di un tavolino. Sanguinavo copiosamente ma non m'importava.
"Ti manca poco e farai la sua fine" guardò mia madre e fece una faccia schifata.
"Mai, questo non succederà mai" urlai e provai ad alzarmi ma le lo impedì spingendomi di nuovo a terra.
"Zitta troia e pulisci lì che tua madre non è in grado" disse prima di andarsene e chiudersi la porta alle spalle.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime, urlai più forte che potevo. Ero a pezzi, l'unica cosa che non avevo mai perso, la dignità, mi sembrava di non averla più. Raggiunsi mia madre che appena mi vide avvicinarmi a lei, salto fuori dal letto. Le urlai quanto la odiavo, quanto mi aveva rovinato la vita, quanto avrei voluto che morisse e mi lasciasse in pace.
"Questa casa la pago io e qui i tuoi affari non li devi portare" le urlai "non voglio uomini qui, mi sono spiegata?"
"È colpa tua se è successo, non mi dai abbastanza soldi sei una stronza come tuo padre" rispose tra le urla e mi diede uno schiaffo.
"Mi fai schifo vergognati" ero di fronte a lei e mi faceva quasi pena "ripulisci qui e trovati un lavoro, non te lo ripeterò più" mi asciugai le lacrime e uscii da quella stanza, presi le chiavi dell'auto e le sigarette e mi diressi nell'unico posto dove sapevo di poter trovare pace.Da Arek.
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Heartless | Arkadiusz Milik
FanficIl miglior modo per non farti spezzare il cuore è fingere di non averne uno. •|Fanfiction su Arek Milik|• Pubblicata il 7/01/19