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Non me ne andai, anzi. Iniziai ad urlare, ad inveire contro di lui sbattendo i pugni sulla porta.
"Sei un bastardo, apri questa porta, pezzo di merda, apri!" Urlavo e mi agitavo "sei un codardo, non hai neanche avuto il coraggio di dirmi che te ne vai e ora sparisci così? Bastardo!" Non avevo risposta e continuavo. Poi una voce attirò la mia attenzione.
"Ehi, tutto bene lì?" Era Piotr affacciato dalla finestra della sua camera. Improvvisamente si aprì la porta e Arek rispose prima di me.
"Sì tutto bene, è un po' agitata ma ora risolvo" sorrise all'amico e mi tirò dentro con lui. Ero inferocita ma appena misi piede là dentro, mi calmai. Mi guardai intorno e mi vennero in mente tutti i momenti passati lì, era tutto uguale a come l'avevo lasciato quasi un anno fa, era solo tutto molto più vuoto.
"Non mi piacciono le scenate, ti ho detto di no e non devi insistere" le sue parole mi riportarono alla nostra discussione.
"Tu hai sempre insistito con me, ora tocca a me farlo" risposi. Incrociò le braccia e si appoggiò con la schiena al muro "perché hai detto di no?" Gli domandai.
"Perché? Perché tu mi vuoi solo perché sto per andarmene, perché non puoi più tenermi sotto controllo, perché pensi che inizierò una nuova vita senza di te e questo ti fa stare male.. tu non mi vuoi davvero" una parte delle sue parole erano vere ma non nel senso che intendeva lui.
"Certo che ho paura di perderti, e forse la tua partenza per la Cina mi ha dato la spinta per venire a dirti queste cose ma io ti amo davvero"
Rise divertito scuotendo la testa.
"La Cina.. ma come le pensi certe cose?"
"Tu come le pensi! Sei ancora giovane e hai una carriera davanti, perché vuoi andare lì giù? Non ti bastano i soldi che prendi qui? E da quando in qua i soldi sono così importanti per te? Pensavo che.."
"Ehi frena, frena.. sono tutte cazzate, capisci? Dalla prima all'ultima. Non sono io che vado in Cina, è Marek" rispose e io sgranai gli occhi, lui mi guardò con aria sicura e parlò di nuovo "Che c'è, ora non mi vuoi sposare più?" Disse.
"Marek?"
"Sì" annuì.
Ecco la quadratura del cerchio. Ecco spiegati i comportamenti strani di Sam, il suo vagheggiare sull'amore e la lontananza, i suoi sbalzi d'umore. Ero stata io stupida a fraintendere e a capire male la frase che aveva detto a Marta. Era Marek ad andare in Cina, non Arek. Mi acquietai, non sarebbe andato dall'altra parte del mondo e questa fu una buona notizia. Però c'era ancora un dubbio che mi assaliva.
"Allora perché qui è tutto vuoto? Perché stai impacchettando tutto da settimane? Dove vai?" Gli domandai con sempre più angoscia. Se ne dovette accorgere, mi indicò in divano per farmi sedere ma restai in piedi.
"Cambio casa, vado a Posillipo" disse.
"A Posillipo? E perché? Hai sempre detto di stare bene qui.." ero stupita dalla sua decisione e iniziai a pensare che magari avesse conosciuto una ragazza e lì ci andasse con lei.
"Qui non posso più starci"
"Perché?"
"Perché no" disse solo, troncando il discorso.
"Perché vai via?" Mi avvicinai di più a lui, eravamo vicinissimi, sentivo il suo profumo della Dior così vicino che non riuscii per qualche secondo a concentrarmi sulla sua risposta che dopo qualche secondo di attesa arrivò.
"Perché Beatrice continua a tartassarmi" rispose quasi come se il colpevole fosse lui "non dirle dove me ne sto andando per piacere, non deve saperlo"
"Non la frequento" dissi "fai bene che te ne vai allora".
Mi fece male sapere quella notizia, mi sentivo anche io colpevole insieme a mia sorella. Forse dovevo davvero lasciarlo stare, per colpa mia stava ancora patendo le pene dell'inferno. Ma poi lo guardai e non ebbi dubbi: lo volevo nella mia vita. Avremmo affrontato insieme qualsiasi tipo di problema.
"Ti voglio sposare lo stesso, le cose per me non cambiano" spiegai, avvicinandomi.
Scosse la testa, tornò serio, si passò le mani sul viso e tra i capelli.
"Non so se sei pronta" rispose.
"Essere pronta per cosa?"
"Ad amarmi".

Heartless | Arkadiusz MilikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora