Fu difficile farle capire che il mio non era un rifiuto, le dissi che provavo ancora dei sentimenti per lei ma che non sapevo se come coppia potevamo davvero funzionare. Mi rispose che lei l'aveva finalmente capito, che era sicura di volermi nella sua vita e che non aveva dubbi sul nostro amore. In effetti neanche io ne avevo fino a quel momento, poi la questione della Cina mi aveva fatto riflettere. Cambiava idea molto rapidamente, e se tra un mese la convinzione di amarmi le passava? Cosa avrei fatto? Sarei ricaduto nel baratro di qualche mese fa? Non sapevo darmi risposte e quindi le chiesi tempo.
Venne ogni sera al locale, prendeva la sua bibita al bancone, mi salutava e andava a sedersi al tavolino con delle sue conoscenti. Fece questo per un paio di settimane. Poi un pomeriggio accadde una cosa che non mi sarei mai aspettato. Bussarono alla porta e quando andai ad aprire mi ritrovai di fronte sua madre. Era l'ultima persona che mi aspettavo di trovare sul mio pianerottolo.
"Arek?" Mi chiese. Io annuii senza dare nessun altro segno di consenso. Non mi piaceva come persona e volevo le fosse chiaro.
"Posso?" Disse indicando dentro casa mia. Aprii un po' di più la porta facendola entrare.
"Cosa vuole?"
"Sono qui per parlarti di mia figlia, di Federica" annunciò e il sangue mi salì alla testa.
"Sua figlia? Si rende conto che ha rischiato di morire? Ha perso una figlia che le cresceva nella pancia e lei non è venuta nemmeno a vedere come stava? Non si vergogna?"
Abbassò lo sguardo.
"Me ne vergogno ma non ero in me, ero drogata e sono qui anche per scusarmi con te per questo"
"Non mi interessano le sue scuse e onestamente non so nemmeno con quale faccia lei sia venuta qui a parlarmi di Federica"
"Te lo spiego"
"Non mi interessa, può anche andarsene" le indicai la porta ma non si mosse.
"Arkadiusz" mi chiamò col mio nome completo, con autorità come faceva mia mamma quando avevo combinato qualche guaio "non è a te che devo dare conto, non è a te che devo dimostrare se ora sono guarita e se sono pentita di ciò che ho fatto alle mie figlie. Sono qui solo per dirti che sto avendo un riavvicinamento con Federica e che lei spesso mi parla di te e di quanto ti ama. Non l'ho mai vista piangere per un ragazzo, mai nella mia vita. Per te piange, si dispera. Ti ama e sono qui per supplicarti di darvi un'altra opportunità perché so, da mamma, che sareste una bella famiglia" concluse e si alzò. Era molto seria e curata, non sembrava la ludodipendente di un tempo.
"So bene cosa proviamo l'uno per l'altra e non c'era bisogno che lei si scomodasse" le risposi "però apprezzo il suo gesto"
"Bene" disse "spero di vederti presto, sai dove abita" concluse e poi andò via.
Restai tutta la sera seduto sulla poltrona in soggiorno a riflettere su quelle parole. Io ero sicuro di amare Federica, era l'unica cosa della mia vita su cui non avevo dubbi. E mi fidavo di lei, sapevo che mi amava e che quando mi diceva di voler stare con me lo diceva per davvero. Allora perché l'avevo rifiutata? Perché mi stavo comportando così? Era da stupidi orgogliosi e io non volevo esserlo. Non più.
Io volevo solo essere felice.
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Heartless | Arkadiusz Milik
FanfictionIl miglior modo per non farti spezzare il cuore è fingere di non averne uno. •|Fanfiction su Arek Milik|• Pubblicata il 7/01/19