Poi una sera presi l'iniziativa. Non ce la facevo più a desiderarla, a volerla e a non poterla avere e toccare. Di giorno non riuscivo a concentrarmi su niente che non fosse lei, tutto mi parlava di lei e del suo corpo morbido. La notte non riuscivo più a dormire, le mani mi fremevano, il mio amico delle parti basse appena lei si stendeva accanto a me si emozionava e non riuscivo a tenerlo più a bada, volevo toccarla, baciarla, volevo che finalmente dopo tanti casini fosse davvero mia.
Venne a dormire da me come faceva da ormai una decina di giorni, si accoccolò sul mio petto e mise una sua gamba tra le mie. Le poggiai la mano sulla pancia e la accarezzai come sempre.
"Buonanotte" mi disse lasciandomi un leggero bacio sul petto.
"Buonanotte il cazzo" risposi senza neanche accorgermene, agitandomi.
"Scusa?" Alzò la testa verso di me cercando i miei occhi nonostante fosse buio pesto.
Non le risposi, non dissi altro. Mi abbassai con la testa e la baciai. Mal che vada mi dà uno schiaffo e finisce lì, pensai. Ma non lo fece, partecipò al bacio, mi mise le mani sul viso, poi tra i capelli. Scivolai con le dita sulle sue curve addolcite dalla gravidanza, mi faceva impazzire così. Era sempre stata bella ai miei occhi ma ora era la perfezione.
Non ci fermammo più, non chiesi permessi, mi misi su di lei che sembrava vogliosa quanto me, e le entrai dentro. Chiuse gli occhi come se fosse la prima volta, li strizzò forte quando affondai e mi fermai qualche istante. Le baciai le labbra, il collo, il seno più generoso che mai. Continuavo ad entrare ed uscire da lei senza sosta, non durai molto. Ero troppo eccitato e non vedevo una donna da mesi, dopo meno di dieci minuti ero già ansimante steso al suo fianco. Me lo rinfacciò ridendo 'ma che ti è successo, i ragazzini delle medie durano di più' mi ripeteva come una cantilena scoppiando poi a ridere. 'Non sono più allenato, dammi qualche giorno e tornerò ai miei livelli' rispondevo come a giustificarmi. Non le diedi tregua, quella notte ci stremammo, la mattina non ci svegliammo. Io avevo gli allenamenti di pomeriggio, lei avvertì in fabbrica che non sarebbe andata. Ricominciammo daccapo, inventandoci ogni volta cose nuove.
La pancia non sembrava impedirle niente anzi, era come avvolta da una magia che la rendeva più libera e più trasgressiva. Voleva fare di tutto, provare cose nuove e non fermarsi mai. Disse che era stata a digiuno per troppo tempo e ora non voleva fermarsi più. Scoppiammo a ridere, sapevamo fosse impossibile ma non ci fermammo finché non dovetti andare agli allenamenti.
I giorni seguenti furono pieni di passeggiate, sesso, cene fuori, acquisti dai colori neutro per il/la bambino/a, sesso, foto, sesso e risate. Eravamo finalmente una vera coppia anche se non ne parlammo mai. Non dicevamo agli altri di essere fidanzati e nemmeno di stare insieme. Non ne parlammo mai come se farlo rovinasse l'intesa che si era creata tra di noi. Semplicemente non mettemmo mai l'argomento in mezzo ai nostri discorsi, limitandoci a vivere al massimo quei mesi insieme.

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Heartless | Arkadiusz Milik
Fiksi PenggemarIl miglior modo per non farti spezzare il cuore è fingere di non averne uno. •|Fanfiction su Arek Milik|• Pubblicata il 7/01/19