Ci ero ricascato. Si era presentata a casa mia verso mezzanotte e nonostante stessi dormendo, ancora distrutto dal viaggio intercontinentale, mi alzai e andai ad aprire. Fui deluso quando vidi lei fuori la porta e non sua sorella minore.
"Ti disturbo?" Mi chiese, mostrandomi le graffe che aveva comprato per l'occasione.
"No, figurati.. sono solo stanco" risposi ma poi cercai di riprendermi per non sembrare scortese "ma entra, vieni" le aprii la porta e lei entrò tutta felice.
"È tanto che non ci vediamo, volevo solo darti il bentornato"
"Grazie sei gentile" le sorrisi e diedi un morso alla leccornia che mi aveva portato.
Ridemmo e parlammo del più e del meno, ma niente di ciò che mi disse mi interessò davvero. Non la volevo qui, mi sentivo oppresso. Non glielo dissi per non essere sgarbato ma cercai di farglielo capire coi miei comportamenti. Appena mi sfiorava, io mi ritraevo. Se si strofinava su di me mi alzavo con una scusa e mi allontanavo, se provava a baciarmi serravo le labbra e così via.
"È proprio tardi" dissi ad un certo punto sbadigliando e guardando l'orologio che avevo sul camino.
"Domani hai gli allenamenti?"
"Di pomeriggio" dissi onesto, pentendomene subito. Era la scusa buona per mandarla via, potevo dirle che l'indomani dovevo svegliarmi presto e invece per colpa della mia trasparenza non potei mentire.
"Allora abbiamo un po' di tempo" disse e senza darmi l'opportunità di ribattere si tirò via il vestito in ciniglia blu che aveva addosso. Rimase di fronte a me in intimo e capii che non avevo scampo. Sarebbe stato più facile per me stare con lei e la mattina dopo dirle che quella era stata la nostra ultima volta che cacciarla in quel momento. Se c'era una cosa che avevo capito di lei era che era testarda e cocciuta come Federica. Forse l'unica cosa che le accomunava era proprio questa, per il resto non vedevo similitudini. Federica era nuova, diversa, bipolare, carismatica, pazza, stronza e intelligente mentre Beatrice era solo bella. O forse ero io che in lei ci vedevo solo quello, neanche il sesso con lei mi entusiasmava più di tanto, mi sembrava di farlo da solo.
Stavolta fu un po' diversa, cercò di partecipare di più, di muoversi, di dire qualcosa. Questo comunque non me la fece rivalutare, ero comunque deciso a mollarla il giorno dopo.
Si fece mattina ed eravamo sul divano in salone, avevo preferito non portarla nelle camere da letto.
"Sai che io e Federica abbiamo avuto una relazione?" Le dissi, non so neanche io il perché.
"Avevi detto di no" si voltò verso di me come se un serpente le avesse appena morso un polpaccio e sgranò gli occhi.
"Ti ho detto che non abbiamo una relazione adesso, ma in passato sì"
"Stavate insieme?" Mi chiese sconcertata.
"Eh magari.." dissi a bassa voce ma sono sicuro che mi sentì perché si accigliò immediatamente "non proprio, ogni tanto ci vedevamo.."
"Ma se sta con Piotr lei.."
"Infatti ti ho detto che è una cosa che è successa in passato, parecchi mesi fa"
"Quindi siete stati a letto insieme" disse come se fosse una notizia del telegiornale.
"Sì" annuii, mi sembrò un movente valido per dirle che non volevo più frequentarla.
"Quella stronza di merda" si alzò dal divano e iniziò a camminare come una pazza su e giù nella stanza.
"Sono io che ho sbagliato, lei non.." mi interruppe.
"Non c'entro niente tu.. è una cosa tra me e lei" disse continuando a borbottare qualcosa sottovoce "fa sempre prima di me, è sempre la migliore, si prende sempre il meglio" diceva "è colpa sua se mi sono sposata con quel ricchione di Giorgio" continuò voltandosi verso di me.
"Non so le vostre cose e non ci voglio entrare" dissi "però penso che è meglio se io e te smettiamo di vederci" conclusi deciso.
"Ma no, che ce ne frega di lei? A me non dà fastidio che sei stato anche con lei, non mi interessa perché so che ora vuoi solo me"
"No, io preferisco finirla qui" la fermai subito, non volevo proseguire in quella farsa.
"Ora sei solo stanco e disorientato, domani mi darai ragione" mi baciò sulle labbra ma mi scostai subito.
"Per me finisce qui" dissi di nuovo e mi alzai "vado a farmi la doccia, ci vediamo" la salutai per farle capire che al mio ritorno non volevo trovarla lì. Si passò le mani tra i capelli e iniziò a raccogliere le sue cose.
"Non finisce qui" le sentii dire ma feci finta di non sentire. Salii in camera mia e quando sentii la porta chiudersi mi affacciai. La vidi uscire e la seguii fino alla sua auto dove, improvvisamente, si fermò sbarrando gli occhi. Guardai nella direzione in cui guardava lei e la vidi. Vidi Federica nel giardino di Piotr, anche lei intenta ad andarsene. Le due sorelle si guardarono fino a che Fede non alzò lo sguardo verso la mia camera.Se c'è una cosa che non dimenticherò mai nella mia vita sono quegli occhi. Gridavano pur stando in silenzio, sembravano vuoti, dannati. Erano pieni di lacrime ma non ne fece scendere nemmeno una, erano delusi, inorriditi, spauriti.
Non dissi niente, tornai in camera e mi feci la doccia ma quando ne uscii mi accorsi di non essere più la stessa persona di prima.

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Heartless | Arkadiusz Milik
FanfictionIl miglior modo per non farti spezzare il cuore è fingere di non averne uno. •|Fanfiction su Arek Milik|• Pubblicata il 7/01/19