Dall'inferno al paradiso Sterek

◇Capitolo_3

POV Stiles

Quando vidi il corpo inerme di Jacskon il silenzio mi invase, non sentivo ne la voce del medico ne quello che mi succedeva intorno, e il mio cuore ..ero sicuro si fosse fermato..
Ma mi riscosi sentento il panico salirmi; Lentamente il mio corpo formicolò, il cuore che rimbombava nelle mie orecchie soffocò ogni suono, Mi sebrò di ritornare nel giorno in cui mi comunicarono che i miei genitori erano morti... Ma questa volta non ci sarebbe stato nessuno a salvarmi dalloblio.

Il respiro mi si spezzo, sentì tutto il corpo andare in fiame, tutte le immagini di me e Jackson in questi 10 anni... E anche Noah..
..Noah come glielo dico?, Non posso lasciarlo, ma mi sento cosi stanco, Sento delle urla ma sono così lontane,
Lentamente il mio respiro si ferma totalmente, così come i ricordi.. e il buoio è lunica cosa che vedo.

POV Scoot

<<Ian assomiglia tutto a Peter secondo me>> urlò Cora tutta eccitata per la nascita del cuginetto
<<Adesso siete in 3 ad essere genitori>> esclamai io felice per Lydia e Peter.
<<Allora io sono la prima con Talia, il secondo e Stiles se non sbaglio con Noah e adeso si uniscono Lydia con il piccolo Ian>> disse Laura, tutta felice.
<<Ma questo famoso Stiles quando lo conosciamo?>> chiese Danny il compagnio di Laura.
In quel momento il mio celulare squillò mostrando sul display il numero di mia madre
<<Pront>> non mi lascio neanche finire che subito col fiatone parlo.
<<Scott vai allospedale Stiles ha avuto una crisi di panico e Jackson non riesco a trovarlo, Mi hanno chiamato dicendomi che è urgente ma non mi posso muovere da casa.>> sentivo il pianto di un bambino in lontananza, Noah doveva essere con lei ma perché Stiles era allospedale?
<<Ok. Mamma arrivo subito tu fa calmare Noah.>> le dissi preocupato dal pianto così isterico che sentivo.
<<Non riesco a calmarlo, gli ho dato la coperta ma non la vuole smettere, sembra come se gli fosse stato spezzato qualcosa, non so che fare..>> sentento quelle parole mi sali lanzia perché un lupo reagisce cosi quando gli muore il compagno, o un familiare se è leggato adesso e anche quando si spezza il legame che avevi con le tua ancora...
<<Si vado a vedere che succede>> le dissi. Tutti mi guardavano, Lydia sembrò sbiancare, sembrava che volesse dire qualcosa e infatti parlò. .
<<Ja-Jackson. Lu-lui è morto.>> disse con un filo di voce tremante, quelle parole mi fecero spaventare.
<<Scott a chi stai chiamando?>> domando Cora che si era avicinata.
<<Il Frenclin Squera Hospital?>> risposi al telefono
<<Si mi dica.>> rispose una voce gentile
<<Jackson Whittemore>> dissi solamente. Il silenzio si senti per un momento, sia dal telefono che nella stanza.
<<Siete un suo parente?>> chiese.
<<Sono suo cognato.>> le spiegai cercando di controlare lansia
<<Scott calmati stai puzzando terribilmente dansia, cosi farai agitare anche Ian>> mi disse Derek con sguardo severo.
<< mi dispiace signore... le faccio le mie piu sentite Condoglianze.>> rispose la voce, come sempre Lydia aveva già capito tutto ...
<<Ieri mentre nasceva Ian ho visto la sua morte...>> disse Lydia come risposta alla muta domanda di tutti.
<<Scott, ti porto io da lui, non sei nelle condizioni di guidare cosi.>> mi disse Derek quando presi le chiavi della macchina, Feci solo un ceno dassenso con la testa ero troppo scosso per poter solamente pronunciare una singola sillaba.. Stiles aveva bisogno di me  più che mai... dovevo darmi una calmata.. e subito.