◇Capitolo_35

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POV Scott
<<Stiles sono felice che Noah si sia ripresso, ti hanno detto quando potrebbe uscire?>> <<No, devono fargli ancora degli esami, ovviamente anche Deaton è venuto a visitarlo per fortuna lo strozzalupo non è rimasto nei suoi polmoni.>> <<<Aspetta un attimo che stanno suonando alla porta.>> <<Forse sono i genitori di Jackson mi avevano chiamato per dirmi che sarebbero venuti. Devo andare i medici sono arrivati.>> prima che potessi dire qualsiasi cosa mi chiuse il telefono, aveva passato una settimana d'ansia pura.
Mi destai dai miei pensieri quando risenti il campanelo suonare, rimasi sorpeso quando aprì la porta e trovai il signor Elias, nonno di Stiles. <<Signor Elias, come sta?>> gli dissi spostandomi di lato per farlo entrare, in quel momento viene anche Isaac, e come sempre era solo in box che figuracica.
<<Sc-scusate....>> disse andando di sopra tutto rosso in volto. <<Bella scelta.>> disse il signor Elias, era una persona molto aperta e anche tra gli esseri umani a lottare a fianco delle creature sovrannaturali. <<Si chiama Isaac, non lo giudichi, comunque si accomodi, come mai è qui?>> Stiles mi aveva chiesto di non dirgli niente, era stato molto difficile per lui perdere la sua unica figlia.
<<Quello sconsiderato di mio nipote e anche tu, non mi avete avvertito che Jackson è morto, me lo dovevano dire i suoi genitori ovviamente.>> <<Signor Elias, non sono state facili queste settimane per Stile e Noah.>> <<Infatti sono venuto per aiutarli, comunque dove sono adesso?>>
<<Scott, vieni un'atimo qui c'è Stiles al telefono.>> mi salvò Isaac. <<Scott, chi era alla porta?, i genitori di Jacks sono qui.>> ecco apunto. <<È tuo nonno e non so che dirgli.>> <<Cazzo, Noah deve rimanere ancora un giorno per sicurezza e domani torniamo. Digli che gli spiego io dopo.>> <<Ok, amico.>>

POV Stiles
<<Hey cucciolo.>> vedevo come i genitori di Jacks erano dolci e cercavano di farlo ridere, gli doveva essere mancato, vivevano al Texas per via del lavoro del signor David e questo gli aveva costato un po', per fortuna alle festività c'erano sempre e al compleanno del piccolo. Questo sarebbe stato molto diverso, ma avrei fatto di tutto per aiutarlo a sopportare questa assensa. <<Stiles, come stai?>> mi chiese Janny la madre di Jackson, l'abbraciai forte, mi erano mancati e soprattutto il calore di una madre mi mancava. <<Mi manca molto, ma dobbiamo cercare di essere forti, Noah è solo un cucciolo è questo è troppo, davvero io voglio protegerlo.>> <<Vedrai che ce la farai, pultroppo David la prossima setimana se ne deve andare ma io rimaro qui. Tra meno di 20 giorni è il compleano di Noah dopo ttutto.>> mi diede una carezza e mi abbracio di nuovo.
Mi avevano detto che Jackson gli aveva detto tutto, per questo erano pronti quando gli avevo chiamato.
<<Noah lo sai chi è venuto a trovarti?>> chiesi al piccolo sapendo che sarebbe stato super felice. Lo vidi fare una faccia piena di curiosità e piegare la testa verso destraproprio come un cucciolo. <<Il nono Elias e ti sta aspettando.>> la sua espressione divento subito più radiosa e super contento di questa cosa. <<Ti, il nono è qui, ti ti.>> mi avicinai a lui e gli acarezai una guancia. Derek se n'era andato dopo che Noah l'aveva chiamato Papà, doveva essere strano per lui essere chiamato così, dopo la morte di Paige... spero che vada tutto bene.

POV Derek
Era così strano sentire quella parola, ma mi aveva reso felice, una parola cosi semplice e di 4 lettere ha uno dei suoni più belli di questo mondo.
L'avrei protetto dalla pazzia di Kate e sapevo chi mi avrebbe aiutato.
<<Pronto sono Derek.>> <<Dimmi pure.>> <<Devi venire qui ci sta per essere una guerra e abbiamo bisognio di più aiuto possibile.>> <<Ci sarò.>> bene la guerra sta per iniziare, dovemmo allenarci per essere pronti a qualunque situazione. È questa volta non avrei lasciato nessuno metere in pericolo la mia famiglia. Per nessun ragione al mondo.

Dall'inferno al paradiso SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora