Capitolo_50

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POV ALLYSON

In questi giorni ho sentito tante cose che non sapevo

e ho capito il perché dei molti comportamenti strani

di Noah.

L'ammiro, ha perso la sua ancora anzi la sua ancora era per metà e non ha molatto, ha combattutto fino

a trovare la persona che l'avrebbe tenuto a galla.

Ma mi domando se c'entra qualcosa con il fatto

che Papà Derek fosse il compagno di papà Stiles o che per il fatto che noi lincantropi siamo legati alle persone che la dea luna sceglie per noi non l'abbia 'costretto' ad avere papà Derek come l'altra meta ancora.

Almeno ha trovato la sua mate ma la cosa buffa è che lei è umana e sa come trattare quel testardo di mio fratello.

<<Ally scendiamo.>> Grida Talia  facendomi scattare come una molla.

In questo momento il mio corpo era stato

posseduto dalla parte Stilinski.

Quando scendemmo vidi papa ammirare la fotto di lui e papa Stiles al luna park, poco prima di avere me.

<<Ragazze sedetevi. Prima Ally mi ha chiesto perché sono proprio io l'ancora di Noah e non i suoi zii.

E prima che me lo domandiate il fatto che io sono io compagno di Stiles non c'entra. >>

-RICCORDI-

POV DEREK

Noah da quando ha scoperto che io sono il compagno di suo padre si è chiuso di più, anche se abbiamo parlato, non si appre facilmente e questo mi preocupa.

Sono in giardino e più in la sento odore di tristezza misto a rabbia così decido di andare a vedere che sta succedendo.

<<Cosa c'è? Oggi non c'è la guardia del corpo a proteggerti? 

<<Non ho bisogno di nessuno.>>

<< -Siete solo mostri che uccidete, per questo il tuo papà è morto come dovevate morire tutti.>>

A quelle parole Noah scattò ma essendo pronto scattai prima, prendendolo prima che potesse fare la qualche cavolata, i suoi occhi erano tinti di gialo,

segno che il suo lupo aveva perso il controlo.

Non avendo trovato la sua ancora era pericoloso anche se quell'anno aveva imparato a controllarsi,

Un lupo senza ancora era pericoloso se poi il lupo in questione era un bambino di appena 4 anni era anche peggio.

Anche se la guerra era finita, alcuni non accetavano che i licantropi vivessero con gli umani con pace e quei bambini ne erano la prova.

<<Derek lasciami.>> quando si accertò che il piccolo si era calmato lo lasciò e subito Noah scappò e Derek lo segui, fino a i piedi di un albero, dove lo vide accovacciato mentre singhiozzava, con le gambe al petto, le braccia intorno ad esse e la testa poggiata sulle ginocchi.

Derek si sedette vicino a lui. <<Quando ero piccolo molti volevano essere miei amici per via del mio aspetto, ma quando scoprivano chi ero o meglio dire cosa ero mi trattavano male e mi picchiavano, ed io non facevo nulla,  ma poi ho imparato a difendermi, e da lì non mi hanno più infastidito, se vuoi posso insegnarti.>>

Noah lo guardò attentamente, cercando di capire se lo faceva per pietà, se lo faceva perché era il compagno di suo padre o se voleva davvero aiutarlo.

Con suo stupore lesse che era davvero interessato e non lo faceva per uno scopo personale, così accettò.

Derek l'aveva allenò per mesi, e dopo che aveva risolto con cui ragazzini avevano continuato ad allenarsi, la cosa più bella era che avevano iniziato a legarsi, l'aveva preso a chiamare anche papà, ed era felice.

Ma in uno degli allenamenti Noah si fece male facendosi raggiungere subbito da Derek, che notò la sua caviglia un po' gonfia, segno che si doveva essere storta. Andò al suo borsone prendendo da esso un asciugamano bagnandolo con l'acqua.

Anche se era un lupo era ancora un bambino e il suo metabolismo non era ancora perfetto, sarebbe guarito entro l'indomani.

<<Guarira da solo, ma tienilo per un po' e domani niente alenamenti.>> <<Credo di aver trovato l'atra metà d'ancora.>> <<Voresti dirmi chi è?>> <<Ecco...>>

<<P-Puoi ripetere??>>   <<Sei tu.>>

Derek rimase sorpreso e perplesso, pensava che c'entrava il fatto di essere il compagno del suo padre. <<Lo sei diventato perché ti prendi cura di mio padre, e voedo come lo ami e p-poi mi hai aiutato, fin dall'inizio anche se c-credevo che facevi tutto per conquistare papà. Non mi hai lasciato uccidere quei bambini evitando così di macchiare il mio lupo, ti sei sempre preso cura di me anche quando sentivo di impazire>> quello fece commuovere Derek e farsi abbraciare forte da Noah. <<Sei un piccolo demonietto.>>  disse baciandogli una tempia, era felice di averlo come figlio anche se non era il padre biologico lo sentiva come suo.

E poi i fogli non sono di chi li fa, ma di chi li cresce.

-FINE RICCORDO-

POV ALLYSON

Non posso credere che papà e Noah hanno avuto un rapporto e un legame così forte.

Sono felice di essere sia sorella la sorella di Noah

che la  figlia di papà Derek.

In quel momento sentimo la porta aprirsi e vedemmo papà Stiles con Noah, io saltai subito addosso a mio frattelo, volevo dargli tutto il mio amore.

Maledetti geni Hale che non mi lasciano esprimere tutto quello che volevo dire...

Dall'inferno al paradiso SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora