Dall'inferno al paradiso Sterek

◇Capitolo_31

POV Scott
Avevo sentito tutto, sia le parole dette che i sentimenti celati. Derek l'aveva riconosciuto da subito ma probabilmente non voleva fare qualcosa per via di Noah, che ancora non lo conosceva e lo vede come un pericolo o perché anche lui aveva perso una compagna e un figlio, facendogli avere paura.
<<Neanche di Jackson si voleva fidare all'inizio.>> gli dissi dopo un po, lui come suo solito crucciò le sopracciglia ma non disse nulla. <<Chiedi a Stiles, prova ad avvicinarti a lui. Vedi lui è un po come i gatti. Sembra debole e che ha bisogno di protezione, ma se si sente in pericolo mostra gli artigli.>> gli spiegai.
<<Scott, taci.>> mi disse. <<Logorroico come sempre...>> gli dissi scherzosamente. Già, il sarcasmo di Stiles aveva contagiato anche me. <<Perché lo fai?>> <<Derek, io ti conosco, conosco il tuo dolore e anche la tua parte spaventata ma conosco anche la tua parte dolce pronto a sacrificarti per chi ritieni parte della tua famiglia.>> gli rivelai prima di parchegiare davanti la vecchia casa dove viveva mia madre prima di trasferirsi a Freanclene Square.

<<Ciao mamma, il viaggio com...>> mi fermai vedendo un uomo mascherato puntarle un coltello alla gola. <<Vogliamo il custode.>> sibilò, per fortuna Derek era più luccido di me è reagì subbito.

POV Stiles
<<Dobbiamo andare da Scott è in pericolo.>> sentì un presentimento, vidi Theo pronto ad aggire quando una persona che non vedevo da anni ci affiancò. Non servirono nè parole, nè gesti per capirci.
<<Prendiamo la mia macchina.>> dissi solamente, tutti salirono e in poco tempo eravammo li.
Derek stava combattendo contro qualcono che era incappucciato. Liam andò subito all'attacco mentre Theo si era messo davanti a me. Questo significava una cosa sola. Cacciatori.
Improvvisamente sentì una forza crescermi dentro e il tocco di mia madre. Chiusi gli occhi sentendo sempre più chiara la sua voce e quella della Dea Luna.

POV Scott
Cosa dovevo fare? Ero li immobile mentre vedevo Derek combattere quell'uomo che ancora teneva mia madre.
Loro volevano il custode, mio fratello. Ma avevano mia madre che dovrei fare? Cosa dovrei fare?
«Fidati di lei» disse in un sussuro, pero com'era possibile? Un rumore mi fece risvegliare dal mio stato di trans e vidi Liam che combatteva a fianco di Derek, e poi una luce scagliò quell'uomo sulla parete, lasciando mia madre libera.
Mi girai e vidi Stiles con gli occhi di un un mix tra il grigio e il bianco che emanava una luce azzura dalle mani, la stesa che aveva scaraventato l'uomo a terra.
Mia madre si avvicinò a lui e gli tolse la maschera. Era quel bastardo di mio padre. Come poteva farci questo? Perché non ci lasciava in pace una volta è per tutte?
Ero pronto ad andare da lui è fargliela pagare ma quella voce ritornò «Aspetta e fidati di lei.» lo feci e mia madre gli tirò un calcio dritto negli stinchi.
Lo leggamo su una sedia mentre Theo era andato a sorreggere Stiles perché ancora inesperto aveva usato troppo potere rimanendo con poca forza, in effetti uno dei pericoli era che se si usava molto potere in una volta sola si poteva anche rimanere secco..

POV Theo
Aveva accettato il suo potere. Dovevo addestrarlo e insegnarli il controllo di esso, ma anche la calma. Può non essere una creatura sopranaturale, ma aveva i sensi e se venivano sviluppati adeguatamente potevamo farcela.

POV Stiles
«Fidati del tuo instito e nelle tue capacità, concentrati sulla minaccia. Non focalizzarti sulla rabbia, lascia che il potere sia nelle tue vene, ma ricordati di non avere negatività in corpo. Ed ora lotta.» questo mi aveva detto mia madre.
Niente pensieri negativi. Pensai a mio figlio, era la mia ancora. Non focalizzarsi sulla rabia. Il branco era il mio sostegno. Sentì tutto il mio corpo andare a fuoco, e lentamente il potere concentrarsi sulle mani.
Quando la luce colpì l'uomo incappucciato Theo mi aiutò, mentre un'alleato dei vecchi tempi ci aiutava a scoprire come potevamo sconfiggere Gerard Argent. Qull'alleato non era altro che Chris Argent.