POV DEREK
Avevo pensato a quello che aveva detto Lydia e sentivo che aveva ragione quindi avrei aspettato che fosse lui a parlarmene, intanto cominciai a preparare la colazione per le ragazze.
Stiles e Noah sarebbero tornati quel pomeriggio e avrebbero raccontato del giorno della festa, che era anche il giorno in cui Derek e Stiles si erano accettati non solo come compagni ma anche come persone. Ovviamente non avrebbero raccontato alle bambine di quello che è successo durante la guerra e ne della pazzia dell'essere umano.
Derek intanto avevo fatto la spremuta d'arancia e avevo spalmato la marmellata di albicocca sulle fette biscottate Talia, e il latte con i cereali per le 2 pesti delle mie figlie.
Appena missi tutto a tavola le ragazze scesero come attratte dall'odore del cibo, anche se non erano le stesse prelibatezze che cuccina mio marito. Io sono negato in cucina...
<<Papà, ma papà Stiles e Noah quando tornano?>> aveva chiesto Allyson. <<Ma Noah pelchè ha la bua?>> chiese invece Melissa, era molto tenera, nonostate sia cosi piccola sente sempre quando far ridere la gente. <<No tesoro, non si è fatto la bua ha solo ricordato qualcosa di non molto bello, comunque Noah e Stiles torneranno verso il pomeriggio da quello che so e insieme vi racconteremo il seguito della storia.>>
Finita la colazione Talia andò sopra a fare io bagnetto alla piccola, rimasi solo con Ally che mi guardava con i suoi occhi così diversi ma che io trovavo di un armonia pura. <<Ce qualcosa che vorresti chiedermi?>> la vidi trasalire ed esitare per un momento, purtroppo lei aveva preso da me e non si apriva facilmente, non mostrava le sue debolezze così come i suoi sentimenti a volte <<Come sei diventato l'ancora di Noah? Nel senso eri il compagno di papà ma questo non ti legava con Noah, perché non lo sono diventati zio Scott o zio Theo? Perché proprio tu?>> <<Domanda ineresante. Ti risponderò quando scenderanno anche le ragazze.>>
la vidi anuire e salire anche lei così da prepararsi.
Mentre le aspetavo rimasi a vedere la foto che si trovava sopra al frigorifero, eravamo ritratti io e Stiles in un luna parak, lui che abbracciava un lupo enorme che guardacaso l'aveva chiamato Sourwolf , mentre io facevo il broncio perché non ci volevo andare.
Ma devo ametere chi ero divertito molto.
-RICORDI-
<<Avanti Derek non fare lo scorbutico.>>
<<Io non lo facio.>> <<Si si... Eddaiiiii Sourwolf e poi ti devo ricordare che stasera tua madre tiene Noah, quindi possiamo pasare una notte tranquila>> <<Apunto e da tanto che non stiamo insieme potevamo passare una giornata diversa e molto più fisica>> <<Pervertito>> mi disse mi mentre cercava di nascondere la faccia alzando il cappuccio di quella felpa rossa che ci aveva uniti anche la prima volta. <<Non è colpa mia se la tua mente viaggia tropo cappuccetto roso.>> <<Facciamo cosi, passiamo un'oretta qui e poi sarò tutto tuo>> l'ultima frase l'aveva sussurrata nel mio orecchio facendomi avere brividi su tutto il corpo. <<Vedo che qualcuno è gia eccitato.>> <<Non sono eccitato è il freddo.>> <<Certo lupone è il freddo>>
Passammo un'ora tutto sommato divertente, con lui che mi guardava vincere i prmi che voleva, mi piaceva il suo soriso era quello che mi aveva fatto innamorare follemente e non solo perché era il mio compagno, ma quella sincerità che c'era in tutto quello che faceva, i sui semplici gesti, come portare la colazione sul letto, erano cose banali agli occhi di altri ma per me erano e tutt'ora sono gesti che mostrano il quanto ci amiamo e che non stiamo insieme per via di un legame voluto dalla natura.
Quando tornammo a casa mi chiese 10 minuti prima di entrare in camera, quando entrai lo trovai steso sul letto con indosso solo la felpa rossa che a mala pena gli arrivava sulle ginocchia.
<<Il grande lupo cattivo non viene a sfamarsi con il suo cibo preferito?>> posso giurare di aver visto un ghigno sulla sua faccia angelica costellata di nei.
Quella frase fece eccitare non solo il mio lato umano, anche quello lupo.
Mi fiondai su di lui baciandolo e baciandolo come se lui fosse il mio osigeno, e lo era... le sue labbra che mi appartenevano, quelle labbra che facevano uscire milioni di parole e discorsi che alcuni trovavano stancanti ma per me erano come l'acqua per un pesce, e ora quelle labbra stavano sfamando in parte il mio appetito per lui, anche se sapevo che non sarebbe mai finita la voglia di lui
Mi stacai da lui di mala voglia per poter prendere il minimo indispensabile d'aria e mi rifiondarmi sulle sue labbra mentre le mie mani percorrevano lungo il suo corpo, lentamente salivano su quelle gambe magre ma che avevano combatutto milioni di sofferenze, ma nonostante tutto avevano sempre retto per sostenerlo, quelle gambe che avrebbero fatto invidia anche ad una donna per quando erano perfette, ed erano mie, lui era tutto mio. Solo mio. Salii e constantai con mio grande, grandisimo piacere che non indossava i box e che era molto eccitato per me, gli sfiorai la punta solo per sentirlo gemere sulle mie labbra, continuai il mio percorso togliendogli finalmente quella felpa che nascondeva atre stelle, altri nei alla mia vista.
Le mie labbra scesero sul suo collo, fino ad arrivare su un capezzolo che cominciai a leccare e a mordere mentre la mia mano torturava laltro
l'altro. Stiles aveva cominciato a gemere e stringermi i capelli fra le mani, quando mi ritenni soddisfatto scesi più giù, a leccare e segnare ogni lembo di pelle per mostrare a tutti che Stiles era già ocupato, che lui mi aparteneva e chiunque averebbe osato toccarlo gli avrei strappato la gola con i denti.
Scesi più giù, lecandogli ogni centimetro di pelle, fino all'interno cosica, arrivando sempre più vicino alla sua erezione, ma non dandole attenzioni.
<<T-Ti prego, n-non resisto.>> ecco quello che volevo. Nella nostra relazione comandava lui, ma nel letto volevo sentirlo, volevo che gemesse per me, che godesse per me, che venisse per me.
Inglobai il suo membro con la mia bocca, facendolo gemere forte mentre si contorceva sotto di me avvicinai due dita alla sua apertura e le misi dentro con lentezza, facendolo gemere ancora più forte. <<D-Derek aaaah... s-sto per venire...>> prima che potesse dire altro mi scostai, togliendomi la maglia, i pantaloni insieme a i box (meglio dire che li strappai).
Mi posizionai in mezzo a quelle splendide gambe ed entrai in lui con una sola spinta ben assestata.
Stiles subito cominciò a muovere i fianchi, mandando la mia ragione a benedirsi.
L'unica cosa che si sentivano erano i nostri incontrollati gemiti.
Quella notte lo fecimo per 3 volte, con il risultato di aver rotto il letto e anche di aver concepito la nostra prima figlia.
-FINE RICORDI-
Venni riscosso dal rumore della scala, segno che stavano scendendo le ragazze.
Ora era il momento di raccontare perché ero proprio io l'ancora di Noah.
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Dall'inferno al paradiso Sterek
FanficStiles e Derek vivono una vita felice ma prima che ciò accadesse, hanno dovuto passare l'inferno. Come si può capire anche dal titolo, la storia è un yaoi cioè boyxboy Quindi a chi non piace il genere sarebbe pregato di non leggerlo per poi commenta...