◇Capitolo_29

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POV Stiles
La visita era finita e le cose lentamente me le stavo ricordando, anche se la voce così familiare di Theo e le parole dello sconosciuto mi stavano rimbombando ancora nella mente. Di cosa ero il guardiano? E perché quello sconosciuto diceva che ero la sua Soulmate? Io ero il compagnio di Jackson è avevo Noah e stavo aspettando... Ma se ho abbortito? No sarà tutta la stanchezza, Deaton ha raggione mi riposerò e domani sarà tutto come prima.
<<Come ti senti?>> mi chiese mia madre che era seduta dietro con me mentre mio padre e Jackson erano davanti con il primo alla guida. <<Sto meglio, le cose me le sto riordando, sarà stata la botta o la stanchezza di questi giorrni, la gravidanza è un po movimentata e con l'avvicinarsi del parto sono un po' paranoico.>> c'era qualcosa di strano. Come se stessi sbagliando qualcosa, come se il mio posto non fosse li.
<<Mamma posso chiederti una cosa?>> <<Dimmi pure, se vuoi parliamo anche quando arriviamo a casa cosi ti stendi pure.>> e come se non volesse che parlassi li davanti a gli altri. Così annuì.

Quando arrivamo a casa io Salì le scale e notai molte foto dei miei anni da adolescende, ma quasi in tutte non c'era Cora, che strano e pure lei era una delle nostre migliori amiche. Arrivato nella mia camera la vidi diversa. Non c'era il mio letto grande, non c'erano le mie foto con gli amici. Decisamente qualcosa non andava.
<<Cosa mi volevi chiedere?>> <<Mamma, quando ricevi il morso dal tuo compagno non dovresti sentire le sue emozioni o capire quando è in pericolo?>> lei mi annuì, sorridendo, qualcosa che per tutta la giornata non aveva fatto. <<Perché non riesco a percepire i sentimenti di Jackson? E le foto perché non ritraggono anche Cora?, lei non sarà la madrina di Allyson? E Mellisa dov'è finita?>> <<Tesoro, a volte devi vedere oltre le righe e le cose che ti vengono dette, la felicità puo essere qualcosa che facilmente può essere distruta, come puo facilmente essere un intera illusione.>>
Illusione... La felicità può essere un intera illusione.. e devi vedere la vita nelle righe. Cosa voleva dirgli sua madre?, cosa gli stava nascondendo? Forse c'entrava il fatto del guardiano?
«Tu sei il custode del Nemeton l'albero che è il custode delle creature soprannaturali.» il Nemeton, sono il custode.
«I cacciatori vogliono il potere della dea della luna che adesso è racchiuso nel custode.» lui ha il potere della dea luna dentro di lui.
«Per avere questo potere devono condurre il custode a suicidarsi, così non andra da nessun altro.» volevano farlo suicidare.
«Vogliono condurti alla pazzia e al dolore perquesto hanno innientato il Kanima in Jackson, per ferirti così che la tua anima non abbia più voglia di vivere.» Volevano ucciderlo.
«Le voci che senti dentro di te sono il grande potere che hai dentro.» le voci.
«Il Nogitsune ti sta distruggendo e il lavoro di noi protettori è proteggerti da questa creatura.»
Ecco cosa era succeso. I cacciatori hanno ucciso i miei genitori, convinto un branco di alfa ad ucciderci ma l'unica ferita era rimasta Allison. Jackson.. il liquido che ti fa trasformare in Kanima. Ha chiesto aiuto a Theo e l'unica soluzione era ucciderlo.

Doveva uccidere il Nogitsune ma chi era tra i presenti? Sua madre no,  se no non gli avrebbe rivelato tutto ciò.. forse suo padre? Chi era il più possesivo fra i 2? Jackson ecco chi era il Nogitsune, o meglio questa creatura aveva preso le sembianze di suo marito. Doveva ucciderlo.

Scesi giù per le scale entrando nella stanza di mia madre, lei conservava una Katana la, unica spada capace di uccidere il Nogitsune.
Lo vidi seduto, era così vicino a me con il corpo.. ma non era lui.... Era freddo distaccato devo proteggermi e cosa più importante devo proteggere Noah.
<<Jacks, puoi venire un attimo ad aiutarmi non riesco a sfilarmi i pantaloni.>> lo chiamai e lui aboccò... ed io lo feci.. lo trafissi con la katana.
D'improvviso la stanza cominciò a girare e mia madre mi sussurrò «sei pronto cucciolo mio.» Dovevo chiedere scusa a Theo.. non sarà  facile, dobbiamo andare avanti e lottare contro questi cacciatori e cosa più importante devo protegere la mia famiglia.

<<Scusami Theo.. mi dispiece di averti incolpato, non era facile per me ma nemmeno per te, ho pensato solo a me stesso e al mio dolore. Tu volevi solo salvarci. Non voglio perderti fratello.. voglio che mi insegni a controllare questo potere.>> gli dissi tutto dun fiato e abbracciandolo streto a me.

Dall'inferno al paradiso SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora