◇Capitolo_14

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POV Scott
<<Io no-non ca-capisco, pe-perché tutto a lui? Co-s'ha fat-tto di ma-male? Pr-prima i s-suoi geni-grnitori e al-ll'epoca aveva so-solo 12 anni.. Te lo ri-ricordi co-vome si e-eda tra-trasforma-mato? Qu-quando Ja-ackso-son e t-tutti noi ab-bbiamo fa-fatic-caato e s-solo sui 15 an-anni ha co-cominc-ciato a com-por-portarsi più nor-normalme-mente.>> dissi con le lacrime che ormai non volevano saperne di cessare, sentivo mia madre stringermi sempre più forte come se questo avrebbe assorbito il dolore che sentivo.. <<Ho pa-paura che po-possa ri-ridursi come al-alloraa.》 Presi un bel respiro per cercare di parlare normalmente.
<< quando non ma-mangiava.. quando non usci-usciva più di casa... q-quando Non parlava p-più.. Ti ricordi.. quando Ja-Jackson lo trovò a te-terra privo di se-sensi? Per fortuna c'era Jacks... che l'ha aiu-aiutato.. che l'ha sa-salva-vato.>> continuai riprendendo a piangere senza controllo al solo ricordo di quell'inferno... mia madre si appoggiò sulla mia spalla anche lei in preda ai singiozzi ormai..
Sono passati 13 anni ma quello spavento non me lo scorderò mai.. Quell'inferno.. dal giorno della morte fino a due messi dopo.. quando Jackson entrò in casa trovandolo privo di sensi.

-Ricordi di Scott di 13 anni fa-

<<E dai non fare il rompi scatole e lasciala respirare un pò>> mi dice il mio migliore amico Stiles, un ragazzino, insicuro, tutto magro da fare paura anche se mangiava tanto e con il sarcasmo pronto a romperti i nervi.
<<Ma è la mia ragazza e dopo tutto stiamo insieme da un'anno è logico che sia un po geloso e le mandi dei messaggi.>> gli dico mentre messaggio con la mia ragazza Allyson.. Una splendita ragazza con i capelli ondulati di un castano ambrato come gli occhi e con la carnagione chiara.
Dopo un po' sentiamo un cellurare suanare e vedo Stiles tirare il suo dalla tasca dei pantaloni.
<<Pronto?>> risponde tutto sorridente, ma in un secondo il sorriso scompare, inizia a tremare e il telefono gli cade dalle mani. <<Ma-mamma, Pa-Papà....No...>> cοmincia a ripetere come se fosse una canzone. <<Hey amico che succede?>> gli chiedo mentre mi avvicino, lo vedo che sta per cadere e riesco per un pelo a prenderlo prima che cada, ma la scena che vedo mi lascia paralizzato... Non riesce a respirare.. e il suo volto era diventato tutto rosso.
<<Cazzo Stiles respira!. MAMMA!!>> urlo sperando che mi senta, e dopo un minuto viene. <<Scott, che sta succedendo?>> mi chiede mentre si avvicina a Stiles. <<Scott vammi a prendere dalla borsa un calmante è in una fiale e dammi anche una siringa>> mi dice mentre prende il battito cardiaco. <<ORA>> mi urla mentre comincia a fargli un massagio cardiaco. <<CHIAMA UN AMBULANZA Stiles apri gli occhi guardami!>> comincia a ripetergli mentre io prendo il telefono e il calmante. <<Quale l'emergenza?>> lo passo a mia madre quando rispondono. <<Sono Mellisa McCall mi serve un'ambulanza un ragazzo di 12 anni sta avendo una crisi insieme a un attacco di panico.>> le risponde mia madre mentre dalle mie mani prende il calmante e lo da a Stiles. <<Chiama i suoi.>> prendo il telefono e sono pronto a chiamare quando l'ambulanza arriva.
<<Nome e cognome del ragazzo e avertite i genitori.>> ci disse l'infermiera. <<Stiles Stilinski>> le dico subito e lei subito spalanca gli occhi. <<Il figlio dello sceriffo?>> chiese, io annui. <<Venite con noi>> ci disse solamente, li mia madre venne avvisata che c'era stato un incidente e che i sui genitori sono usciti fuori strata... morti sul colpo.
Propabilmente era quello che gli fece avere quella crisi.
L'avevano tenuto per una settimana sotto farmaci, mentre mia madre compilare i moduli perché i suoi genitori avevano messo come tutore mia madre, se mai fosse capitato qualcosa... Come se sapevano che sarebbe succeso...
I ragazzi venivanno a trovarlo ogni giorno, Jackson e Theo erano i più preoccuparti... Cora aveva dei motivi familiari che la tenevano occupata, qualcosa con suo fratello, anche se chiamava ogni giorno, Lydia cercava di non impazzire essendo una Banshee sentiva costantemente la paura di vedere Stiles morto... Allyson con suo padre cercavano di darci conforto...
Ma quando si svegliò e gli dissimo la verità, la sua reazzione ci preoccupò.. Non aveva urlato o pianto, era calmo come se non fosse successo niente.. Ma quando usci dall'ospedale si chiuse in casa sua.. Non volle saperne di venire a casa mia... Si chiuse in se stesso, non lo vedevamo a scuola, non rispondeva alle chiamate e non parlava con nessuno. Ma 2 messi dopo Jackson inervosito disse che l'avrebbe tirato fuori da quella maledetta casa. e lo fece..
Ando e bussò tre volte senza ricavere risposta, la casa era nel buio più totale, così decise di irrompere spaccando la porta.. Entrò in casa e lo chiamò, senza ricevere una risposta.. Salì in camera sua e lo trovò privo di sensi.. scheletrico.. le sua ossa si vedevano e le sue guancie erano scavate... Chiamò subito un'ambulanza che lo portò al pronto soccorso, lo tennero in osservazione per un mese.. Si rifiutava di mangiare, non parlava con nessuno, finché un giorno Jackson non entrò in camera sua e gli diede un sonoro schifo insieme a delle parole... Lì si liberò.. pianse e pianse, si sfogò e poi crollò in un sonno profondo.
Da allora si missero insieme. Hai 18 anni eranno ancora insieme e decisero di andarsene da Beacon Hills. Theo sene era andato ai sui 15 anni perché suo padre si doveva trasferirsi per motivi di lavoro. Allyson hai suoi 18 anni fu uccissa da un lupo, e Jackson cerco di salvarla trasformandorla, ma il morso le fu donato tropo tardi. Lydia dopo il diploma rimase perche aveva trovato lavoro come seggretaria in un azienda. Cora viveva co calma con la sua famiglia.
Hai 20 Stiles e Jackson decisero di sposarsi e cosi fecero erano felicissimi soprattutto quando ai sui 22 anni scopri di essere in dolce attesa.
Ci stupimo ma il ginecologo ci spiego che c'erano casi dove uomini nascevano con una malformazione avendo anche le ovvaie ovviamento pero i parti erano fatti con il cessario.
E ora hai sui 25 anni stava rivivento lo stesso inferno, ma non c'era un Jackson per salvarlo da tutto questo.
Con i ricordi e stanco di piangere mi adormentai con mia madre che ancora mi accarezava.

Dall'inferno al paradiso SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora