◇Capitolo_41

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POV Noah
Mio padre mi stringe ancora a se, mi fa calmare sempre, mi culla come quando avevo gli incubi dove unuomo nero mi portava via.
<<Facciamo una cosa.>> mi disse dopo poco. Io feci solo un verso dassenso non avevo voce per poter concordare o essere contro quello che vuole dirmi. <<Ti posso racontare di tuo padre, tutto quello che vuoi. E prima che tu possa dissentire, no non mi da fastidio se tu mi chiedi di lui.>> non dico niente, solamente mi accoccolo al suo petto, proprio come un neonato. <<Vogliamo andare a casa dei nonni? Cosi stiamo un po soli soletti come ai vecchi tempi?>> dissi soltanto un flebile <<si>> non risucì a dire altro. Volevo che eravamo noi 2, solo noi due come un tempo, a costo di  sembrare egoista. <<Non sei egoista, solo perché voi che stiamo noi 2 insieme, so che hai molte domande che hai dentro custodite da chissà quanto per paura che io possa sofrire, ma per una volta puoi lasciare quella tua corazza e comportati come un bambino, che dopo tutto è quello che sei?>> sento le lacrime rigarmi nuovamente il viso <<Vado ad avvertire Derek e arrivo ok?>> mi dice mio padre ed io faccio solo cenno con la testa.

POV Stiles
Salgo in camera dove cè Allyson che mi guarda con preoccupazione mentre è abbraciata a Derek <<Ally non ti devi preocupare.>> le do una carezza e poi mi avvicino a mio marito dandogli un bacio a stampo, mentre nostra figlia si copre gli occhi. <<La storia la continuiamo domani, io e Noah andiamo a casa dei miei, staremo li a parlare per un po. A bisognio di sapere, forse così sarà più libero.>> <<Ok amore, se serve qualcosa dimmi pure.>> <<Zio se serve io posso stare sola con le piccole.>> <<Grazie tesoro, ma non credo.>> detto questo do un altro bacio al mio Sourwolf e un bacio alla guancie delle ragazze e poi scendo giù definitivamente.

Durante il tragitto con la jeep che è forse lunica cosa che non è cambiata in quegli anni. Noah è molto silenzio probabilmente stara pensando alle mille domande che avrà da farmi su Jackson. Appena arrivati scendiamo e tenendo quel silenzio entriamo in casa, io vado ad accendere il pannello dell'elettricità e il riscaldamento, nonostande sia Aprile cè ancora il freschetto dell'inverno. Finito di fare queste cose vado in cuccina e preparo 2 cioccolate calde. Con Derek molte volte siamo rimasti soli qui per parlare, quindi ci sono molte cose in questa casa. Non l'ho mai voluta vendere, troppo importante per me e poi dopo l'incendio per quasi un mese Talia ha vissuto qui finchè non hanno ristrutturato casa, che stranamente non era così bruciata.
<<Allora, dimmi pure.>> gli dissi porgendogli la cioccolata calda. <<Voglio sapere il giorno che ti ha chiesto di sposarlo, tutto di quel giorno, il giorno che hai scoperto di aspettarmi e la reazione di papà Jackson, comera quando sono nato fino e com'ero fino quel giorno. In poche parole tutto.>> <<Aspetta un attimo.>> gli dico. Salgo su in camera dove ho molte cassette con video della mia vita con Jackson soprattutto della gravidanza e dei 2 anni che abbiamo vissuto insieme. <<Ecco qui, sono tutti i video della nostra vita. Ovviamento ti raccontero tutto.>> mi sorrise. <<Allora comincio con dirti come mi ha chiesto di sposarmi>>

-10 anni fa-

POV Stiles
<<Si dimmi amore.>> rispondo a Jackson, il mio ragazzo da ormai 3 anni. <<Dopo l'università ti vengo a prendere andiamo da mia madre, ci ha invitati.>> mi rivela. <<Quando avevi intenzione di dirmelo?, lo sai che non avrò il tempo per preparare le valige, e poi cosa porto a tua madre?. Dio Jackson! dici che sono sbadato ma cose così non me le dimentico!.>> gli dico ormai esasperato. <<Non ti preoccupare, vedrai che andra tutto bene. E poi te l'avevo detto, infati hai preparato anche le valige ieri sera e il dolce al mirtilo.>> <<Cosa?, Com'è possibile? Non mi ricordo niente...>> o dio sto dimenticando, e pure non sapevo che ci fosse l'Alzheimer precoce.... <<Dai non aggitarti. Ti ricordi l'anno scorso che avevi un esame e ti sei scordato di andare al lavoro per la troppa ansia pre esame?.>> <<E un'altra cosa. Ti ricordo che non ho mai scordato un invito, un anniversario, o un compleanno dei tuoi genitori. Non puoi dirmi che ho fatto le valigie e preparato un dolce senza che me ne ricordo.>> <<Dai tesoro vedrai che andra tutto bene, forse sei solo troppo agitato.>> <<Mhh. Forse hai raggione, una pausa non ci fara male, a te comunque come va?>> gli chiedo visto che ho ancora 2 minuti di pausa. <<Tutto bene, all'azienda non c'è nulla di nuovo e anche all'università, La contabilita è più facile di quello che pensassi.>> <<Ok, senti amore devo andare ci stanno chiamando per andare a fare gli interrogatori.>> è già, ero entrato all'università di polizia, volevo seguire le orme di mio padre. Mi aveva sempre affascinato il suo lavoro. Soprattutto se riuscivano a scovare una persona scomparsa prima di essere uccisa da qualche pazzoide.

Dall'inferno al paradiso SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora