Sul serio

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Lily's pov

Non ci credo.
Non è vero.
Non può essere davvero lui il caposcuola Grifondoro. Mi sono caduti gli appunti ma sono troppo occupata a essere scioccata. Dopo aver scoccato un'occhiataccia a Potter mi accorgo di chi c'è accanto a me: Thomas Corleck, settimo anno, Corvonero, capitano della squadra di Quidditch e battitore, a quanto pare anche caposcuola. Capelli castani e occhi azzurri, denti bianchissimi e sorriso ammaliante, insomma.... un bel ragazzo. Mi è sempre stato simpatico ma non ci siamo mai frequentati molto. Si è appena chinato a prendere i miei appunti e ora me li sta restituendo con uno dei suoi bellissimi sorrisi. Sfodero il mio migliore sorriso e prendo gli appunti. Lo ringrazio ignorando Potter che sta arrivando a grandi falcate verso di noi. Thomas è a metà della frase:
-Se vuoi qualche volta potremmo veder......- e come ho detto di interrompe perchè ormai Potter è in mezzo a noi e lo guarda minaccioso.
-Si?- chiedo io a Potter guardandolo storto.
-Oh, Evans vieni ti devo parlare!- fa lui prima di afferrarmi il polso e trascinarmi via.
-Cosa c'è?
-Tu non puoi uscire con Corleck!
-Perché?
-È un Corvonero, brutto, antipatico ma soprattutto a lui non importa di avere una relazione con te! Ti vuole usare!
-Potter ti rendi conto di aver appena fatto la descrizione di te stesso inconsciamente?- non ascolto neanche la sua risposta, torno a sedermi. Guardo Thomas che era sta parlando con la caposcuola Tassorosso e maledico Potter con il pensiero. Se non fosse stato per lui a quest'ora avrei già un'appuntamento con il Corvonero più affascinante del nostro anno. Comincia la riunione, ci sediamo tutti intorno al tavolo rotondo. Alla mia sinistra ho James-sciagurato-Potter e alla mia destra ho Thomas-perfetto-Corleck. Concordiamo gli orari della ronde e le aule in uso per le punizioni. Dopo appena un'ora e mezza abbiamo finito. Devo assolutamente ripassare trasfigurazone perciò mi dirigo in tutta fretta verso lo scompartimento seguita a brevissima distanza da Potter che sembra molto arrabbiato. Mi trattengo dallo schiantarlo solo perché sono di fretta. Il resto del viaggio prosegue tranquillo; Potter è mogio, Black parla di Quidditch a Remus che non lo ascolta e legge, Peter mangia, Frank e Alice pomiciano e Emmeline, Mary e Marlene parlano di vestiti, feste e cose varie a cui non presto attenzione perché sto tranquillamente leggendo come Remus con l'unica differenza che io non ho un Black che mi disturba. Sento un colpetto di tosse e alzò gli occhi dal bellissimo volume di trasfigurazione del settimo anno, davanti a me c'è Thomas, splendido nella sua uniforme, che è affacciato alla porta dello scompartimento.
-Lily puoi venire un attimo?- mi chiede sorridendo. Svengo.
-Oh certo!- rispondo invece posando il libro e uscendo.
-Sai prima, volevo chiederti se ti andrebbe di uscire insieme qualche volta.
-Ehm ok, certo! Quando?
-Non sappiamo ancora gli orari perciò pensavo di parlarne domani, a colazione.
-Ok, allora a domani!- dico io rientrando nello scompartimento. Tutti mi fissano e io mi astengo dal sorridere come un'ebete.
Dopo qualche ora scendiamo dal treno e ci dirigiamo in sala grande, il cibo come al solito è buonissimo. Finita la cena e il discorso di Silente mi alzo e mi dirigo da Potter per farlo alzare e costringerlo ad aiutarmi a guidare i bambini del primo anno.
-Potter, alzati! Dobbiamo aiutare i bambini del primo anno!
-Arrivo Evans!- fa lui prima di ricominciare a parlare con i malandrini.
-Potter alzati!
-Un attimo Evans!
-POTTER PORCO L'UNICORNO! HAI INTENZIONE DI ALZARTI DA QUELLA SEDIA O TI DEVO FAR ALZARE A FORZA DI SCHIANTESIMI?- urlò io attirando l'attenzione di tutti in sala Grande.
-Ok.- fa lui prima di alzarsi impaurito. Vedo con la coda dell'occhio Lumacorno e Silente che si battono il cinque e la McGranitt che si sbatte una mano in faccia.
-Andiamo!- dico io dolce come il miele ai ragazzini del primo anno. Mi sorridono tutti e tirando per un braccio Potter usciamo dalla sala Grande sotto gli occhi di tutti.
-Bene ragazzi, il dormitorio dei Grifondoro è in questa torre.- comincia lui una volta arrivati al quadro delle signora grassa.
-La parola d'ordine da ora fino alle prossime tre settimane è "Salamandra", la parola cambia come già accennato ogni tre settimane, è vietato rivelarla e rivelare la posizione della sala comune agli studenti delle altre case, mi raccomando.
-Ah e ragazzi, fate attenzione, alle scale piace cambiare.- dice lui con un occhiolino, ha già recuperato la sua faccia tosta. Entro in sala comune e vado in dormitorio. Poco dopo arrivano le ragazze a cui racconto dell'incontro con Thomas. Chiacchieriamo e ridiamo mentre beviamo tequila, Emmeline ne porta sempre un po' fin dal quinto anno. Mi stavo per addormentare quando sento la voce di Mary che nel buio mi chiede:
-Lils a te non piace Potter vero?
-Cosa? No!- urlò io.
-Ok.- fa lei mezza addormentata.
- Vi sposerete, io lo so.- fa Marlene con la voce impastata dal sonno. Alice emette mugolii di accordo.
La mattina dopo svegliarsi è un trauma.

James' pov.

Sto tranquillamente sognando la Evans in costume da bagno quando quel rincoglionito di mio fratello salta sul letto facendomi cadere a terra.
-SIRIUS!- urlò alzandomi, trovo gli occhiali e li inforco furioso.
-Si Jamie?
-Cosa cazzo ti salta in mente?
-Volevo svegliarti Jamie!
-Non chiamarmi Jamie. Vado in bagno.
-No Bambi ci devo andare io!- urla lui correndo verso la porta del bagno.
-No! Ci vado prima io!- urlo sgomitando per fermarlo. La mattina è sempre una lotta per il bagno e se ci entra Sirius per primo siamo in ritardo a prescindere.
-È finita!- urlo io accasciandomi sulla porta del bagno ormai chiusa. Remus che si sta vestendo sospira e dice:
-Fai prima a non fartela la doccia Ramoso.- dopo tre quarti d'ora stiamo tutte e tre bussando alla porta del bagno.
-Felpy?
-Sirius?
-Idiota? - nessuna risposta.
-Secondo me è morto.- dico io.
-E se è morto davvero?-chiede Peter con uno squittio.
-Nah, sarà solo rimasto abbagliato dal -suo riflesso.- dice Remus rassegnato.
-Io non posso fare tardi! Devo fare -colazione con la Evans capisci? Ne ho bisogno!- urlo io battendo una mano sulla porta.
-Secondo me sta meglio così!-fa Sirius aprendo al porta.- E comunque ero solo....
-Rimasto incredibilmente sorpreso da quanto tu sia più bello ogni giorno che passa!- recitiamo in coro io Lunastorta e Codaliscia.
-Mmm bravi! Vedo che le cose più ovvie riuscite a impararle!- dice Sirius aprendo la porta.
-Felpato la borsa con i libri.- gli ricorda Remus.
-E a cosa mi servirebbe?
-Stai andando a scuola, ti serve per studiare!
-Ah giusto!- fa lui con nonchalance.- comunque io non studio, giusto per schiarite le idee per la settima volta.
-Lo so Sir.- fa Remus sospirando.
Arriviamo giusto un filino in ritardo ma comunque la Evans c'è ancora, e insieme a lei c'è Corleck. Da bravo futuro marito ma nascondo dietro una colonna e li sento parlare:
-Allora ci vediamo alle cinque?
-Perfetto, a dopo!- sento Lily allontanarsi ed esco da dietro la colonna.
-Ascoltami bene Corl-coso, la Evans è mia! Azzardati solo a guardarla un'altra volta e ti ritroverai appesa al soffitto della sala Grande per le mutande chiaro?- lui annuisce e e da bravo Corvonero intelligente scappa via.
-Ehi Prongs?
-Si Pad?
-Scherzo hai serpeverde?
-Ovvio!
-Ah lo sapevo che la Evans non ti aveva rincoglionito del tutto!
-Perfetto. Asp cosa?
-NIENTE! - fa lui lanciando Bancon tirandolo fuori da una borsa ,per i corridoi ,saltellando.
-Aspetta ma quella è la mia borsa! Sirius!- urlò io inseguendolo.

Di un'occhialuto cercatore e una rossa mezzosangue- [Jily]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora