Da sempre e per sempre.

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«SIRIUS! REMUS! PETER!» mi aggrappo allo stipite del corridoio, svoltando l'angolo. Comincio a correre, a grandi passi sul legno del pavimento.
«SVEGLIATEVI! È IL GIORNO DEL MIO-» dalla stanza di Sirius sporge improvvisamente una padella, e prima che io possa fermarmi la prendo in pieno, scivolando a terra con un colpo di schiena.
«Matrimonio» mugolo portandomi una mano alla mia povera fronte.
«SIRIUS HAI AMMAZZATO LO SPOSO!» ruggisce Remus, uscendo dalla sua stanza ancora in pigiama.
Una porta sbatte, qualcuno mi pesta un piede. Doveva essere un giorno felice.

«Ma si può sapere che cazzo hai in testa?» Lunastorta mi afferra per le spalle, tirandomi in piedi. Sirius esce dalla sua stanza con la padella in mano, e un ghigno in faccia.
«Ramoso devi stare calmo. Era per aiutarti»
«Adesso sviene?» squittisce Peter. Io mi massaggio la fronte, rimettendo a fuoco i volti dei miei amici.
«Lo hai spento» ridacchia Remus, con una pacca sulla mia spalla.
«Nulla può spegnermi oggi» ribatto fiero, passandomi una mano tra i capelli. «PERCHÉ OGGI SPOSO LILY EVANS!» salto addosso a Remus, che barcolla e finisce addosso a Peter.
Peter cade su Sirius.
Siamo diventati un panino.

«ALLA VECCHIETTA QUA ACCANTO NON GLIENE FOTTE UNA EMERITA MINCHIA» Emmeline Vance percorre il corridoio a piedi nudi, con l'espressione di una killer in faccia.
«È Remus quello lì sotto?»
«Sì» sussurra lui, allungando una mano in un disperato tentativo. Io batto il cinque alla sua mano sofferente, sorridendo.
«Oggi mi sposo» comunico nuovamente a Emmeline, rotolando sui miei amici. Sgrano gli occhi, abbracciando un piede di Sirius.
«IO?! IO, VOGLIO DIRE, JAMES POTTER SI SPOSA CON IL SOGNO DELLA SUA VITA! MA PERCHÉ NON SONO ANCORA IN PARADISO?» urlo mentre Sirius si sottrae alla mia presa, scivolando via da sotto Remus.

«Spero tu non lo abbia realizzato solo adesso» commenta Felpato.
«DEVO PREPARARMI, DEVO ESSERE SPLENDIDO, HO BISOGNO DI SETTE CAFFÈ» comincio a saltellare, prendendo per mano Emmeline. «PORTAMI A PRENDERE UN CAFFÈ» urlo ancora, trascinando con me anche Sirius. Remus scuote la testa, e ci segue, mentre io scendo le scale a rotta di collo, ancora in pigiama.
«Tra poche ore Lily Evans sarà mia moglie cazzo. Dove sono le tazze?» urto la zuccheriera, che si frantuma a terra prima che Remus la riaggiusti con un colpo di bacchetta. Sirius mi allunga la caffettiera, mentre Emmeline sistema sul tavolo un po' di biscotti.
«Marl la sta svegliando» mi comunica con un sorriso
«Non è ancora sveglia?!» Remus si batte una mano sulla fronte, borbottando maledizioni. «Perfino James si è svegliato presto oggi.»
«Ieri sera ha avuto una piccola crisi di nervi perché pensava che il bianco non le stesse bene, e abbiamo fatto un po' tardi per calmarla.»
«Se mi aveste permesso di vederla l'avrei calmata io» strizzo l'occhio, assaporando un sorso di caffè.
«Dovete stare separati la notte prima del matrimonio, è la regola» ribatte Emmeline, battendo fermamente una mano sul tavolo. Roteo gli occhi, finendo il mio caffè.
«Uscite tutti!» La voce di Marlene si propaga fino alle mie orecchie.
«JAMES ESCI!» Sirius si affretta a spingermi fuori dalla stanza, prima che io possa anche solo vedere Lily.
«Buongiorno tesoro!» urlo mentre Remus si chiude la porta alle spalle.
«Ciao amore mio!» mi urla lei, con una risata cristallina.
Scoppio in un'urlo isterico mentre Remus mi trascina nuovamente al piano di sopra. Mi sbatte sul letto assieme a Sirius e poi si affretta a frugare nell'armadio in cerca del mio completo.
«Posso andare a-»
«No»
«Ma io-»
«No»
«Però tu-»
«No» replica duro per l'ennesima volta, strappandomi un sorriso.
Sette anni che ci tiene sotto controllo e non è ancora stato rinchiuso ad Azkaban per omicidio. È magia questa.
«Sir allora può-»
«JAMES!» strilla esasperato. Sirius mi rifila una gomitata, mentre si sistema sotto le coperte.
«Sirius non provare a-»
«Sto dormendo» Remus attacca il mio vestito all'anta dell'armadio, con un sospiro soddisfatto. Poi si volta verso di noi.
«CAZZO FATE ANCORA QUI? ANDATE A LAVARVI!»
«È quello che-»
«ANDATE» con un colpo di bacchetta spalanca la porta e strappa le coperte a Sirius. Comincio a correre di nuovo, per arrivare primo al bagno. Sirius bestemmia due o tre volte battendo il pugno sulla porta di legno, mentre io apro il rubinetto della doccia.
Mi concedo una doccia calda prima di aprire solo la parte dell'acqua fredda e cacciare un'urlo.
«TUTTO APPOSTO» rassicuro Peter, che mi chiama perché deve andare in bagno e chiudo l'acqua.
Mi avvolgo un'asciugamano in vita e apro la porta, con un sorriso smagliante.
«Ho fatto» comunico allegro. Sirius si fionda in bagno, chiudendo fuori me e Peter. Proseguo allegro fino alla mia camera, prima di vestirmi velocemente.
Sono in astinenza da Lily.

Di un'occhialuto cercatore e una rossa mezzosangue- [Jily]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora