Dopo la doccia mi rivesto e appunto la spilla da caposcuola sulla divisa. Sono pronta a urlare contro a Potter e ricevere il suo orario da Remus che puntualmente ogni anno, dal terzo, mi passa il suo orario e le sue abitudini in modo che io metta a punto un malvagio e perfetto piano per evitarlo che di solito dura dalle due alle quattro settimane, fino a quando il suo cervelletto non riesce a elaborare le mie intenzioni, esplicite anche alla capra di Black. Scendo le scale della sala comune e mi dirigo da Remus con l'aria di una spacciatrice di droga. Mi sedio accanto a lui e a denti stretti gli chiedo:
-C'è l'hai?
-Sì, eccolo.
-Grazie Rem. Sei il migliore!
-Niente Lils.
-A proposito dopo passo in dormitorio per schiantare Potter.
-Perché?
-Thomas.
-Aaaaah sì.- fa lui divertito. Porto in camera il foglio che mi ha passato e lo scruto attentamente, sono moltissime le ore in comune con me quest'anno. Non va bene, propio per niente. Sento che passerò la notte in bianco, anzi , ne sono sicura. Ripongo il prezioso orario nel mio comodino e mi affretto a dirigermi verso il dormitorio maschile, insomma non ho tutto il giorno da perdere! Devo fare in fretta. Busso sopra quella ridicola targa che hanno appeso alla porta e ad aprirmi viene Frank.
-C'è Potter?- Chiedo io, non ho intenzione di mettere piede in quella stanza infettata da lui e da Black.
-James, c'è Lily.- ripete lui verso l'interno della stanza infernale.
-Lily? Arrivo amore!
-Non chiamarmi amore!- in un attimo mi è davanti, lo fisso minacciosa.
-Thomas.
-Chi?
-Thomas Corleck!
-Eh?
-QUELLO CHE HAI MINACCIATO DI UCCIDERE O NON SO COSA SE USCIVA CON ME!!!
-Ah, sì.
-Ah sì? Davvero? È solo questo che sai dire?
-Daiiii, senti Evans, fidati, quello non era tipo adatto a te.
-Davvero? Beh Potter mi dispiace informarti che non sei mio padre e non puoi decidere con chi esco o con chi mi vedo! Chiaro?
-Evans io sono il tuo fidanzato!
-Chi? Tu? No Potter, tu non lo sei e non lo sarai mai!
-Non ci giurerei Evans.
-Questa me la lego al dito Potter! Me la paghi!
-A quel dito infilerai la fede il giorno in cui ci sposeremo Evans.
-No, Potter e vuoi sapere il perché? Io ti odio! Capito? E ti prego di non intrometterti nella mia vita!
-La smettete di ripetere Evans e Potter? Siete solo in due a urlarvi contro e sappiamo come vi chiamate!- urla una voce dall'interno che riconosco essere quella di Black.
-Taci! -urliamo io e Potter insieme. Penso che la nostra conversazione sia finita, anzi, lo spero perché devo buttar giù qualche idea su come evitarlo prima di cena, perciò mi giro e cominciò a a camminare verso il dormitorio femminile. Sento una mano afferrarmi il polso, la stessa mano che il 1 settembre era sulla mia schiena, la stessa che poi mi ha trascinato via da Thomas e che oggi mi ha fermato. Sento la sua mano calda a contrasto con la mia pelle fredda e bianca. Scariche di adrenalina si diffondono dal punto in cui mi ha toccato. Mi volto e trovo il suo viso a pochissima distanza dal mio.
-P. Potter lasciami.
-No Evans, perché non mi dai una chance?
-Perché dartela?
-Perché io ti amo.- a quelle parole uno strano calore si diffonde per il mio corpo e io mi sento completa. Non so assolutamente cosa dire.
-Non è vero.- ribatto io.
-Che ne sai? Non vuoi neanche provare a stare con me.
-So che sarei solo il prossimo trofeo.
-No Evans, non potrei mai.
-Sì invece, lo dici solo per dimostrare che il grande Potter può tutto!- dico io accasciandomi su di lui.
-No Lily, sai anche tu che non è così. - mi risponde mettendo una mano sulla mia schiena. La vera domanda è, io lo so? Sì, o credo almeno.
-Lascia solo che io mi metta alla prova, ti prego.- sussurra lui.
-Lily!- mi volto e vedo Marlene che ci fissa dal fondo delle scale.
-Potter devo andare.- dico staccandomi da lui. Entro in camera e mi butto sul letto.******
Sono ancora con la faccia sul cuscino quando Marlene entra come una furia, sì, lei è la ragazza per Sirius Black.
-Lily? Tu stai abbracciata a Potter e ti butti sul cuscino? Davvero? Non eri andata lì per litigarci?
-L'ho fatto infatti!- dico io con la voce ovattata da cuscino.
-E allora perché eri abbracciata a lui?
-Capita.
-Capita? Davvero? Capita di finire abbracciati a James Potter dopo averci litigato? Ah, ok. Se lo dici tu.
-Infatti lo dico.
-Sei impossibile.- sospira lei con aria rassegnata. Io mi metto a sedere e tiro fuori l'orario di Potter, lo scruto per bene. Sarà difficile ma ce la farò.
Riesco a buttar giù qualche idea prima di cena ma poco dopo vengo trascinata in Sala Grande da Alice e Marlene che sembrano parecchio felici, io non le capisco. Nel bel mezzo del tavolo ci sono dei posti vuoti, io mi siedo vicino a Remus che ha accanto Peter a destra del tavolo, a sinistra davanti a Remus c'è Sirius e davanti a Peter c'è Potter. Davanti a me il posto è libero dato che Marlene ha preferito sedersi davanti ad Alice che è accanto a me.
Che situazione complicata.
-Scusa, ieri sera non ti ho salutato.- dico io sedendomi e scoccandogli un bacio sulla guancia.
-Tranquilla Lils, non fa niente.- fa lui. Cominciamo a parlare e a mangiare ma dopo appena dieci minuti Potter cambia posto e si mette davanti a me.
-Allora Evans? Come va?
-Stavo meglio prima.- dico io fissandolo negli occhi. Lui continua come se non avessi parlato.
-Stasera la ronda insieme eh?- oh cavolo la ronda! Me ne ero completamente dimenticata. Addio progetto come-e-quando-evitare-James-sciagura-Potter-by-Lily-Evans. E se propio non ho voglia di lasciar stare dormirò pochissimo. Grazie tante Potter. Questi pensieri mi frullano nella testa mentre gli rispondo:
-Purtroppo sì Potter.
-Come purtroppo? Non sei contenta di stare con me? Loro lo sarebbero....- e così dicendo fa un cenno alle ragazze del terzo anno che rischiano di svenire. Le fisso disgustata.
-Per niente invece.- preferisco farla breve, devo fare in fretta per concludere il piano e fare la ronda più i compiti. Non ce la posso fare. Ricomincio a mangiare e appena ho finito l'arrosto prendo una mela e corro fuori dalla Sala Grande. Mi fiondo in dormitorio e tiro fuori carta e penna. Comincio a scrivere una lista di scuse per eventuali ritardi, poi mi segno la strada da fare per evitarlo dopo ogni lezione, lista di luoghi in cui non verrà mai a cercarmi *coff coff biblioteca coff*, lista degli orari in cui sta di più con i suoi amici che Remus mi ha "gentilmente" passato, lista degli orari in cui ha i suoi incontri amorosi è così via. Dopo appena un'ora il piano è perfetto. Guardo l'orologio e mi accorgo che ho soltanto un'altra oretta per i compiti. Alle undici puntuale scendo le scale del dormitorio e cammino verso la sala comune. Lui è lì che si appunta la spilla da caposcuola sul petto. Tra l'altro Silente non ha ancora risposto alla mia lettera per dissuaderlo ad affidargli questo compito poiché "non adatto", incredibile.
Insomma, incredibile che IO; prefetto perfetto, ora anche caposcuola, Lily Evans debba essere costretta a fare le ronde con......lui.
Non per vantarmi, ma ho passato i precedenti due anni a punire lui e il suo stupido migliore amico per le feste illegali che organizzano con la stessa frequenza con cui fanno scherzi.
Per la cronaca, ho rovinato anche un sacco di quelli.
-Andiamo Evans?
-Sì Potter, sì.- gli rispondo io stancamente. Non ho voglia di parlare e per di più ho anche sonno. Camminiamo per due piani prima che l'idiozia di Potter abbia la meglio.
-Allora Evans, non ti senti onorata di essere qui con me?
-In realtà mi sento frustrata.
-Ma come! Dovresti essere felicissima. Sprizzare energia da tutti i pori.
-No Potter, io ti odio. E sono solo due parole. Comprensibili anche al tuo cervello.
-Mmm, odio mi piace, è passionale, intimo.
-Quando ti ucciderò e ti farò trovare a tua madre sotto l'albero di Natale allora sarò contenta. E vedrai che bell'omicidio passionale.
-Non è stato un Babbano a dire "fate l'amore non fate la guerra"?
-Quel babbano non aveva conosciuto te.-ribatto io.
-Povero. Mi dispiace per lui.
-Io lo invidio.
-Perché?
-Lui ha avuto la fortuna di non conoscerti. Te lo devo anche spiegare?
-Come può qualcuno non amarmi Evans?
-Semplice, io appena ti ho conosciuto mi sono sentita salire la nausea. Davvero Potter, hai un'ego spropositato.
-Mi offendi Evans.
-Era quella l'intenzione Potter.- lui mi guarda con uno sbrilluccichio strano negli occhi. Sono consapevole di non averlo neanche sfiorato con le mie critiche. Il suo ego è troppo grande per essere sgonfiato. Un po' come i suoi capelli.
-Quanto tempo è che camminiamo?-mi chiede con aria ebete.
-Ti sembro un'orologio?
-Tu no, ma quello che hai al polso sì.
-Oh ma bravo! Sai anche il nome degli oggetti che ci circondano! Siamo a due, sai contare e i nomi delle cose! Wow.
-Sento una leggera punta di sarcasmo nella tua voce Evans.
-Ma quando mai!- rispondo io con un gesto della mano.
-Comunque mi dispiace per la storia di Corleck.
-Cosa?- non ci posso credere: James Potter che chiede scusa! Devo segnarmelo sul calendario.
-Ho detto che mi dispiace per aver minacciato Corleck.
-Ah ok. Comunque non fa niente, non ci tenevo più di tanto.
-Quindi esci con me?
-No.- proseguiamo la ronda fino a l'una e dopo qualche altra battuta sciocca di Potter riesco a rientrare in dormitorio. Mi butto sul letto senza dare fastidio a nessuno visto che sono tutte sveglie a chiedermi com'è andata.
-Come volete che sia andata? Era una ronda per Godric!!!
-Era una ronda con Potter!- esclamano loro in coro. Non le ascolto neanche, mi infilo il mio meraviglioso pigiama dopo una doccia veloce e mi addormento appena sono sotto le coperte.Ehilà!
Ciao a tutti! Come va?
Spero la storia vi stia piacendo e che continuerete a seguirla.
Se vi va passate sul mio profilo, sto scrivendo anche un'altra storia!
Baci😘😘😘
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Di un'occhialuto cercatore e una rossa mezzosangue- [Jily]
FanfictionIn tanti cerchiamo di descrivere la nascita del meraviglioso amore che legava Lily Evans e James Potter, i genitori del salvatore del mondo magico. In quanto grande fan della Jily vi posso assicurare che ne ho lette moltissime e dopo un po' di tempo...