Vuoi provare a toglierlo?

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Girls ci sono dei baci molto bollenti e una leggera smut *finalmente* quindi saltate il capitolo se non ve la sentite

«Sei comoda?» le chiedo sfilandomi la maglietta. Il suo sguardo vaga sul mio torace nudo, poi annuisce, seduta sul letto. Ha insistito per tenersi addosso solo la sottoveste, senza contare che il mio autocontrollo, dopo sette dannati anni, stanotte farà sicuramente il botto e smetterà di darmi ascolto.

E manco a dire che è una roba coprente. Un vestitino di seta bianca con i bordi di pizzo e la scollatura che mi impedisce di pensare agli unicorni e agli orsetti gommosi di Mielandia.

Non ce la posso fare

«Non avrai freddo così?» le chiedo grattandomi la nuca.
«James»
Cazzo, il mio nome sulle sue labbra mi sembra qualcosa di assurdamente sexy

«C-cosa?»

Ti prego dimmi che il mio autocontrollo funziona
Ti prego
Non farmi fare una figura di merda adesso

«Vieni qui» mi fa alzando le sopracciglia. Non me lo faccio ripetere. Poggio un ginocchio sul materasso, tenendomi in equilibrio con le braccia ai lati del suo corpo.
Mi chino, ad un soffio dalle sue labbra sorrido, prima di baciarla dolcemente.
Le sue labbra, rosse, calde, profumate, mi fanno impazzire. Il suo corpo, bianco, delicato e inebriante mi fa perdere ogni preoccupazione, ogni esitazione.
Intreccia le mani dietro la mia testa, tirandomi più vicino. Le stringo la schiena con una mano, assaporando le sue labbra sempre con più foga.
Ho un'estremo bisogno di averla con me. Di sentirla vicina, di sapere che è mia.

Le nostre lingue si sfiorano, i suoi gemiti mi mandano su di giri, mi fottono il cervello.

Si stende sotto di me, con i capelli rossi che le coronano il viso candido e un'espressione appagata che mi attrae come nient'altro al mondo. Le sfioro la coscia, mentre le sue labbra mi rapiscono ancora.

Ho paura di essere troppo irruente, di volerla troppo, di farle del male.
E no, stasera neanche io mi sento pronto ad averla sul serio.
Ma ne ho bisogno, e mi accontento di sfiorare il frutto proibito, di assaggiarlo prima di rassegnarmi per un po'.

I nostri corpi sono sempre più vicini, sempre più bisognosi di contatto. Le sue mani mi sfiorano la schiena, mi tirano i capelli, la sua bocca emette dolcissimi gemiti ogni volta che mi spingo più vicino, ogni volta che la stringo a me. Mi faccio spazio tra le sue gambe, mentre le sue mani esplorano il mio torace. La sento tastare gli addominali, le spalle, stringersi e avvicinarsi a me sempre di più.

I nostri petti corazzano, si sfiorano, non perdono mai il contatto, come le nostre labbra. Sentirla nuda sotto quel sottilissimo strato di tessuto mi fa perdere il controllo.
La sua pelle a contatto con la mia mi sembra un sogno proibito.
Le lascio un'ultimo bacio sulle labbra prima di dedicarmi al suo collo bianco e delicato, profumato come nessuna altra pelle. I suoi sospiri mi spingono a baciarla sempre più in basso, a cercare il suo seno.

Chiudo gli occhi baciandole la pelle sul cuore, perché è quello che aspettavo da sette anni. Non ne avrà mai idea, ma aspettare, attendere una cosa che ami per sette anni, ottantaquattro mesi, o per duemilacinquantacinque giorni ti fa diventare pazzo anche solo dell'idea di sfiorarla.

Ed io, James Potter, ho l'immensa fortuna di vedere i miei sogni avverarsi.
Lily inarca la schiena, lasciando all'aria dei sospiri e dei gemiti che vorrei sentire per il resto della mia vita.
Torno alle sue labbra, prima di non riuscire più a fermarmi. La sento sorridere sulle mie labbra, prima di allacciare le braccia al mio collo. Mi lascia una scia di baci sulla guancia, filo al collo, dove morde e succhia la mia pelle.

Mi stendo accanto a lei, tenendola stretta a me. Inspiro il suo profumo, affondando la testa nei suoi capelli. Porto le coperte del mio letto su di noi, coprendola delicatamente.
«James?»
«Uh?»
«Ti amo, davvero.»
«Anche io, da sempre Lily.» sussurro prima di lasciarle un bacio sulla fronte e addormentarmi inebriato dal suo profumo.

                                 ***

Mi sveglio con la testa appoggiata al petto di James, la luce mattutina che filtra dalla finestra e le nostre gambe intrecciate sotto le coperte.
Alzo lo sguardo, mentre i ricordi di ieri mi affollano la testa. James dorme in completa tranquillità, con il suo braccio attorno a me e i capelli disordinati.

Come posso avere due cose così opposte nella mia vita ma così vicine?
James, splendido come un raggio di sole, e poi la morte dei miei genitori, che mi impedisce di godermi appieno lui e la mia vita.
È come un insormontabile peso, che mi fa sentire inadatta alla felicità.

Mi stringo più vicina a James, decisa a godermi questi minuti di paradiso. Appoggio la guancia sul suo pettorale e lascio dei piccoli baci sulla sua pelle calda. Il suo braccio mi stringe automaticamente a sé, mentre i suoi occhi si aprono lentamente con un sorriso sulle labbra rosse e carnose.
«Buongiorno» mormora assonnato.
«Buongiorno anche a te» replico io. Striscio sul suo corpo avvicinando il mio viso al suo, mentre godo del calore del suo torace.

Le nostra labbra si toccano, come due calamite. Le nostre lingue si sfiorano, le mie mani ne vogliono sempre di più, non riesco a smettere di toccarlo, di baciarlo.
Non mi sembra più neanche la stessa persona che all'inizio dell'anno insultavo. Come ho potuto perdermi tutto questo per sette anni?
James geme, quando io mi metto a cavalcioni su di lui, tirandolo verso di me. Mi fermo, incapace di resistere e lo guardo.
Lascio che le mie mani scorrano sul suo petto. Lui mi guarda sorridente.
«Vuoi fare colazione?» mi chiede mettendosi a sedere. Io annuisco e sorrido a mia volta davanti a tanta perfezione.

Ci alziamo, tenendoci per mano, James mi incastra ancora una volta, fermandomi contro il muro, baciandomi il collo e facendomi perdere la testa ancora. Arriviamo al piano di sotto dopo un quarto d'ora, ridacchiando. La casa è silenziosa, vuota e ordinata. Sembra propio la casa di James Potter, costellata di sue foto, stendardi grifondoro e aggeggi magici.

«Cosa vorresti?» mi chiede lui, aprendo il pensile.
«Fai tu» rispondo lanciando una sguardo veloce al fondoschiena marmoreo. Ridacchio come una scolaretta mentre lui si destreggia con delle uova e una casseruola, ancora mezzo nudo.
Mi godo la vista dei muscoli della sua schiena, senza riuscire a guardare altro che lui.
«Guarda che lo so che stai ridendo delle mie doti culinarie. Vedrai che ti stupirò.» borbotta lui, scaldando alcune fette di pane.
«Oh ne sono certa» rido io, sedendomi sul tavolo. Lui si volta mettendosi le mani sui fianchi.
«James?»
«Dimmi»
«Lo sai che sei sexy?» lui si avvicina, mettendo le mani ai lati del mio corpo, le sue labbra ad un soffio dalle mie, i nostri respiri che si mescolano.
«Mai quanto te, che metti a dura prova il mio autocontrollo con questo vestito che di tessuto ha molto poco.» ribatte lui.

Ok ok
Sgamata in pieno
L'ho fatto un pochino apposta

Rido soddisfatta e incastro i miei occhi nei suoi.
«Vuoi provare a toglierlo?» sussurro godendomi la sua espressione.


Ci siamo
Ce l'abbiamo fatta
Siamo riusciti a farli stare insieme dopo 53 capitoli e seimila visualizzazioni
Sono troppo felice
Vi è piaciuto il capitolo? Fatemi sapere
Vi avviso che probabilmente anche il prossimo capitolo sarà dedicato a loro due, giusto perché mi diverto a scriverne.
Spero vi sia piaciuto
Vi amo (da un metro di distanza)
A presto
Andate in pace
Lily❤️❤️

Di un'occhialuto cercatore e una rossa mezzosangue- [Jily]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora