35. Regressione verso la media

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Faccio per ritornare all'esterno del Caravaggio quando esco dal bagno, lasciando Olivia a crogiolarsi nella sua totale e voluta autocommiserazione

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Faccio per ritornare all'esterno del Caravaggio quando esco dal bagno, lasciando Olivia a crogiolarsi nella sua totale e voluta autocommiserazione.

In questo momento mi sento asprigna e avvelenata, ma non posso farne a meno, e per provare sensi di colpa ho tutto il resto della vita davanti. Comunque sia dubito che una come Olivia possa smuovere in me un minimo di compassione. Odio o non odio, ferita o non ferita, non aveva il benché minimo diritto di oltrepassare il limite della mia privacy, né lei, né Claudio.

Entrambi hanno esagerato; forse di più lui, da cui è partita l'idea e l'azione dello scattare la fotografia, per contro lei aveva davanti una decisione, se umiliarmi o meno. Ebbene ha fatto la scelta errata. E la scusa della malleabilità, del cedere con facilità, non è credibile per niente, non riesce ad andarmi giù!

Quando un qualcosa ti sembra sbagliato e scorretto, poco importa se sei la persona più arrendevole del mondo, non lo fai a prescindere! Quando hai le tue ideologie, i tuoi modi di vedere a grandi linee come stanno le cose, certe situazioni tendi a evitarle in qualche maniera. Evidentemente per Olivia appendere la fotografia di me stesa per terra e ubriaca rappresentava un qualcosa di giusto, di opportuno, di equo.

No, non me la sento proprio di provare della pietà nei suoi confronti, magari posso tentare di rimanere incurante. Sì, forse è la soluzione migliore.

L'indifferenza è la miglior arma fin dai tempi più remoti, speriamo che io sia in grado metterla in atto.

Voglio dire, intendo metterla in atto da ora!

Dal momento che ho sbandierato ai quattro venti quello che realmente penso su Leonardo alla diretta interessata posso quasi confermare di aver completato la mia vendetta verso di lei. Io non ho avuto modo di vedere il suo viso ma secondo me deve proprio esserci rimasta di merda.

Non penso sia un qualcosa che si sarebbe aspettata di sentire, soprattutto uscire dalla mia bocca.

Sono alla soglia della rampa di scale principale dell'istituto, ne percorro qualche gradino finché non incappo in Marta e in Diego, entrambi di corsa ed entrambi che mi raggiungono con una fretta di quelle alla Road Runner quando viene inseguito da Willy il Coyote.
I miei amici hanno due facce come se avessero visto una mummia uscire dalla presidenza di Gandolfo, tanto sono sgomente.

Dal canto mio sono presa un pelino contropiede, insomma... dopo aver confessato il segreto di stato a Olivia non è che sia al pieno della gioia e del giubilo. Sono un po' scossa al momento. Tuttavia mi sforzo di riprendere un contegno quantomeno necessario al fine di ritornare coi piedi per terra, soprattutto con la mente. Le espressioni di questi due non promettono nulla di buono.

«Be'? Quelle facce cosa sono?» faccio loro notare più normalmente possibile.

Pare che abbia appena recitato l'incantesimo oscuro di un qualche sigillo demoniaco poiché Marta scuote il capo nervosamente e Diego prende a tirarsi i suoi dreadlocks con brusca foga. Tali rispettive reazioni cominciano a farmi inevitabilmente preoccupare, mi fanno venire voglia di rosicchiarmi le unghie!

Quando Apollo s'invaghì di AtenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora