17. Apollo che ruba un bacio ad Atena non s'è visto manco sui libri

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Non sono mai stata una che, per cercare il divertimento, si scola litri su litri di bevande colorate e amarognole.

Diciamo che, quando sono in compagnia e quando ho voglia di ridere anche delle più semplici stronzate, sbevicchio un po'. Come tanti altri ragazzi della mia età, come tanti altri giovani, come tanti altri adolescenti.

Soltanto che, per colpa dell'effetto dei fumi dell'alcol, per colpa loro, ho preso sempre delle decisioni non tanto geniali, non tanto intelligenti.

Alquanto inconsistenti, decisamente frettolose e poco concrete. Assai stupide, assai insensate.

Cose che se avessi un alter-ego di me stessa, mi guarderei dall'alto in basso, a braccia conserte, con espressione sfiduciata e rassegnata.

Non mi direi niente, rimarrei in un silenzio di disappunto; sappiamo che uno sguardo vale più di mille parole, no?

Avessi avuto questo alter-ego per tutte quelle volte che ho preso decisioni cretine, be', penso che avrei potuto fare il mestiere di "voce della coscienza" a vita. Roba che il Grillo Parlante in confronto è un dilettante.

Magari avessi avuto un fottuto alter-ego tutte quelle volte.

Magari l'avessi avuto quando mi sono iscritta a un corso di cinese online, mentre sorseggiavo bellamente da una cannuccia appropriatamente lunga un angelo azzurro.

Magari l'avessi avuto quando ho telefonato alla Barilla per dire agli addetti che le loro Farfalle dovevano farle di dimensioni maggiori; le volevo più grandi perché almeno ne sarebbero bastate solo due o tre per riempire il piatto... tipici pensieri di una ragazza in preda all'anoressia, ovviamente.

Magari l'avessi avuto quando salii sopra una scopa per esterni insistendo che quella era la Nimbus 2000 di Harry Potter e che sicuramente avrebbe volato.

Oppure quando mi sono mangiata un cucchiaio di cannella, accettando la sfida dei miei amici.

O, meglio ancora, quando ho chiesto a Gabriele di sposarmi, già, ridevo come un'idiota.

O, addirittura, quando ho cercato di salire sopra la statua di Cosimo de' Medici, sopra la groppa del cavallo.

Mamma mia, quanto mi sarebbe servito un alter-ego!

Insomma si è capito che le decisioni sagge sono davvero, davvero poche.

A dirla tutta mi farebbe proprio comodo un alter-ego adesso, in questo istante. Perché sembra quasi che un'altra stupidaggine stia per aggiungersi a questa folle lista.

Cioè, sto andando dritta dritta nelle fauci di Leonardo, senza che abbia difesa e attacco innalzati alla massima potenza, senza neanche sapere cosa abbia intenzione di dirmi o di farmi.

Una mossa non del tutto astuta da parte mia, devo ammetterlo... anzi, decisamente da scema. E io non sono una persona scema, insomma!

Non ho paura, nonostante avverta qualche brivido lungo la spina dorsale, proprio in mezzo alla schiena, però ho come una brutta sensazione. Non roba da "previsioni del futuro", si sa che io proprio non ci faccio affidamento, solo una sensazione non bella!

Una sensazione piuttosto comune quando sai con certezza che stai per mettere in atto una cazzata.

Una improvvisa, ma non tanto inaspettata – poiché siamo entrati ufficialmente nel mese di novembre –, raffica di vento mi riporta in uno schiocco di dita alla realtà, fuori dalle mura di Johnny Bruschetta e sul vicolo nel quale è situato.

Quando Apollo s'invaghì di AtenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora