38. Matilde me medesima

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Strano, incredibile, assurdo, folle, ma vero, scelgo di seguire ben volentieri Costanza, aggregandomi alla sua marcia trionfale con la consapevolezza che veramente al Caravaggio le cose, le dinamiche, tutto, si stanno lentamente trasformando

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Strano, incredibile, assurdo, folle, ma vero, scelgo di seguire ben volentieri Costanza, aggregandomi alla sua marcia trionfale con la consapevolezza che veramente al Caravaggio le cose, le dinamiche, tutto, si stanno lentamente trasformando. Per un motivo o per un altro.

Alla fine il discorso di Marta, esposto a casa mia nell'occasione delle confessioni generali – ossia che tutti noi cambiamo, nessuno rimane statico –, aveva maledettamente senso, sta avendo del senso immenso.

Fino a un mese fa nessuno avrebbe mai potuto dire, quantomeno ipotizzare, che io avrei fatto fronte comune con Costanza Notai per difendere una ragazzina del Classico da altre figure del medesimo indirizzo! Fino a un mese fa nessuno avrebbe mai potuto asserire che Costanza Notai si sarebbe incendiata con delle studentesse della sua stessa fazione, o che avrebbe meditato vendetta persino per uno del suo gruppo di adepti. Fino a un mese fa nessuno avrebbe mai potuto immaginare che due del Classico, quali Leonardo e Alberto, potessero nutrire un sentimento diverso dall'odio e dal rancore per due dell'Artistico, quali me e Marta; addirittura delle studentesse abbastanza di rilievo dentro questa scuola, un qualcosa che non passa inosservato. Io stessa ancora faccio seria fatica a crederci.

Però gli umani cambiano, le persone si trasformano, crescono, evolvono, cambiano idea mille volte, mutano i loro pensieri, si rendono conto che un qualcosa di sbagliato può divenire giusto e che, in fin dei conti, non è poi tanto male come davvero si ostinavano a pensare. Tolgono via il famoso paraocchi e iniziano a vedere, finalmente a vedere.

Purtroppo è un processo lungo, per molti versi tortuoso e non troppo semplice da mettere in atto in ogni singolo individuo – in questo caso in ogni singolo studente del Caravaggio –, dobbiamo avere della sana pazienza.

Non dobbiamo perdere le staffe, dobbiamo mantenere il contegno, esattamente come adesso, con la grande maggioranza degli studenti, sia di Classico che di Artistico, che ci lanciano occhiate piuttosto stranite, per non dire acuminate. Vedere me e Marta camminare allegramente e spensierate al fianco di Costanza e Celeste non è cosa considerata normale, di tutti i giorni, che si da per scontata. Anzi, non si è proprio mai vista sotto questo tetto.

Per cui urge della sana pazienza nel sostenere i loro sguardi non del tutto amichevoli e visibilmente sorpresi.

Costanza nemmeno ci fa caso, nemmeno li prende in considerazione, troppo abituata a fregarsene del giudizio altrui. DarthMart invece si limita a tenere gli occhi ben dritti in un'unica direzione, senza perdere tempo a guardare a destra e a sinistra. Quest'ultima ha deciso di venire insieme a noi pur di non rimanere in compagnia di Alberto e Leonardo, pur di non reggere un silenzio troppo grande con quei due. Soprattutto con Alberto, non dopo che finalmente ha vuotato il sacco con lei.

Ma sono io che mi ci crogiolo fino alla morte sui pensieri degli altri, sono io che ne faccio una questione veramente di stato. Nonostante stia tenendo il passo veloce di Costanza e di Marta non posso fare a meno di passare in rassegna i vari volti che mi sfilano di fronte.

Quando Apollo s'invaghì di AtenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora