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Harry's point of view

Questa fottuta situazione era intollerabile. Non ero più libero, strettamente controllato come un fottuto criminale a marcire nella sua cella.

Non avevo più la libertà di scegliere, c'era sempre qualcuno incaricato di fare cose al posto mio.

È proprio quando perdi tutto che rimpiangi cosa avevi. A 15 anni credevo di fare una vita di merda, in quel momento mi mancavano le piccole cose come scegliere come vestirmi, vedere la mia famiglia e uscire senza i fottuti occhi di tutti puntati su di me.

Molti non mi guardavano perché ero in grado di cantare, mi fotografavano solo perché ero un personaggio famoso. Famoso. Odiavo quella parola. C'era gente che mi chiedeva foto nonostante non sapesse nemmeno qual era il mio cognome, tanto per avere lo sfizio di aver visto un ragazzo che finisce in tutte le televisioni.

In questa generazione di merda si fanno le cose solo per sbatterle in faccia ad altri. La metà delle persone che avevo visto durante la mia carriera nemmeno aveva mai ascoltato un nostro pezzo. E faceva tremendamente schifo.

Cazzo. Ci si metteva anche la segretaria ora.

Avrebbe dovuto vedersi con quel cazzone di Kenneth o come si chiamava. Ma era fuori di testa a vedersi con il tipo che la stava per investire?

Non sapeva nemmeno chi fosse, poteva essere tutta una messa in scena per entrarle nelle mutandine.

Mutandine. Le sue. Cazzo. Pizzo. Cazzo.

Il mio cervello andava a scatti ripensando a quella provocante ragazza ignara del coglione che le guardava sotto il vestito.

Mi buttai sul divano e cercai il cellulare sotto i cuscini.

Lo trovai e aprii la rubrica.

Cliccai su 'Leah la succhia cazzi' e le inviai un messaggio.

"Mi serve il numero di Annabeth.

Harry Styles."

Dovevo mantenere la mia posizione.

Aspettai impaziente girandomi i pollici. Letteralmente. Non avevo un cazzo da fare.

Appena sentii un trillo mi catapultai sul telefono.

Il presunto numero di Annabeth era chiaro sullo schermo accanto all'immagine di una faccina che mandava un bacio e che ignorai.

Aggiunsi velocemente il numero il rubrica: Beth.

"Non andare a quell'appuntamento.

H xx"

Troppo impulsivo? Si fottano tutti.

"Non sono andata a prescindere dai tuoi ordini, non mi sento bene.

PS: non fare il dittatore perché non sei nessuno.

Annabeth x"

Wow. Non mi aspettavo nemmeno che rispondesse.

Tornai a scrivere alla rompicoglioni.

"Potresti darmi anche il suo indirizzo?:)

Harry Styles"

Cercai di essere il più carino possibile, era anche esagerato per i miei standard.

"Welfare 294. Perché?

Leah xxx"

Non feci in tempo a bloccare il cellulare che la sua risposta era già arrivata. Che cazzo era, un robot?

month » h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora