24th: help you

81.8K 3.4K 968
                                    

Camminavo ormai da un'oretta, immersa nei miei pensieri e in una sciarpa troppo grande.

La nostalgia mi aveva colto di sorpresa, prendendomi e buttandomi nel passato intricato, senza un biglietto di ritorno.
Odiavo quei momenti. Odiavo dover cercare di scappare dal passato ogni singolo giorno e vivere con l'angoscia.

Quanto mi mancava la mia famiglia. Papà, Edith... E mamma.

Chissà se avevano scoperto in che mondo mi avevano catapultata, alle prese con giornalisti e fotografi. Ma papà era scettico sul mondo dello spettacolo, non si preoccupava nemmeno di dare un'occhiata alla prima pagina di una rivista di gossip. Aveva sempre ritenuto i personaggi famosi lo scarto della società, ignoranti a cui restava solo la faccia per essere qualcuno. Mio padre mi aveva insegnato il contrario. Mi aveva indirizzato verso la strada della semplicità, in cui i premi si guadagnano con la nobiltà d'animo e l'umiltà.

Se avesse scoperto in che giro mi trovavo sarebbe stata la fine. Avrei deluso anche lui, diventando la sua vergogna più grande.

Ormai nessuno passeggiava più e mi ritrovavo avvolta dal buio in pochi minuti. Quando i lampioni lungo i marciapiedi cominciarono ad accendersi, decisi che era l'ora di tornare a casa.

Notai un angolo rosa uscire dalla cassetta della posta. Presto mi rigirai tra le mani una busta contenente una lettera. C'era scritto il mio nome a grandi caratteri.

Rientrai in casa per scartarla e trovai dentro due fogli.

"Cara Annabeth, inizierò col scusarmi. Non è mia assoluta intenzione disturbarti, ma sembri essere la mia ultima spiaggia. So che non mi conosci, e so anche che chiederti di punto in bianco un favore del genere è puro egoismo.
Dentro la busta troverai un altro foglio, una poesia. L'ho scritta per Harry in questi ultimi mesi, cercando di trascrivere quanto lui significhi su un pezzo di carta. Harry ha fatto davvero la differenza. Ho cercato in tutti i modi di fargliela avere ma non è mai stato possibile, poi ho saputo dove abiti e ho tentato con te.
Se tu potessi portargliela mi renderesti davvero la ragazza più felice del mondo, è davvero importante.

Con questo non pensare che sia una stalker, al massimo ignorami. Scusa ancora per il disturbo.

Una fan di Harry."

Quindi riassumendo, dovevo portare una lettera a Harry. L'avrei fatto sicuramente per una povera ragazza che le aveva provate tutte per farsi notare.

Infondo a me cosa sarebbe cambiato?

Harry's point of view

«Ancora non capisco cosa cazzo ci faccio qui.»

«Per la millesima volta, parlami di cosa succede.»

Il dottor Phinell si asciugò la fronte sudata con un fazzoletto.

«Se credi che ti dirò cosa davvero sopporto ogni giorno ti sbagli di grosso. So che tipo di persone siete, razza di ladri.»

Quel giorno ero particolarmente furioso.

«Mi avevano avvertito che saresti stato una palla al piede, ma non credevo fino a questo punto. Non è certo colpa mia se i tuoi manager ti hanno buttato nel mio ufficio! Poniti qualche domanda, Harry. » Disse agitando le mani.

«Tu non sai un cazzo. - sibilai a denti stretti. - Tu non mi conosci.»

«Esci. Ci vediamo la prossima settimana, oggi sei ingestibile.»

Avanzai a passi veloci verso la porta che chiusi sbattendo dietro di me.

«Cazzo!» Urlai.

Mi sentivo scoppiare, la testa in fiamme e tremavo dal nervoso.
Corsi dentro la macchina e finalmente potei sfogarmi prendendo a pugni il volante.

month » h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora