Con tutto il coraggio racchiuso in quell'ormai debole corpo, mi voltai per scrutare la mia immagine riflessa nello specchio.
Dischiusi le labbra alla vista di quella ragazza che non mi ricordavo di essere: uno zigomo violaceo, le labbra più rosse e gonfie su cui spiccava una spaccatura e la guancia solcata da quattro ferite.Il dolore sembrò raddoppiare e lo stomaco chiudersi. Dal riflesso dello specchio Harry mi guardava affranto e improvvisamente mi ricordai della sua presenza e dello stato in cui mi trovavo.
Chinai di scatto il capo, sperando che i capelli arruffati potessero coprire i resti di quelle ferite.
«Esci, ti prego.» Mormorai mentre il nodo allo stomaco stringeva la presa. Sentivo le lacrime accumularsi agli angoli degli occhi, sempre pronte ad un'immediata fuga.
«Cosa succede, piccola?»
Cercò di tirarmi indietro ma aumentai la stretta sul piano del lavandino in modo che non mi spostasse.«Non devi guardarmi. Sono orribile.» Confessai in un sussurro.
Affondai i denti nel labbro inferiore ma me ne pentii subito perché un profondo gemito di dolore ruppe il silenzio. Il labbro ricominciò a pulsare e a bruciare come foglie secche sotto il sole cocente.
«Okay, onestamente in questo momento non sei il massimo della bellezza.» Cercò di sdrammatizzare e riuscì a strapparmi un sorriso, ma si guadagnò anche un colpo sul braccio che però non lo fece smuovere di un centimetro.
«Stronzo.» Borbottai.
«Sai che mi devi raccontare tutto nei minimi dettagli, vero?» Impose autoritario e mi limitai ad annuire. Di questo passo e con le decisioni prese dai manager mi aspettava un lungo periodo durante il quale avrei dovuto ripetere centinaia di volte ciò che mi era capitato.
«Harry, io non voglio davvero che quelle ragazze vengano messe sotto processo. Cerca di capirle, sono tue fan e mi vedono come il nemico, è abbastanza normale.»
Harry sembrò incupirsi e rilasciò un sospiro profondo come se fosse esausto, stancato da me.
«Ma non è normale quello che hanno fatto. Anche io sono innamorato di Mariah Carey ma non ho mai avuto l'idea di pestare a sangue suo marito!
La gente è fuori di testa Annabeth, e tu sei troppo fottutamente ingenua per accorgertene. Devi riporre meno fiducia nelle persone.»Lo guardai atterrita mentre finiva il suo discorso. Era passato dall'umorismo ad un consiglio detto con poca eleganza, ad un ordine che sembrava avere qualcosa di più profondo.
«Tu non ti fidi di nessuno...» Gracchiai con la poca voce rimasta dopo le urla di quella mattina.
«Non posso negarlo. Ormai la maggior parte delle persone presenti nella mia vita mi sta accanto per lavoro, ecco perché non credo che abbia importanza concedergli la mia fiducia. A nessuno interessa conoscere Harry, ma questo credo di avertelo già detto.»
«Sai che non sto con te per i soldi? Voglio esserne sicura.»
Superai la vergogna di avere un viso sfregiato e lottai per creare un contatto visivo, tuttavia lui sembrava deviare e mi chiesi il perché.
«Certo, lo so. Gesù, in questo momento vorrei fottutamente baciarti ma non posso.»
Gli angoli delle labbra si incurvarono automaticamente al suono di quelle parole frustrate. Facevo fatica a sorridere e le labbra dolevano per l'eccessivo stiramento ma era inevitabile.
«Ti ricordo che non puoi anche per il fatto di Capodanno. Non ti ho ancora perdonato.»
Harry alzò gli occhi al cielo e con una mano si riavviò i ricci scuotendoli.
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month » h.s
Fanfiction❝E forse mi accorsi troppo tardi che le bastò solo un mese per farmi cadere nella sua ragnatela d'amore.❞ lostsof © all right reserved cover by @woahmarvel highest rank in fanfiction #1