Mi lasciai scappare un sospiro.
I suoi occhi incatenati nei miei e il suo sguardo indagatore erano troppo da sopportare. Ancora qualche secondo e sarei stata capace di liberare la verità e farla rotolare fuori dalle mie labbra.Ma non poteva succedere.
Quanto avrei voluto perdere le dita fra i suoi capelli, tracciare il contorno delle labbra a cuore che da qualche giorno erano il mio pensiero costante, seppellire la testa nell'incavo del suo collo e lasciarmi toccare dalle sue abili mani.
Quanto avrei voluto togliermi quel grosso masso dalle spalle, ma semplicemente non potevo.
«Niente. Non ti sto nascondendo niente.» Serrai la mascella.
«Non farò finta di crederti Annabeth. Dimmi cosa sta succedendo.» Scandì bene le parole.
«Non vedo perché dovrei. Ho solo qualche problema con la mia famiglia, ma azzardati a metterti in mezzo e ti taglio le palle per poi fartele ingoiare.» Sibilai.
Non doveva davvero mettersi in mezzo. Avrei dovuto passare solo altri due mesi in quella situazione, e quel pensiero mi allietò.
Harry si portò scherzosamente le mani sul cavallo dei pantaloni, come a coprire i suoi gioielli. Ridacchiai e gli tirai una pacca leggera sul collo.
Decisi di guardare un po' di televisione, anche perché non ero nel pieno della forma dopo la sbornia della sera prima, ma grazie a Dio non avevo vomitato.
Harry era uscito in centro e io mi trovavo sola nella stanza d'albergo.Un'idea malsana mi attraversò la mente e scesi dal divano spegnendo la tv. Mi avvicinai a passo felpato alla valigia di Harry, guardandomi intorno per non essere scoperta, anche se sapevo di essere sola.
Feci scorrere la cerniera e la aprii lentamente. Non sembrava esserci niente di strano, ma io volevo sapere qualcosa di lui. Perché non partire dalle cose che mette in valigia?
Mi si presentarono davanti perlopiù magliette monocolore, bianche, nere o grigie. Vidi anche qualche camicia dalla fantasia esotica o con motivi abbastanza stupidi. Il resto erano solo boxer e skinny jeans. Aprii la tasca laterale e ne spuntarono fuori il rasoio, dopobarba e la sua colonia preferita. Arrossii quando pescai una scatola di preservativi che subito ributtai dentro indignata, cercando di non soffermare l'attenzione sulla taglia.
Rimasi delusa quando non trovai niente di intrigante. Mi rimaneva da aprire solo una sottile tasca che si trovava sul davanti, sicura di non trovarci niente.Ma poi, perché stavo facendo tutto quello?
Inserii le dita nella fessura e tastai qualcosa di freddo e metallico. Bingo.
Ne tirai fuori una catenina, alla fine della quale vi era appeso un piccolo medaglione a forma di ghianda.
La mia coscienza era divisa in due, una parte mi diceva di aprirlo, l'altra di non impicciarmi e rimetterlo al suo posto. Proprio come avere un piccolo angelo e un piccolo diavolo sulle due spalle.
Prevalse la mia curiosità e tremai mentre aprivo con cautela il piccolo ciondolo.
Mi sorpresi quando apparve la foto di una donna sorridente. La foto era erosa dal tempo e in bianco e nero, perciò non mi fu possibile individuare il colore dei suoi occhi. Aveva i capelli ricci e lunghi fino alle spalle, la pelle liscia senza i segni del tempo e la dentatura perfetta. I suoi occhi erano luminosi e contornati da lunghe ciglia.Notai la stretta somiglianza tra la donna vestita di grigio e Harry.
Chi era quella donna?
Lo squillo del mio cellulare mi fece sobbalzare e chiusi istintivamente il medaglione come per non essere scoperta.
Decisi che poteva bastare, lo riposi al suo posto e smisi di frugare tra la roba di Harry.

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month » h.s
Fanfiction❝E forse mi accorsi troppo tardi che le bastò solo un mese per farmi cadere nella sua ragnatela d'amore.❞ lostsof © all right reserved cover by @woahmarvel highest rank in fanfiction #1