9. Arrivederci

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P.O.V. Di Alessandro
Che imbarazzo! Sto con la ragazza più bella del mondo, sapevo che prima o poi sarebbe dovuto succedere. Ma perché proprio adesso?
Appena Bea è uscita dalla camera, mi sono affrettato a entrare nel suo bagno per sistemare questo impiastro di marmo che mi ritrovo ora nei pantaloni.

Pensandoci bene non è la prima volta che mi capita questa cosa grazie a lei... la prima volta è successo quando avevamo io 15 anni e lei 12. Mi ricordo che eravamo rimasti chiusi fuori nella terrazza della casa in campagna ed eravamo in costume. Mentre parlavamo, mi ero accorto di un piccolo cambiamento in basso, ma lei non ci aveva fatto caso... forse perché era ancora piccolina, ma del resto è la MIA piccola.

Mi devo sbrigare a far tornare normale il mio 'amichetto' prima che torni Bea. Mi metto una mano nei boxer mentre mi guardo intorno: non ero mai stato dentro questo bagno! Sopra il lavabo c'è uno specchio con i bordi completamente tappezzati di foto di tutti i tipi: in alcune foto c'è Bea che danza; ci sono poi tre foto con la sua amica Camilla; ci sono 5 foto con mio fratello, alcune delle quali sono con facce buffe. Poi c'è ne è una solo mia... come una foto mia? Mi avvicino allo specchio e, con la mano libera, prendo la foto mia. Sono io durante una partita di calcio, ma non una partita qualsiasi: è la partita in cui mi sono accorto di essere innamorato di Beatrice. Giro la foto e dietro c'è una scritta <spero che un giorno quelle labbra toccheranno le mie e diranno 'ti amo Bea'...
ti amo Alessandro>. Con gli occhi lucidi rimetto a posto la foto e mi concentro sulla mia "arte".

P.O.V. Di Beatrice
Mi avvicino la porta e provo a sbirciare all'interno. Riesco solo a vedere Alex tutto rosso in viso mentre pensa a cosa fare. Mi metto a correre per raggiungere la camera dei miei e prendo un paio di boxer di papà... credo che gli serviranno. Ritorno in camera mia e ricomincio a guardare: vedo Alex che si mette una mano nei pantaloni e si guarda intorno. Si sofferma sul lavabo e comincia a guardare tutte le foto, finché non si sofferma sulla sua. Quella foto l'ha scattata un fotografo durante una partita e io l'ho comprata senza dirlo mai a nessuno, tranne che ad Alessio. Spero che non giri quella foto per leggere la scr... troppo tardi! Ha letto la frase. Quella frase l'ho scritta io due anni fa e non pensavo che si sarebbe mai avverata. E invece é successo.
Riposa la foto e  la mano libera  la mette in bocca per placare qualche verso che potrebbe uscire. Mi scanso cercando di fare il più silenzio possibile, ma la fortuna non è dalla mia parte e inciampo alla libreria. Comincio a imprecare dicendo parole assurde tipo "porca matita" o "stupida gomma". Si lo so sono strana ma questo è il mio modo di imprecare, visto che le bestemmie non mi piacciono per nulla. Alessandro mi chiede se è tutto apposto e io rispondo di sì.
Da dentro il bagno mi dice "Bea io avrei bisogno di un paio di mutande, non è che mi potresti prestare un paio di tuo padre?"
"Le ho già prese, se mi apri te le posso passare"
"Ma tu non sei una ragazza normale, sei un genio" urla entusiasta mentre gira la chiave.
Apro pochetto la porta e infilo la mano con i boxer, senza guardare dentro il bagno.
"Puoi pure guardare sono vestito" dice Alessandro ridendo. Mi giro per controllare se è vero è in effetti è vero.
"Ti aspetto qui fuori" gli dico richiudendo la porta e facendo cadere a terra la chiave. Non mi sposto di una virgola e mi riabbasso per guardare dentro la porta.
Alessandro comincia a dire "che imbarazzo, che imbarazzo" ogni 2 per 3 mentre si abbassa i pantaloni. Si sta per abbassare le mutande ma mi squilla il telefono e così mi stacco per vedere chi sta chiamando. Mi avvicino al mio cellulare e noto che è il prefisso della Calabria, peccato che io abiti nel Lazio! Rispondo molto acida e mando a quel paese la ragazza del call-center. Mi riavvicino per guardare e vedo Alex che si sistema i capelli. Per colpa di quella mi sono persa un panorama sicuramente magnifico.
Mi sdraio sul letto e Alex esce dal bagno. Mi raggiunge, si sdraia vicino a me e mi abbraccia. Tempo due minuti e ci addormentiamo accoccolati.

"Bea Bea se non ti sbrighi tua zia partirà senza di te! Bea!" Urla mia madre mentre sto ancora dormendo. Apro piano piano gli occhi e sento un braccio possente sopra la mia cassa toracica. È Alessandro. Giro il mio viso piano piano per non svegliarlo e rimango incantata a guardarlo. Sembra un bambino mentre dorme. Gli do un bacio sul naso, poi un altro e un altro ancora. Apre gli occhi e sorridendo li richiude. Poi si mette seduto di soprassalto e mi chiede "ma che ore sono?"
"Sono le 7 di mattina ed io tra 30 minuti devo partire. Si, se te lo stai chiedendo, abbiamo dormito abbracciati" gli rispondo io con un mega sorriso che lui bacia.
"Mamma sarà preoccupatissima, non l'ho avvertita ieri sera!" Esclama Alessandro mentre cerca di ricordarsi dove ha messo il telefono.
"Tranquillo Alex ho avvertito Valentina ieri sera quando vi ho visti dormire" dice mamma mentre entra in camera con un vassoio pieno di cose buone.
"Grazie, ma perché non ci hai svegliati prima?" Chiedo io mentre prendo un cornetto alla cioccolata.
"Perché eravate troppo carini e non volevo svegliarvi. Su, adesso sbrigati che zia è qui sotto".
Mi alzo dal letto, apro il cassetto dell'intimo  prendendone più di un paio per decidere.
"Secondo me dovresti metterti quello bianco" mi giro verso Alessandro e mi ero scordata che fosse li...

"Allora mi chiami quando arrivi?" Mi chiede Alessandro mentre posa le mie valigie nella macchina.
"Ovvio. Mi mancherai"
"Anche tu". Mi prende il viso tra le mani e mi da un dolce bacio.
"Ciao Bea" mi da un ultimo bacio e poi salgo in macchina. Queste settimane saranno vuote senza Alessandro...

Nuovo capitolo
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Baci💋💋

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