51. Detective

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Lui: Cice stasera esco con Carlotta, forse rientro tardi, coprimi per favore❤️
Vorrei rispondergli "scordatelo", ma gli divo che va bene a patto che oggi pomeriggio torni in stanza con me. Lui accetta subito.
Bene, ora ho un piano, ma per metterlo in atto devo aspettare di essere sola in stanza con lui.

Ancora con la testa fra le nuvole vengo interrotta da una bambina che entra nel gioco assieme a me.
"Ciao" mi dice.
"Ciao, come ti chiami?" le rispondo.
"Ginevra" mi dice con voce un po' timida.
"Piacere di conoscerti Ginevra, io sono Beatrice". "Che bella bambina" dico nella mia testa: ha dei lunghi capelli lisci e castani che le cadono sotto le spalle con una frangetta sulla fronte e gli occhi sono del color del mare, mi sembra di affogarci a guardarli troppo.
"Quanti anni hai?" le chiedo curiosa, a occhio pare averne sei.
"Sei" mi risponde, sono sempre stata brava ad indovinare l'età delle persone, nei quiz televisivi ci prendevo sempre, mi piacerebbe un giorno parteciparvi.
"Giocavi a nascondino?" mi chiede. Wow, questa bambina è sveglia, non mi sorprenderei se da grande diventasse una detective.
Le reggo il gioco: "si ma non dire a nessuno che mi hai trovata" e lei annuisce sorridendo.
Si siede accanto a me in modo che ci stiamo entrambe.
Le cade l'occhio sul mio cellulare e vedendo il cuore rosso del messaggio di Alessio mi chiede se sia il mio fidanzato. Questa bambina deve essere imparentata con Sherlock Holmes, non ci sono altre spiegazioni. Le rispondo di no, che Alessio è il mio migliore amico, anche se sono certa che capirebbe tutta quanta la storia se gliela raccontassi.
Mentre sono ancora sorpresa dall'intelligenza di Ginevra mi arriva un altro messaggio di Alessio.
Lui: "Cice ma dove sei? Non volevi tornare in stanza assieme?".
Guardo l'orologio e vedo che è ora di pranzo, il tempo è volato. Gli rispondo velocemente che arrivo e faccio per alzarmi. "Vai via?" mi domanda triste Ginevra. "Si...devo andare a pranzo..." le rispondo triste a mia volta. Devo ammettere che sarei rimasta a parlare con lei tutto il giorno "...ci rivedremo però uno di questi giorni" dico concludendo la frase. Mi sorride ed esco dal gioco, incamminandomi. Spero davvero di rivederla quella bambina, magari alloggia nel mio stesso hotel, ma vista la mia sbadataggine mi sono dimenticata di chiederglielo.

Incontro Alessio appena fuori dal bagno della spiaggia.
"Carlotta che fine ha fatto?" gli chiedo guardandomi intorno. "È tornata dalle amiche, stanno andando a pranzo anche loro" mi risponde ridendo.
Sono gelosa, tanto gelosa, vorrei che non si vedessero stasera, ma forse è meglio così, forse lo stare assieme a questa ragazza lo aiuterà a non stare più male a causa mia.
Ci incamminiamo verso l'hotel e Alessio comincia a raccontarmi di come Carlotta si sia lamentata dell'unghia rotta per quasi tutto il tempo: "...sembrava una pentola di fagioli" mi dice ridendo a crepapelle.
Entriamo in sala da pranzo e ci riuniamo con Alex e i nostri genitori, oggi fanno la pasta al pesto, adoro quel piatto.

Nel pomeriggio decido di fare una passeggiata assieme ad Alex sul lungomare, ne approfittiamo perchè essendo le ore più calde della giornata non c'è tanta gente in giro.
"Andiamo verso quel viale alberato, almeno siamo riparati dal sole. Non vorrei prendessi un'insolazione" mi dice Alex indicando la via col dito.
Si preoccupa sempre per me, mi sembra quasi di sciogliermi quando mi dice queste cose.
Mi prende per mano e passeggiamo lungo la strada, in giro non c'è praticamente nessuno, il paese sembra solo nostro.
"Li abbiamo stracciati oggi i due piccioncini" mi dice Alex con malizia.
"Mi si è rotta l'unghiaaaaaaa" dico imitando Carlotta.
"Wow, mai pensato alla Scala?" mi risponde Alex prendendomi in giro.
Decido di stuzzicarlo un po' "sarebbe bello, tutte quella platea che mi guarda, che viene solo per me...".
Riesco nel mio intento ed esce fuori il suo lato geloso, mi fa una smorfia.
"Ma che sei geloso?" gli chiedo con sarcasmo.
"Si lo sono, non ti voglio perdere" mi dice guardandomi negli occhi.
Distolgo un secondo lo sguardo e arrossisco, poi gli lascio un bacio a stampo sulle labbra: "non mi perderai, ti amo".

Rientrati in hotel Alex viene chiamato dai suoi genitori. Mi dice di salire in camera e che mi avrebbe raggiunto più tardi.
Salgo e trovo Alessio sdraiato sul letto a usare il cellulare, sono sicura si stia scrivendo con Carlotta, gli avrà dato il suo numero prima di andarsene.
Decido di dare il via al mio piano ed invento una scusa per poter andare in bagno: "abbiamo camminato per un po' e sono tutta sudata, vado a farmi una doccia veloce".
Intravedo un leggero rossore sulla faccia di Alessio che lui cerca di nascondere. Faccio finta di nulla e mi chiudo nel bagno.
Faccio scorrere un po' l'acqua e nel frattempo mi spoglio completamente, poi prendo un asciugamano e me lo lego attorno al corpo.
Aspetto qualche minuto e poi esco, Alessio è ancora sul letto e siamo soli, mi faccio coraggio e cammino verso di lui.
"Si aprono le danze" penso nella mia testa...

Nuovo capitolo....
Parto con l'augurarvi un buon Natale a tutti. Spero che babbo Natale vi possa portare un po' di serenità❤️
(La foto è quella del gioco di cui parlavo nel capitolo scorso).
Questo capitolo è stato gentilmente offerto dal mio ragazzo, che voleva provare a scriverne uno. Naturalmente gli ho dato delle indicazioni io. Spero che vi piaccia molto.
Baci💋💋

Non vivo più senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora