12. Non puó essere vero

332 12 2
                                    

"Ciao sono Elizabeth, tu non mi conoscerai ma io conosco molto bene te. Stai con il mio ragazzo, Alessandro e..."
Non riesco più a sentire nulla. Nella mia mente rimbombano solo queste parole: STAI CON IL MIO RAGAZZO.
Quindi Alex mi ha sempre mentito. La dichiarazione, il braccialetto, i baci, i ti amo... tutte balle. É fidanzato con questa qua e non mi ha detto nulla, anzi si è inventato la balla che non era mai stato fidanzato e che non era mai stato interessato a nessun'altra. E Alessio? Anche lui mi ha mentito. Forse erano d'accordo sin da subito. Vi ricordate quando ho detto ad Alessio che io e il fratello ci eravamo fidanzati? Era stranissimo. Forse era strano proprio perché sapeva che era tutta una messa in scena. Non è possibile. Mi sono lasciata abbindolare come una sciocca. Era troppo bello per essere vero...
In tutto ciò quella continua a parlare ma io non sento nulla. Non sono più in me, non ragiono. Sono scioccata.
"Da quanto state insieme?" Sono le poche parole che riesco a pronunciare. Sono fredde, prive di sentimento. Con quella frase mi si è congelato il cuore: ho un pezzo di ghiaccio, anzi un iceberg.
"2 settimane" mi risponde guardandomi. Il suo sguardo prova compassione e forse anche un po' di pena. Guardo fisso nel vuoto. Non è vero neanche che ha dato a me il suo primo bacio! Sono 6 giorni che faccio da amante, 6 giorni che mi illude, 6 giorni...
Saluto entrambe con un cenno della testa e riprendo a camminare. Non ho una meta precisa, sto solamente seguendo i miei passi. Mentre cammino vedo bambini che corrono felici, coppie che si baciano e vecchietti che camminano. Adesso li sto invidiando perché anch'io vorrei essere così: felice e senza pensieri. Nella mente continua a rimbombare quella frase, quella maledetta frase.
Sento qualcuno che in lontananza mi chiama ma faccio finta di nulla. Ora non voglio né vedere né sentire nessuno. Voglio solo stare sola e piangere. Sono arrivata alla piazzetta, però non ho ancora voglia di rientrare a casa. Mi metto seduta sul muretto e mi scappa una lacrima. Non faccio in tempo ad asciugarla che ne spunta un'altra e un'altra ancora. Inizio a piangere come una fontana. Passano due persone anziane mentre stanno litigando: a pensare che io e Alessandro non saremo così tra 50 anni, perché non staremo più insieme. Oggi sarà l'ultimo giorno della nostra storia, sempre se ci sia mai stata. Prendo il cellulare e gli scrivo un messaggio.
Io: bravo complimenti, ottima recitazione. Ti devono dare il premio Oscar. Ti saluta la tua elizabeth
Appena invio il messaggio lo blocco. Lo metto anche in modalità aereo, così non mi può chiamare. Scendo dal muretto e riprendo a camminare verso il bel vedere. Non è molto distante, saranno circa 500 metri da casa di zia. Appena arrivo scorgo le montagne. Mi ritorna in mente la nostra gita in montagna e mi prende un attacco di panico. Mi metto seduta per terra, aspettando che mi passi. Forse non è stata una buona idea venire qui. É stata una pessima idea. Sto ancora per terra quando vedo Arianna correre verso di me. Mi guarda e nota le guance rosse, segno che ho pianto molto. Non riesco ancora a respirare bene.
"Dammi il cellulare che chiamo i tuoi" mi urla Arianna. Con una mano indico la tasca in cui si trova e lo tira fuori. Leva la modalità aereo e scorre la rubrica per chiamare mamma. Quando trova il contatto sta per chiamare, ma arriva prima la telefonata di Alessandro. Lei, all'insaputa di quello che è successo, risponde e gli racconta di come sto.
"Si Bea sta qui in preda ad un attacco di panico... si sta bene, è solo agitata... ma stai tranquillo.... ora te la passo"
Mi mette il cellulare nell'orecchio e, appena sento la sua voce, mi tranquillizzo. Faccio dei profondi respiri e finalmente gli rispondo.
"Non mi cercare mai più" gli chiudo il cellulare in faccia e lo blocco.
"Ma cosa è successo?" Mi chiede Arianna preoccupata. Le racconto in breve quello che mi ha detto la ragazza, Elizabeth se non sbaglio. Rimane scioccata anche lei.
"Vuoi andare al pronto soccorso?" Mi chiede mentre mi aiuta ad alzarmi.
"No no, ho solo bisogno del letto"
Insieme ci incamminiamo verso casa. Le mie gambe non reggeranno tutti e 4 i piani. Scende mio cugino e mi prende in braccio.
"Ma dove eri finita?" Mi chiede rimproverandomi.
"Nico non è il momento" gli risponde Arianna e mio cugino non insiste. Mi posa sul letto, mi saluta ed esce dalla stanza. Ringrazio Arianna ed esce anche lei. Ricomincio a piangere a dirotto. Appena smetto di piangere, mi arriva un messaggio di Alessio.
Nano❤️: cice che succede? Perché hai bloccato mio fratello?
Io: lasciatemi in pace, non voglio avere più niente a che fare con nessuno dei due. Lui mi ha ferita e te, e sottolineo te, mi hai tradita di grosso. Pensavo che fossimo migliori amici, invece non è così. E dí a tuo fratello che so tutto di Elizabeth. Sparisci.
Invio il messaggio.
Chiamata da nano❤️
"Ale per favore lasciami in pace" sto per chiudere la chiamata quando sento che è Alessandro.
"Bea sono io. Non so chi sia questa Elizabeth e non lo voglio sapere. So solo che ti amo e che anche tu mi ami. É questo quello che importa davvero, non quello che dice la gente. Se lei ti ha offesa dandoti della troia perché stai con me, fregatene. L'importante è il nostro amore"
Mentre piango lo interrompo dicendo "non mi ha offesa. Mi ha detto che state insieme!" Attacco la telefonata e blocco anche Alessio, sia su whatsapp che nella rubrica. Sto di nuovo piangendo. Non è bello soffrire per amore.

Nuovo capitolo:
Scusate se è un po' triste ma mi volevo soffermare su questo argomento: la sofferenza dell'amore.
Spesso le persone si "innamorano" di altre persone, che però non ricambiano il sentimento. Noi vediamo ragazze e ragazzi tristi per questo sentimento, ma anziché aiutarli li giudichiamo. Non ci rendiamo conto di quanto quella persona stia male finché anche noi non lo proviamo. Moli ragazzi si tagliano per la sofferenza, perché pensano che così staranno meglio. E se noi vedessimo un taglio sul braccio di un vicino, di un compagno di calcio, di un amico, come reagiremmo? Penseremmo "ma questo è scemo, che sarà mai successo di così grave". Ma prima di giudicare quello che fa una persona, bisognerebbe conoscere le circostanze che  l'hanno portata a fare ciò.
Scusate se mi sono dilungata, ma volevo scrivere questo messaggio nella speranza che un giorno qualcuno possa cominciare a smettere di criticare le persone che stanno male e che soffrono. Perché tutti soffriamo, chi più chi meno ma tutti. Almeno una volta nella vita tutti abbiamo sofferto per un amore non corrisposto o per una storia finita male.
(Con questo non voglio dire che la dovete pensare per forza come me)
Detto ciò... baci💋💋

Non vivo più senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora