Punto di vista di James
«Mi conviene ridurre lo stipendio a un quarto degli addetti alle pulizie.»-Edward che riflette ad alta voce non fa altro che innervosirmi, mentre faccio per parlare per l'ennesima volta, per poi chiudere di nuovo la bocca.
È la prima volta che sono venuto in camera di Edward senza essere prima chiamato da lui, ma è da due ore che non ho le palle di chiedergli di cosa abbiano parlato lui e quella finta modella rompicazzo nel suo ufficio.
L'unica cosa che ho notato è che non smettevano di sorridere e arrossire entrambi, mentre Hannah si portava continuamente i capelli dietro l'orecchio, cosa che fa quando è estremamente nervosa, da come ho notato in quelle rare volte in cui si è trovata a disagio.Sbuffo sonoramente, sedendomi sul letto dell'uomo che cammina avanti e indietro di fronte a me: poggio entrambi i gomiti sulle ginocchia e passo le dita tra i capelli per mettergli in disordine.
«Qualcosa non va?»-alzo la testa di scatto alle parole di Edward, ma più che sorpreso la rabbia mi ribolle nelle vene: mi parla di quella donna tre volte al giorno anche per dirmi delle stupidaggini, mentre non ha nulla da raccontarmi dopo aver passato con Hannah più di mezz'ora nel suo ufficio!«No.»-farfuglio tra me e me, alzandomi in piedi senza dargli il tempo di farmi altre domande, ma non appena faccio un passo verso la porta, mi interrompe di nuovo:
«Aspetta!»-alza una mano a mezz'aria, ma continuo a camminare senza fermarmi, quindi cerca di attirare di nuovo la mia attenzione:
«Ho bisogno di te stasera.»-dice tutto d'un fiato, facendomi rallentare il passo.
«Stamattina ho reso pubblico il nome e l'immagine di Hannah.»-mi fermo ai miei passi quando finalmente capisco che si è deciso di sputare il rospo.
«E sono sicuro che i paparazzi non mi daranno pace davanti al ristorante.»-continua a parlare, ma non appena capisco dove voglia arrivare, mi intrometto prima che finisca di spiegarmi:
«Hai inviato di nuovo Hannah a uscire?»-dilato le pupille, non capendo come si possa essere così ingenui e leccaculo come quest'uomo.Il mio tono lo lascia talmente perplesso che si limita ad annuire dopo un paio di secondi:
«Non avrei dovuto?»-inclina la testa confuso e allo stesso tempo sospettoso del mio atteggiamento, ma mi affretto a spiegargli:
«Cazzo, Edward! È una tua dipendente, non la tua futura moglie.»-cerco di usare un tono più sereno e quasi divertito, mentre al mio interno si scatena una tempesta per come quella cuoca stia riuscendo a sedurre il mio amico.Le mie parole sembrano divertirlo al punto che scoppia a ridere, prendendo il mio posto sul letto: aggrotto la fronte, voltandomi completamente dalla sua parte e alzando un sopracciglio mentre aspetto che si decida di parlare.
«È una bella donna...»- dice fissando un punto sul pavimento, mentre le sue parole rimbombano nella mia testa come se avesse appena detto una bestemmia, ma lo lascio continuare e mi limito a sospirare pesantemente.
Non è bella... ha solo dei capelli lunghi e morbidi.Stringo i denti e scuoto la testa allo stesso tempo, cercando di scacciare dalla testa l'immagine della sua pelle scoperta.
Mi infastidisce persino il suo modo di vestirsi, oltre al modo in cui parla: più passo del tempo con lei più mi accorgo di quanto sia ingenua e infantile, completamente l'opposto di Edward, che è forse l'uomo più maturo e responsabile che io conosca.«... e poi è una donna di buona famiglia. Ho letto il suo curriculum.»-mi trattengo dal ridergli in faccia.
Non vedo l'ora di vedere la faccia di quella cuoca del cazzo quando Edward saprà chi è Hannah per davvero.
Schiocco la lingua al palato, per poi passarla tra le labbra, girandogli di nuovo le spalle.
«Scordatelo.»-dico con una voce rilassata, continuando poco dopo:«Non ti accompagnerò stasera.»-non appena finisco di chiarire lo sento sbuffare, quasi arrendendosi, ma non ho intenzione di sprecare un secondo della mia vita con quella donna per non rischiare di impazzire... e di essere morso di nuovo.
STAI LEGGENDO
James, The Bodyguard || ©Tutti I Diritti Riservati
ChickLitCostretta a lavorare per permettersi l'ultimo anno di università, Hannah ascolta il consiglio della madre e accetta di diventare la cuoca del ricco signor Gordon, in una villa. Qui conosce i suoi figli, tra cui quello maggiore. Gli bastavano quei 30...