20 ~ Mi infastidisce persino il suo modo di vestirsi

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Punto di vista di James

«Mi conviene ridurre lo stipendio a un quarto degli addetti alle pulizie.»-Edward che riflette ad alta voce non fa altro che innervosirmi, mentre faccio per parlare per l'ennesima volta, per poi chiudere di nuovo la bocca.
È la prima volta che sono venuto in camera di Edward senza essere prima chiamato da lui, ma è da due ore che non ho le palle di chiedergli di cosa abbiano parlato lui e quella finta modella rompicazzo nel suo ufficio.
L'unica cosa che ho notato è che non smettevano di sorridere e arrossire entrambi, mentre Hannah si portava continuamente i capelli dietro l'orecchio, cosa che fa quando è estremamente nervosa, da come ho notato in quelle rare volte in cui si è trovata a disagio.

Sbuffo sonoramente, sedendomi sul letto dell'uomo che cammina avanti e indietro di fronte a me: poggio entrambi i gomiti sulle ginocchia e passo le dita tra i capelli per mettergli in disordine.
«Qualcosa non va?»-alzo la testa di scatto alle parole di Edward, ma più che sorpreso la rabbia mi ribolle nelle vene: mi parla di quella donna tre volte al giorno anche per dirmi delle stupidaggini, mentre non ha nulla da raccontarmi dopo aver passato con Hannah più di mezz'ora nel suo ufficio!

«No.»-farfuglio tra me e me, alzandomi in piedi senza dargli il tempo di farmi altre domande, ma non appena faccio un passo verso la porta, mi interrompe di nuovo:
«Aspetta!»-alza una mano a mezz'aria, ma continuo a camminare senza fermarmi, quindi cerca di attirare di nuovo la mia attenzione:
«Ho bisogno di te stasera.»-dice tutto d'un fiato, facendomi rallentare il passo.
«Stamattina ho reso pubblico il nome e l'immagine di Hannah.»-mi fermo ai miei passi quando finalmente capisco che si è deciso di sputare il rospo.
«E sono sicuro che i paparazzi non mi daranno pace davanti al ristorante.»-continua a parlare, ma non appena capisco dove voglia arrivare, mi intrometto prima che finisca di spiegarmi:
«Hai inviato di nuovo Hannah a uscire?»-dilato le pupille, non capendo come si possa essere così ingenui e leccaculo come quest'uomo.

Il mio tono lo lascia talmente perplesso che si limita ad annuire dopo un paio di secondi:
«Non avrei dovuto?»-inclina la testa confuso e allo stesso tempo sospettoso del mio atteggiamento, ma mi affretto a spiegargli:
«Cazzo, Edward! È una tua dipendente, non la tua futura moglie.»-cerco di usare un tono più sereno e quasi divertito, mentre al mio interno si scatena una tempesta per come quella cuoca stia riuscendo a sedurre il mio amico.

Le mie parole sembrano divertirlo al punto che scoppia a ridere, prendendo il mio posto sul letto: aggrotto la fronte, voltandomi completamente dalla sua parte e alzando un sopracciglio mentre aspetto che si decida di parlare.
«È una bella donna...»- dice fissando un punto sul pavimento, mentre le sue parole rimbombano nella mia testa come se avesse appena detto una bestemmia, ma lo lascio continuare e mi limito a sospirare pesantemente.
Non è bella... ha solo dei capelli lunghi e morbidi.

Stringo i denti e scuoto la testa allo stesso tempo, cercando di scacciare dalla testa l'immagine della sua pelle scoperta.
Mi infastidisce persino il suo modo di vestirsi, oltre al modo in cui parla: più passo del tempo con lei più mi accorgo di quanto sia ingenua e infantile, completamente l'opposto di Edward, che è forse l'uomo più maturo e responsabile che io conosca.

«... e poi è una donna di buona famiglia. Ho letto il suo curriculum.»-mi trattengo dal ridergli in faccia.
Non vedo l'ora di vedere la faccia di quella cuoca del cazzo quando Edward saprà chi è Hannah per davvero.
Schiocco la lingua al palato, per poi passarla tra le labbra, girandogli di nuovo le spalle.
«Scordatelo.»-dico con una voce rilassata, continuando poco dopo:«Non ti accompagnerò stasera.»-non appena finisco di chiarire lo sento sbuffare, quasi arrendendosi, ma non ho intenzione di sprecare un secondo della mia vita con quella donna per non rischiare di impazzire... e di essere morso di nuovo.

James, The Bodyguard || ©Tutti I Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora