39~ Sei così bella, Hannah

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Stringo le dita tra i suoi capelli come ho voluto fare dal primo giorno che l'ho visto, mentre dilata le labbra intorno alla mia clavicola per umidificare la mia pelle.
Il mio corpo sembra obbedire a ogni suo movimento senza che me ne renda conto: quando accarezza con la punta della lingua la mia pelle alzo la spalla istintivamente per spingerla contro le sue labbra.

Il mio gesto lo spinge ad abbassare sempre di più la mano che si trova ancora poggiata alla mia schiena e con la quale mi tiene stretta tra le sue braccia: arrossisco violentemente quando le sue dita finiscono sul mio fondoschiena, mentre il mio bacino si scontra con la sua intimità.

Spalanco gli occhi quando mi sento sollevare dal pavimento dal suo braccio che sostituisce la mano alla base della mia schiena, quindi mi affretto a divaricare le gambe per incrociarle intorno al suo bacino.
È così alto nei miei confronti che mi sembra di essere in cima ad una torre, guardando per la prima volta James dall'alto mentre continua a salire con i baci umidi sul mio collo, per poi arrivare al lobo del mio orecchio e sussurrare con una voce roca e calda che si scontra con la mia pelle:

«Sei così bella, Hannah...»-un forte desiderio si accende in me quando il suo petto inizia a fare su e giù, scontrandosi con il mio, mentre cerca i miei occhi, alzando il mento in alto per incitarmi a guardarlo.

«Grazie.»-mi limito a sussurrare con una voce tremante, non sapendo cosa dire o cosa si aspetta che io dica.
Non mi sono mai trovata ad avere a che fare con un uomo così bello e sexy e non so cosa significhi essere seducente, ma il modo in cui James mi accarezza mi fa stare a mio agio, come se tutto questo non fosse sbagliato.
Mi sembra di conoscerlo da anni.
Mi sembra di conoscere le sue carezze da anni, come se il suo modo di toccarmi e baciarmi mi fosse famigliare e come se James fosse il mio uomo.

Lo accontento solo dopo un paio di secondi, distratta dalla sua mano che lascia il mio fondoschiena per sfiorare la pelle chiara delle mie gambe, ormai quasi nude per il vestito che si è alzato troppo quando mi sono incollata al suo corpo rigido.
Quando incrocio i suoi occhi ingoio la saliva imbarazzata, ma la mia espressione sembra renderlo assai soddisfatto, mentre comincia a incamminarsi verso il letto sotto il mio peso: non riesco a staccare gli occhi dalle sue pozzanghere mentre riprende a provocarmi, rendendomi conto per la prima volta che non sono del tutto verdi, ma circondate da un azzurro chiaro che mi fa impazzire:
«Dimmi che mi vuoi...»-alza di nuovo il mento, questa volta con un'espressione quasi intenerita dal mio stato: le mie guance saranno rossissime e immagino già le mie labbra gonfie per quanto le ho torturate con i denti.
Il mio aspetto non sarà dei migliori, con i capelli già disordinati per colpa sua che non fa altro che torturarli con la mano libera, ma mi guarda così intensamente che mi sembra di essere la donna più bella che James abbia mai visto.

Lo voglio?

Non riesco nemmeno a fare in tempo a rispondermi che le sue labbra finiscono sulle mie in un delicato bacio a stampo, ma la sua bocca continua a sfiorare la mia mentre riprende a provocarmi:
«Edward ti ha fatto provare questo?»-succhia delicatamente le mie labbra di nuovo, mentre i miei polmoni non riescono a riempirsi d'aria, dando una risposta silenziosa alla sua domanda.

Quando le mie gambe iniziano crollare per il forte impulso che parte dal mio basso ventre, porto entrambe le mani ai lati del suo collo e a contatto con i muscoli delle spalle di James, che emanano calore al mio tocco delicato.

«Non mi sono mai lasciata baciare da Edward.»-lo rassicuro con un filo di voce, cercando di studiare la sua espressione perplessa, ma non mi dà il tempo di sorridere che inclina il busto in avanti per poggiare il mio corpo sul letto e posizionarsi tra le mie gambe.
Senza ribattere o fare domande poggia una mano sul cuscino affianco alla mia testa, mentre la sua smorfia pensierosa mi fa capire che sta riflettendo sulle mie parole, mentre con l'altra mano afferra l'orlo del mio vestito, facendomi capire di sollevare la schiena per aiutarlo a privarmi del tessuto davanti ai suoi occhi.

James, The Bodyguard || ©Tutti I Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora