Capitolo 26 James è così sexy quando si arrabbia!

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Hilary.

Se prima c'era Kate in cima alla lista delle donne più sgradevoli che io abbia mai conosciuto, ora c'è quest'altro giocattolo di James.

Lo fisso intensamente negli occhi, mentre assume un'espressione perplessa per un paio di secondi, per poi piegare un angolo della bocca in alto con così tanta malizia che mi vengono i brividi.
Poggia anche l'altra mano sul materasso, guardandomi dall'alto e facendomi se piccola ma incazzata allo stesso tempo.

Non m'importa che sia uscito con Hilary, ma mi fa bollire il sangue nelle vene il fatto che mi ha lasciata sola per lei.
Sapevo che era uscito per andare a caccia di donne, ma non volevo crederci. Forse speravo che James non fosse come gli altri per quanto sia misterioso e serio, ma è il solito puttaniere che non riesce a fare a meno di non fare sesso per una notte!

«Non ho fame.»-dico con un filo di voce, distogliendo gli occhi non appena noto che la sua faccia cambia completamente.
Sembra quasi scosso dalle mie parole, ma decido di evitarlo per il resto della serata, data la sua stronzaggine.

Ho già capito, però, che Hilary non è solo un giocattolo per lui: me ne sono accorta dalle parole che le ha detto durante la telefonata che ho spiato una decina di giorni fa.

Trattengo l'istinto di sputargli in faccia tutti gli insulti che mi vengono in mente, pensando che forse Hilary non è una delle tante che gli sbavano dietro.

Forse è una sua amica... Oppure è una sua cugina, anche se ciò non toglie che ci possa essere andato a letto.
Uno come lui sarebbe capace di scopare persino con sua cugina.
Che schifo!

Assumo una smorfia senza rendermene conto, mentre appoggio il contenitore sul letto al mio fianco, ma non riesco a collegare il cervello alla mia bocca e comincio ad alzare la voce, alzando la testa di nuovo verso di lui e incrociando di nuovo i suoi occhi insistenti e pervertiti, come se stesse cercando di capire a cosa stia pensando:

«Edward ti ha ordinato di stare con me stasera!»-sfogo la rabbia che provo dentro di me e che non ho mai provato fino ad ora nei confronti di un uomo.
Trovo persino il coraggio di sostenere il suo sguardo quando la sua espressione cambia da maliziosa a stupita, per poi assumere un aspetto minaccioso.

Alza leggermente un sopracciglio, per poi stringere i denti per mettere in risalto le labbra leggermente più rosse e morbide del solito per il freddo che fa in questo quartiere sperduto di Bowling Green. Stringe il lenzuolo in due pugni a poca distanza dalle mie ginocchia nude, facendomi avvampare sotto i suoi occhi sempre più scuri, mentre i miei occhi si perdono davanti al suo corpo, rendendomi conto per la prima volta che... Dannazione! James è così sexy quando si arrabbia!

«Sei diventata una cazzo di snob.»-dice tra i denti a bassa voce, come se stesse riflettendo ad alta voce, ma le sue parole mi colpiscono al punto che rimango spiazzata e al posto di aumentare la mia rabbia, mi sento in colpa di aver aperto bocca.

«Non sono una...»-provo a contraddirlo con un filo di voce, ma mi interrompe con un tono autoritario.

«Senti ragazzina...»-il mio battito cardiaco si ferma, mentre mi sembra di trovarmi di fronte a uno sconosciuto, per lo sguardo che mi rivolge il bodyguard: « ... Non mi faccio dare ordini da nessuno, nemmeno da mia madre...»-comincia a dire con i lineamenti contratti, ma la parte più ribelle di me non riesce a controllarsi e prendo un forte respiro, interrompendolo non appena cita il nome di sua madre:
«Immagino debba essere molto fiera.»-dico senza pensarci due volte, cercando di imitare il suo stesso tono di voce, ma la mia espressione deve essere più che terrorizzata, soprattutto quando dilata le pupille chiarissime e quasi lucide, mentre mi guarda dall'alto con il petto che fa su e giù.

James, The Bodyguard || ©Tutti I Diritti RiservatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora