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«Ragazzino svegliati» iniziò a dire muovendo il suo corpo «Cerca di non farmi incazzare, ragazzino. Adesso svegliati» ordinò dando lievi schiaffetti sulla sua guancia.

«M-Mh...» il viso di Jimin si indurì dando vita ad alcune smorfie di fastidio dovuta all'interrompimento del suo sonno «J-Jungkook...» sussurrò iniziando a muoversi.

«Può uscire un momento, Soki?» l'uomo annuì e si precipitò verso la porta, lasciando i due da soli «Alzati che andiamo in un'altra stanza» il minore aprì finalmente i suoi occhi e sbadigliò al contempo, sgranchendo le sue ossa «Non sbavarmi addosso, alzati»

«Chi cazzo sta sbavando, idiota?» il corvino si alzò di scatto e spolverò i suoi vestiti facendo ridere l'altro «Fanculo, sei così scomodo che dormire su un cactus sarebbe stato il paradiso» massaggiò il suo collo.

«Parli tu davvero? Io ho dormito seduto, appoggiato ad un muro e con un macigno addosso. Ti sembra poco?» anche il più grande si mise in piedi.

«Io sarei il macigno? Mi stai dando del grasso, per caso?» domandò con rabbia.

«Interpretala come vuoi, ragazzino» cominciò a fare strada verso l'uscita ma una scarpa lanciata sulla sua schiena fermò i suoi passi.

«Meglio un po' di carne che quattro ossa incatenate in uno scheletro! Coglione...» esclamò Jimin raccogliendo la sua scarpa e passandogli avanti ma Jungkook lo prese per un braccio tirandolo verso di sé.

«Giuro che la scarpa che mi hai tirato te la faccio passare per il culo per poi fartela uscire dalla bocca» sputò il maggiore con acido «Solo tu riesci a farmi essere un volgare cavernicolo... Ma dimmi tu se è normale che mi lanci una scarpa quando io ti ho fatto riposare sopra di me appunto per evitare che dormissi male!» strattonò la sua guancia con le dita e continuò a camminare.

«Ok! D'accordo...» disse ad alta voce il più basso fermando l'altro «Scusa, lo ammetto ho sbagliato ma sono troppo impulsivo e tu rendi peggiore questo mio lato» Jungkook sorrise con vittoria.

«Amo vedere quando le persone mi chiedono scusa e ammettono i propri errori» rise e Jimin lo guardò male «Non ti faccio mettere in ginocchio a chiedermi perdono solo perché poi vedendo il tuo visino mi verrebbe voglia di farti fare un bel pompino ma va bene ugualmente così, ragazzino» Jimin tremò sul suo posto a quelle parole.

«Verrà un giorno in cui mi implorerai di fotterti il culo, idiota» comunicò il minore, l'altro scoppiò rumorosamente a ridere.

«Io da te? Ma se la tua testa mi arriva a malapena fin sopra il culo e la tua apparenza è più passiva di quella di una donna etero. Davvero.... Ti avverto... Mi stai provocando in questo momento» sorrise con perversione «Andiamo in camera, ragazzino» afferrò il braccio del corvino e lo tirò via.

«No, ho sonno! Non lo faremo! Voglio riposare! Stasera o domani dovremmo registrare un'altra volta! Sono stanco, brutto pervertito!» urlò Jimin e Jungkook tappò la sua bocca.

«Porca puttana, sono quasi le 7 del mattino. Zitto!» poi si rivolse all'uomo del pulizie che aspettava accanto alla porta «Soki può entrare! Grazie per il suo intervento»

«Non c'è di che, signor Jeon!» sorrise.

«Signor Soki mi aiuti! Vuole farmi del male!» gridò il più basso con drammaticità mentre veniva tirato dal più alto. L'addetto lo guardò con imbarazzo e confusione.

«Non la ascolti! È solo un ragazzino» controbattè Jungkook entrando dentro la stanza e chiudendo la porta con la chiave «Soki non andrà mai contro di me. Sono sempre uno dei suoi capi» sentenziò mentre iniziava a spogliarsi.

«Fanculo... Che cazzo fai? Io vado a dormire» dichiarò per poi togliere l'altra scarpa, la camicia e infilarsi di corsa sotto le coperte. Jungkook, nel frattempo, rimase solo con l'intimo e sorrise a quella reazione.

«Togliti da quel lato di letto, è mio!» ordinò Jungkook a braccia conserte ponendosi difronte al minore, quest'ultimo scoprì leggermente la zona dei suoi occhi per osservarlo.

«Devi sempre trovare il pelo nell'uovo, porca miseria! Non mi tolgo, ok? Puoi perfettamente sdraiare il tuo inutile culo dall'altro lato. Ora lasciami dormire, grazie» proferì Jimin coprendosi nuovamente. Jungkook ridacchiò sarcasticamente e si avvicinò verso la finestra per osservare all'esterno.

«Ah, giusto dimenticavo... Dici inutile al mio culo perché ovviamente il tuo serve ad essere riempito da un bel cazzo» ricordò con sarcasmo.

«Ho voglia di tirarti una sedia dritta dritta in quella cazzo di testa ma so che stai solo cercando di provocarmi così da prenderti il mio posto nel letto quindi vaffanculo. Non lamentarti però poi quando ti arriva una sberla o una scarpa, eh» controbattè e all'altro scappò un sorriso. In seguito si andò a sdraiare nel lato opposto «Pensavi avresti dato di matto»

«No, non me ne frega una minchia. Volevo solo farti incazzare e ci sono riuscito» disse Jungkook girandosi e dando le spalle al più piccolo.

«Sei uno stronzo e non aggiungo altro» anche Jimin gli diede le spalle.

«Io invece lo aggiungo alla lista delle parole volgari dette da un ragazzino verso la mia persona» ridacchiò contagiando anche l'altro.

«Ti eccitano le mie parole, no?» domandò il corvino.

«Ti eccitano più le mie ed è vero» ribattè il contrario che voltandosi di scatto verso di lui, premette le sue labbra contro la sua nuca rendendo d'oca quella parte «E soprattutto i miei gesti. Un bacio» ne diede un altro «un soffio» soffiò delicatamente in quel punto «una carezza» sfiorò con le dita la sua schiena «e tanto altro ti rende un fuoco per me» morse il suo lobo e si mise nuovamente composto, a pancia in su con le braccia incrociate dietro la testa.

«Ho pur sempre 19 anni. Sono molto giovane e i miei ormoni sanno apprezzare le cose belle. Tu sei di bel aspetto e non posso di certo negarlo... Adesso buonanotte»

«No!» esclamò il maggiore ponendosi seduto.

«No cosa?»

«Non dormiremo. Ho voglia di un altro round di sesso con te, ragazzino» leccò le proprie labbra e osservò il più piccolo con uno sguardo ammiccante.

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora