«Sicuramente sarà mio marito!» esclamò la madre di Jungkook dirigendosi verso la porta insieme alla piccola Yeril dopo aver sentito suonare. I suoi genitori sarebbero rimasti a cenare lì.
«Tua madre è molto dolce mentre tuo padre com'è?» domandò Jimin con una leggera ansia. Jungkook sorrise al suo fianco e massaggiò la sua schiena.
«Non è un tipo all'antica, stai tranquillo anzi è un po' irruento come me ed è anche molto casinista. Ama parlare, ridere, fare battute, ballare con mamma» ridacchiò.
«Dov'è la bellezza di cui mi ha parlato la mia bellissima moglie?» urlò l'uomo appena entrato. Jimin aprì i suoi occhi con imbarazzo e guardò Jungkook, questo fece spallucce mentre rideva «Oh, sei tu? Finalmente qualcuno di decente! Molto piacere, ragazzo! Sono Jeon Yo Shin, padre di Jungkook» l'uomo catturò la sua mano e la strinse con energia.
«M-Molto piacere anche per me! Io sono Park Jimin, amico di suo figlio» sorrise amorevolmente.
«Ma quale amico! Ne riparleremo fra qualche mese!» sbottò improvvisamente. Jimin arrossì oltremodo e fissò il pavimento.
«Papà!»
«Caro! Sei così impertinente!» intervenne la moglie che afferrò il suo braccio «Se la vedranno poi loro. Noi dobbiamo farci i cavoli nostri» affermò ed il marito annuì.
«Si, hai ragione» poi si rivolse verso il minore «Scusami, Jiminie ma amo parlare in modo schietto. Non volevo crearti imbarazzo»
«No, no stia tranquillo! Non fa niente! Anche suo figlio ama parlare in modo decisamente troppo schietto quindi sono abituato e poi del resto lo sono anch'io»
«Mi fa piacere!» ridacchiò l'uomo.
«Perchè non prendiamo posto a tavola? Così mangiamo, altrimenti le cena si raffredderà» tutti annuirono con un sorriso.
«Jiminie! Io voglio tare vicino a te» disse la minore abbracciando la gamba del corvino che all'istante carezzò la sua testolina.
«Si! Ci siederemo uno accanto all'altro!» annunciò felicemente.
Jungkook, nel frattempo, poté percepire nuovamente quel calore all'interno del suo corpo al vedere un'altra volta quei due esserini insieme. Calore, calore e ancora tanto calore dentro al suo cuore ormai in fiamme per quel ragazzino dai capelli corvini entrato nella sua vita come un uragano, sconvolgendo la sua solita routine di padre e uomo d'affari dal cuore freddo e aspetto da strafottente puttaniere.
Il dolce sorriso di Jimin incontrò gli occhi incantati del maggiore che solo in quel momento si accorse di star guardandolo in modo fisso e incessante.
«Rimarrai ancora qui a fissarmi oppure ti deciderai a venire per cenare con noi, grand'uomo dei miei stivali che non ho?» chiese il minore a braccia conserte.
«Fai silenzio, ragazzino» sorrise il rosso per poi sedersi a tavola vicino al più piccolo.
...
La cena si concluse fra chiacchere, risate e aneddoti dell'infanzia di Jungkook raccontati dai suoi genitori che fecero ridere Jimin come non faceva da un tempo.
«Lascerò il ragazzi- ehm, volevo dire Jimin a casa e poi tornerò qui. Yeril comportati bene con i nonni, torno fra poco!» comunicò il rosso baciando la guancia della figlia e poi quella dei suoi genitori.
«È stato un piacere per noi conoscerti, tesoro. Speriamo di rivederti al più presto» disse Min Dae dando un abbraccio al più basso.
«Anche per me! Lo spero anch'io signora e signor Jeon» curvò le sue labbra in un sorriso e i suoi occhi sparirono teneramente «Ciao piccolina! Ci vediamo presto!»
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𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin fa un provino per diventare un porno attore e Jungkook è il suo porno attore preferito; [Perché la leggete? Scusate il cringe!] ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ sᴍᴜᴛ ʟɪɴɢᴜᴀɢɢɪᴏ sᴄᴜʀʀɪʟᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇᴊɪɴ