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«Che cazzo fai, Tae? Vai a dormire, è tardi!» disse Jimin quando entrò all'interno della sua stanza e trovò il castano che rovistava fra la sua roba. Era circa l'una e mezza di notte.

«Piuttosto vai a vestirti. Fra un po' andiamo via» dichiarò Taehyung continuando con il suo da fare.

Lui e Jungkook avevano cambiato i piani nel pomeriggio, era più sicuro partire di notte che farlo alla luce del giorno.

«Ma sei ubriaco? Hai bevuto? Vai a dormire, non sono in vena di stupidaggini» sbottò mentre strofinava i suoi occhi e si dirigeva verso il suo letto dove vi si collocò all'interno.

«Non mi hai sentito?» sbuffò il più alto togliendogli le coperte da sopra il corpo «Ho devi vestirti. Non sto scherzando anzi sono più che serio. Andremo via per un po' e non voglio lamentele. Andremo nella casa di campagna che un tempo era dei genitori di Hara, è un luogo abbandonato ma la casa è ancora arredata» spiegò ma Jimin continuava a guardarlo con confusione.

«A cosa serve tutto questo? Non concluderemo nulla»

«Perchè sei così pessimista? Cazzo, non possiamo stare con le mani in mano! Verranno anche Jungkook e tutta la sua famiglia con noi così staremo tutti al sicuro mentre la polizia farà il suo corso visto che prima di andare lì andremo al commissariato per denunciarlo con tutte le prove che abbiamo. Dobbiamo farlo, ora o mai più. È l'unica opzione che abbiamo» Taehyung accarezzò la guancia del più piccolo, quest'ultimo sorrise lievemente.

«Ci troverà?»

«Non credo sia possibile trovarci. È una casa sperduta fra le colline, non ci sarà molto campo lì. A malapena ci sarà una tv ma possiamo ugualmente starci per qualche giorno» sorrise «Abbi fiducia. Almeno proviamoci» l'altro annuì con occhi pieni di speranza «Cambiati e prendi quello che ti serve. Fra un po' dobbiamo andare» ma prima di andare si voltò nuovamente «Quando Jungkook ti ha detto che non era ancora finita, aveva ragione... Lui ha dato l'idea di andare via» Jimin sorrise.

«Per questo lo amo»

...

«Come mai siamo qui?» chiese Jimin quando Taehyung accostò la macchina nel parcheggio dell'ospedale.

«Una nostra copertura» ridacchiò «Jungkook dovrebbe arrivare a momenti...» qualche secondo dopo un messaggio arrivò sul suo telefono.

-Sono qui, davanti a voi.

Anche Jimin lesse quel messaggio. Entrambi alzarono la loro vista e videro Jungkook insieme alla sua famiglia, illuminati dalla lucetta dell'automobile. La famiglia si notava un po' stretta.

«Ei, fai venire qualcuno qui da noi. C'è abbastanza spazio!» esclamò Taehyung uscendo il volto dal finestrino. Hara e Min Yuk scesero dall'auto e si diressero a passo veloce verso la loro «Tutto bene?» domandò ai due.

«Si, siamo solo un po' agitati. Questa situazione è un po' troppo complicata» rispose Min Yuk.

«Già ma si risolverà. State tranquilli» sorrise il più alto.

«Hara stai tranquilla. Sei con noi» intervenne Jimin che la osservava dallo specchietto retrovisore, quella annuì con un piccolo sorriso. Successivamente il minore spostò il suo sguardo verso avanti ritrovandosi con gli occhi di Jungkook totalmente su di lui.

Il maggiore mimò un ti amo con le sue labbra e con le sue mani mostrò un tenero cuore. Jimin quasi pianse nuovamente dall'emozione, si limitò a ricambiarlo con un bacio volante che il contrario ricevette pieno di felicità.

«Andiamo prima che si faccia troppo tardi» annunciò il castano che, subito dopo, fece segno a Jungkook per iniziare a fare strada.

...

La loro prima tappa fu il commissariato dove denunziarono Kyum So per tutti i reati che aveva commesso persino quello di aver ucciso la madre della piccola, così anche quel caso che era stato chiuso alcuni anni fa fu finalmente riaperto e forse avrebbe avuto giustizia. Jungkook diede il numero della targa che avevo visto quel giorno in cui tentarono di uccidere Jimin, inoltre consegnò alla polizia i vestiti di quando lo picchiarono così da poter rilevare le impronte digitali insieme anche ad un portafogli in pelle nera chiuso in una busta di plastica che aveva trovato fuori fuori la casa di Jimin, sicuramente caduto da qualche tasca degli aggressori di Taehyung. Avevano dato alcune prove per punire definitivamente Kyum So, mancava solamente la resa dei conti.

Qualche ora dopo, prima dell'alba, il gruppo poté arrivare finalmente alla destinazione prefissata. Il cammino fu tortuoso e un po' da voltastomaco, soprattutto per Hara che, per fortuna, dopo circa un'ora poté riposare e calmare la sua nausea, per via delle pietre sul terreno e delle curve da attraversare.

Jimin per tutto il percorso osservò pensieroso il paesaggio che si prostrava fuori al finestrino. Alberi, alberi e ancora alberi di un verde oscurato dal buio della notte. La sua mente, nel frattempo, si immergeva nei ricordi. Anche la sua famiglia, quella che un tempo lo fu, possedeva una casa sperduta fra le colline. Amava andare lì e passare intere giornate a guardare i tramonti o le albe a volte solo, a volte con i suoi nonni. Amava quei colori, dal giallo al rosso, dall'azzurro al blu fino al rosa che adornavano il cielo in quel momento specifico della giornata.

«Il tramonto di un giorno ormai passato, l'alba di un giorno nuovo. Non guardare mai indietro sempre avanti. Non perdere mai te stesso, lotta per quello che vuoi e per quello che sei»

Aveva detto un giorno suo nonno proprio difronte a uno di quei tramonti visti da bambino e che Jimin non dimenticò mai.

Solo quando sentì lo sportello aprirsi improvvisamente, capì che si era nuovamente perso fra i suoi confusi pensieri. Presenti ma soprattutto passati, un caos. Scrollò la sua testa e si ricompose da quel momento di sconforto.

«Mr. Jiminie non ha intenzione di scendere per rallegrarci con la sua meravigliosa presenza?» Jungkook con un sorriso porse la sua mano come un vero uomo di alto rango verso la sua dama affinché la prendesse. Jimin l'afferrò all'istante.

«Come riesci a stare così tranquillo, ad essere così felice?»

«Sei con me, stiamo finalmente insieme. Non è un motivo per essere felici?» sfiorò la sua guancia con amore.

«Ci stiamo nascondendo però...»

«Non importa» sorrise.

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora