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Era notte molta inoltrata ma Jungkook non aveva ancora intenzione di dormire. Già da qualche ora, dentro al suo letto fra le coperte, osservava lo schermo del suo telefono ma soprattutto la foto del contatto di quel ragazzino dai capelli corvini.

Ai suoi occhi era uno splendore con tutti i suoi minimi particolari. Labbra piene, occhi piccoli ma ben delineati, guance paffute e un naso decisamente tanto tenero. Non scordando anche quelle mini fossette che apparivano ogni volta che la sua bocca si apriva in un sorriso.

Era tenero e tanto bello.

Rimase a fissare quella foto ancora per qualche minuto e poi decise di uscire ma un particolare captò la sua attenzione. Jimin era online.

Anche lui? A quell'ora?

"Guardi la mia foto e non riesci a dormire, eh ragazzino?"

Il messaggio fu visualizzato in pochissimi secondi scaturendo un sorriso sul volto del rosso.

"Si, infatti sto avendo degli incubi!"
-Little Boy

"Non mentire, ragazzino. Non puoi evitare di fantasticare con la mia foto... Di la verità"

"Si, mi sto eccitando al guardarla, sexy    Kook"
-Little Boy

"Uff, piuttosto sistemati che sto per videochiamarti"

"Non scherzare, grand'uomo"
-Little Boy

Ma Jungkook non scherzava affatto. Una videochiamata, infatti, apparve sul suo cellulare facendogli aprire la bocca con stupore. Non sapeva che fare ma la prima cosa che gli venne in mente fu accendere il piccolo lume che teneva sopra al suo comodino. Sistemò i suoi capelli e rispose a quella chiamata, vedendo l'altro con i capelli scompigliati e petto nudo ma sotto le coperte.

Jimin non lo avrebbe mai ammesso ma era tanto felice di quel gesto così inaspettato da parte del più grande.

«Che c'è, grand'uomo? Non riesci più a vivere senza di me?» ridacchiò lievemente e il rosso lo seguì.

«No, la mia vita è troppo monotona senza di te» rispose sinceramente, l'altro arrossì nascondendosi sotto le lenzuola «Esci fuori! Come mai non riesci a dormire, ragazzino?»

«Non lo so. Ho un po' di pensieri per la testa, tutti qui e tu?»

«Stesso motivo. Che tipo di pensieri?»

«Nulla di importante in realtà» mentì. In realtà i suoi pensieri erano totalmente rivolti alla persona con la quale stava dialogando in quel preciso istante.

Le parole e i gesti di Jungkook tormentavano assiduamente la sua mente e il suo povero cuore.

«Sicuro? Oppure sono io fra i tuoi pensieri che non ti lascio dormire?» sorrise al dirlo e Jimin poté sentire il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente allo stesso tempo.

«La tua faccia di cazzo non mi lascia dormire...» pronunciò stringendo uno dei suoi cuscini. Jungkook ghignò.

«Beh, almeno sono fra i tuoi pensieri!» dall'altra linea il minore sbuffò «Comunque secondo me, stai stringendo quel cuscino solo perché ti ricorda me» sorrise con soddisfazione e l'altro arrossì nuovamente.

«Si, ho una voglia matta di abbracciarti, baciarti, leccarti, cavalcar-»

«Basta! Che poi sul serio non potrò dormire tutta la notte» Jungkook spostò il suo telefono per porsi di fianco e anche Jimin lo fece così per essere uguali.

«Sembra che hai le tette in questa posizione!» esclamò il più piccolo con una risata che contagiò anche il più grande.

«Questi» sbatté la mano sul suo petto «Sono i muscoli su cui ti piace tanto stare, ragazzino» disse con arroganza.

«Ma zitto! Parla quello che possiede il fetish per i bacini sul petto!» imitò una vocina stridula.

«Ognuno ha i propri fetish, vero Jiminie?» insinuò.

«Si e non me ne vergogno. Non posso farci nulla se mi piacciono i baci sul collo!» fece spallucce.

«Correzione! "Mi piacciono i baci del sexy Kook sul mio collo"» rise il rosso guardando l'altro in ogni suo minimo movimento.

«Sei stato l'unico... È normale credo...» la sua voce uscì in un sussurro dolce all'udito contrario.

«Ancora non ci credo che tu sia venuto vergine alla nostra compagnia e che sia stato io l'unico nella tua vita ad aver scoperto il tuo corpo» ricordò Jungkook con un'espressione di felicità.

«Beh, volevo "donare" la mia verginità al mio attore porno preferito. Che c'è di male?» contestò con imbarazzo.

«Posso notare il tuo rossore anche con quella poca luce che ti avvolge...» sorrise intenerito «Ma adesso che mi hai conosciuto più a fondo, che sai molto di me sono ancora il tuo preferito?»

«Si... Forse ancora di più» affermò nascondendo metà del suo volto contro il cuscino «Devo ammettere che sono entrato alla compagnia principalmente per te... Eri come il mio amore platonico e quando Tae mi disse che aveva preso un appuntamento per un provino, non esitai ad accettare. Il caso poi volle che quel giorno tu vedessi me ed entrassi nell'ascensore per provare la nuova "merce"» fece virgolette con le dita.

«Scherzavo quando ti chiamavo "merce". Dovevo pur trovare qualche modo per provocarti!» sorrise «Parli al passato... Il tuo amore platonico per me si è trasformato in qualcosa di più?» domandò guardandolo direttamente anche se attraverso quello schermo che li separava.

«Può essere, grand'uomo...» curvò le sue labbra dolcemente e socchiuse i suoi occhi «P-Puoi, puoi cantarmi una canzone? Voglio riascoltare la tua voce...» propose a bassa voce. Gli occhi di Jungkook si illuminarono di luce pura e scintillante come del resto, anche il suo cuore.

«Si, ragazzino...» bisbigliò con un filo di emozione «Feeling like I'm breathing my last breath
Feeling like I'm walking my last steps
Look at all of these tears I've wept
Look at all the promises that I've kept
I put my heart into your hands
Here's my soul to keep
I let you in with all that I can
You're not hard to reach
And you've blessed me with the best gift
That I've ever known
You give me purpose
Yeah, you've given me purpose »

Jungkook cantò un'altra delle sue canzoni preferite al suo ragazzino vedendo come quest'ultimo si era addormentato a poco a poco con la sua dolce e melodiosa voce. Aveva chiuso i suoi occhi e le sue labbra insieme alle sue rosee guance che si erano fatte sempre più sporgenti fino a renderlo come un amorevole bambino bisognoso di tante cure e tanto amore. In seguito baciò quella meravigliosa immagine sul suo schermo proprio come se il minore fosse lì accanto a lui. Forse un gesto un po' da schiocchi, pensò ma non gli importò.

«Forse... Ho messo veramente il mio cuore nelle tue mani...» sussurrò il più grande sfiorando con le dita ancora quella fottuta e allettante immagine. Dopo qualche secondo decise di chiudere la videochiamata e dormire finalmente.

....

La traduzione di un'altra cover di Kook 😍♥

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora